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Eventi | 24 maggio 2018, 14:59

Dal 18 Maggio a Torino, alcune opere dell’artista Opiemme negli spazi di Copernico

'di Parole faccio Arte' è una mostra tematica dedicata alla parola nell'arte contemporanea, protagoniste le opere di Opiemme, Sabrina D'Alessandro e Giorgio Milani, tre artisti e tre diverse prospettive per un viaggio itinerante alla scoperta della parola e della sua rappresentazione in arte visiva

Dal 18 Maggio a Torino, alcune opere dell’artista Opiemme negli spazi di Copernico

Dal 18 Maggio a Torino, presso gli spazi di Copernico in Corso Valdocco 2, nei pressi di via  Garibaldi, saranno esposte alcune opere dell’artista Opiemme, nell'ambito del progetto “di Parole faccio Arte” di Whitelight Art Gallery, che già aveva coinvolto lavori dell'artista in una personale a Roma nei mesi di Marzo e Aprile presso il Clubhouse Barberini di Via San Basilio.

di Parole faccio Arte” è una mostra tematica dedicata alla parola nell'arte contemporanea, protagoniste le opere di Opiemme, Sabrina D'Alessandro e Giorgio Milani, tre artisti e tre diverse prospettive per un viaggio itinerante alla scoperta della parola e della sua rappresentazione in arte visiva. Il progetto si sviluppa attraverso personali dei tre artisti coinvolti, in diverse città, Roma, Milano e Torino, e una collettiva nella sede principale di Whitelight Art Gallery in via Copernico 38 a Milano, visitabile per tutto il 2018.

Opiemme è artista legato alla città di Torino, dove si è formato e ha sviluppato una ricerca che da un lato si manifesta in spazi pubblici, e da un altro è evoluzione dello storico movimento della “poesia visiva” (opiemme.com) .

“Poeta della street art”, così è stato più volte definito, per i suoi dipinti murali e interventi di “poesia di strada”, che culminano in Polonia con un tributo su un palazzo di 10 piani a Wislawa Szymborska, poetessa premio Nobel per la letteratura nel 1996.

A Torino nel 2013 Opiemme realizzò “Un fiume di parole”, un intervento poetico lungo 7 km sui marciapiedi di Strada San Mauro e Strada Settimo che andava, così, ad unire gli storici quartieri di Barca e Bertolla con una distesa di parole che si inseguivano. Nello stesso anno dipinse un murale dedicato ad E. A. Poe al Bunker.

Recentemente Opiemme ha completato un disegno per il “Museo di Arte Urbana” del quartiere Campidoglio dedicato a Stephen Hawking: un'esplosione di parole che simbolizza le illuminazioni nella "nera immobilità" dell'infermità dello scienziato.

Il murale inaugurato a inizio Maggio, durante un tour di SAT  che celebrava i suoi primi quattro anni di attività (https://www.facebook.com/streetartourtorino/) , si trova in Corso Tassoni, lungo il muro della Chiesa di S. Alfonso, quasi all'angolo con via Cibrario, dove nel 2014 l'artista aveva dipinto un calligramma di una balena dedicato a Moby Dick su cui apparse una scritta “Gabbo Vive”. (Torino Cronaca)

Fra le ultime partecipazioni in città vi sono, infatti, quella nel 2011 per la mostra al Museo delle Scienze “Km011”, a cura di Luca Beatrice, che raccontava 15 anni di arte a Torino, e nel 2015 a “Imago Mundi”, mostra della collezione Benetton di quadri di mini-formato (10×12 centimetri) ospitata all’interno della sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Una sua personale in città manca da tempo. E questa sarà occasione per vedere lavori più recenti e di grande formato.

La mostra sarà visitabile fino al 10 Settembre 2018 su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (info@whitelightart.it), mentre l'inaugurazione si terrà il 31 Maggio alle  ore 19.

C.S.

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