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Attualità | 26 giugno 2018, 14:48

Aumenta la differenziata in Liguria ma l'imperiese è sempre dietro le altre province: fanalino di coda Ventimiglia

La percentuale più bassa tra i Comuni sopra i 15.000 abitanti è risultata ancora quella di Ventimiglia pari al 30,84%, comunque in crescita rispetto al 27,07% del 2016.

Aumenta la differenziata in Liguria ma l'imperiese è sempre dietro le altre province: fanalino di coda Ventimiglia

Aumenta la raccolta differenziata in Liguria nel 2017, cresce di 10 punti, raggiungendo la quota del 48,52% rispetto al 38,63% del 2015, quando la Giunta regionale ha approvato la nuova legge. Salgono a 100 i Comuni liguri che hanno raggiunto e superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata (erano 63 nel 2016, 32 nel 2015 e 16 nel 2014). Tra questi sono 19 i comuni che superano addirittura l’80% di raccolta differenziata ma, purtroppo, nessuno della nostra provincia (Follo, nello spezzino, è leader con l’83,66%, ma ci sono anche: Garlenda, Rialto, Cairo Montenotte, Giustenice, Millesimo, Quiliano, Erli, Leivi, Lerici, Albisola Superiore, Moconesi, Carrodano, Altare, Balestrino, Ortovero, Pignone e Cosseria).

La nostra è ancora la provincia con la più bassa percentuale di raccolta differenziata, anche se registra un incremento di 5,67 punti percentuali rispetto al 2016, mentre la peggiore performance in termini di incremento è stata quella della Città Metropolitana di Genova che paga in particolare l’andamento del Comune di Genova, comunque salito al 34,22% dal 32,89% del 2016. La percentuale più bassa tra i Comuni sopra i 15.000 abitanti è risultata ancora quella di Ventimiglia pari al 30,84%, comunque in crescita rispetto al 27,07% del 2016. Togliendo il Comune di Genova il resto della Regione si assesta ad una percentuale di raccolta differenziata di circa il 56%.

Nell’ultimo biennio moltissimi comuni hanno avuto una forte crescita, grazie al forte impulso dato dalla Regione, con finanziamenti e anche con la legge 20 del 2015 che aggiunge all'obiettivo del 65% di differenziata, ambiziosi obiettivi di riciclaggio (indice di recupero dei materiali fissato al 45% a partire dal 2016 e  40% per Genova), il cui mancato raggiungimento comporta l’applicazione del costo aggiuntivo di 25 euro per ogni tonnellata eccedente il limite conferito in discarica. Il massimo incremento di raccolta differenziata, rispetto al 2016, è stato quello del Comune di Monterosso al Mare, nello spezzino, che è passato dal 26,29 ad oltre il 77,32% nel giro di 12 mesi.

I Comuni che hanno avuto gli incrementi più sensibili rispetto all’anno precedente sono in provincia della Spezia mentre, in provincia di Imperia c’è un solo il Comune di Montegrosso Pian Latte, passato dal 47,66 al 68,27%.

“Dall’approvazione della Legge del 2015 si è registrato un aumento del 10% della raccolta differenziata – spiega l’assessore regionale al ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone – a dimostrazione dei passi avanti compiuti e del buon funzionamento della legge. Se infatti prima del 2015 la raccolta differenziata cresceva dell’1/1,5% all’anno, oggi si registra una crescita annua del 5% con un importante riallineamento con altre regioni. Un buon livello di raccolta differenziata rappresenta un passaggio fondamentale per poter traguardare alla realizzazione degli impianti che sono necessari per la chiusura del ciclo dei rifiuti, a cominciare da quelli per la gestione del trattamento dell’organico e da un programma completo di gestione del rifiuto indifferenziato”.

“La nostra legge è servita anche per aiutare tanti Comuni liguri a passare alla raccolta porta a porta – termina Giampedrone – grazie alle disposizioni sul tributo speciale che premieranno, a partire dal mese di luglio, tutti i Comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata con sgravi fiscali per il conferimento in discarica della frazione residua. Un andamento molto positivo che comunque non deve far perdere di vista i tanti passi avanti da compiere per fare in modo che sempre più Comuni raggiungano il risultato di riciclaggio previsto, a cominciare dal Comune di Genova”.

Carlo Alessi

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