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Politica | 16 luglio 2018, 13:00

Diano Marina: lamentele e disagi per la stazione. I sindaci "Vorremmo assegnare la gestione a una No profit, ma servono fondi da Rfi e Regione"

Chiappori e Mucilli spiegano la situazione

Diano Marina: lamentele e disagi per la stazione. I sindaci "Vorremmo assegnare la gestione a una No profit, ma servono fondi da Rfi e Regione"

Tante le lamentele di turisti e cittadini stessi per l’attuale situazione della stazione ferroviaria di Diano. Lo spostamento, avvenuto con il raddoppio ferroviario, dal centro di Diano Marina a Diano San Pietro ha portato gravi disagi ai pendolari, ma anche a chi arriva in treno in riviera per trascorrere le vacanze o un semplice weekend.

Il problema consiste nella scarsa pulizia dell’impianto e nella mancanza di apertura continua dei servizi igienici. A questo si aggiunge la distanza dalle spiagge e, in generale, dal cuore cittadino che non viene ancora oggi sopperita da un reale servizio giornaliero di navetta, previsto nel protocollo d’intesa inziale pre spostamento firmato da comuni, Rfi e Regione.

I sindaci del comprensorio dianese si stanno attivando per trovare una soluzione come spiegato a Imperianews dai primi cittadini di Diano Marina e Diano San Pietro Giacomo Chiappori e Claudio Mucilli.

"Stiamo trattando una soluzione comprensoriale con tutti i comuni e con le ferroviespiega Chiappori. Vedremo ora se c’è, come ci auspichiamo, questa possibilità di assegnare a una No profit l’incombenza di tenere aperti e puliti servizi e giardini esterni.  La questione è in questo momento trattata direttamente dal sindaco di Diano San Pietro,  anche se tutti noi del comprensorio siamo ovviamente coinvolti.  In generale stiamo parlando con la Regione e speriamo che  si trovi una soluzione.
È doveroso però aggiungere un dato fondamentale
– sottolinea il sindaco di Diano Marina – tutte le mancanze degli organi competenti sulla stazione finisco 'nella schiena’'ai sindaci. Cittadini, turisti e tutti quanti vedono nella figura del sindaco chi deve risolvere il problema, ma in realtà non è così. I trasporti di collegamento per esempio dovevano essere uno degli accordi base quando ci fu lo spostamento e non dovremo essere noi a pagarli, ma la Regione. Oltre a questo le stazioni sono ormai semplici fermate senza guadagno diretto per le ferrovie che non affittano più edicola, bar e così via. La stazione non è la nostra insomma. Nonostante ciò abbiamo investito altri 6 mila euro insieme ai sindaci del Golfo per garantire un servizio di navetta almeno di domenica, quando arrivano anche tanti giornalieri. In piccolo credo che la nostra sia una rappresentazione di un Paese che va in malora dove tutto naufraga e tutto salta di palo in frasca".

"Ho chiesto un incontro urgente con Rfi per noi e per l’associazione che dovrebbe prendere in carico la gestione della pulizia della stazione – ha dichiarato Claudio Mucilli. Diciamo che siamo stati un po' abbandonati, Rfi e Regione hanno firmato un protocollo d’intesa senza poi fare praticamente nulla di quanto era scritto. I comuni sono in condizioni precarie e siamo costretti ad accollarci anche un qualcosa che non dovrebbe competere a noi. Speriamo ora di riuscire a incontrarci per vedere se ci può essere un minimo di trattativa e se sono disposti a scendere a compromessi davvero piccoli come il pagamento delle bollette del locale che andrebbe a occupare l'associazione. Se non ci daranno una mano sarà impensabile anche attuare questa soluzione”.

 

Lorenzo Bonsignorio

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