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Attualità | 31 luglio 2018, 10:38

Ance Imperia richiama l'attenzione sui lavori pubblici: situazione difficile soprattutto con il Comune di Sanremo

"Anche su lavori d’importi inferiori ai 40 mila euro bandisce comunque una gara, con aziende di fuori, mettendo in moto un meccanismo surreale per il quale un’azienda dall’altra parte dell’Italia dovrebbe assicurare una presenza su un territorio, che peraltro non conosce, per esigui lavori di manutenzione, con l’utilizzo spesso del subappalto alle aziende locali, che ne risultano sempre penalizzate".

Ance Imperia richiama l'attenzione sui lavori pubblici: situazione difficile soprattutto con il Comune di Sanremo

In nome della paura c’è chi preferisce non assumersi nessun rischio, ma la paura più grande è che il territorio si svuoti. Esausta dal ripetere, da troppo tempo, le stesse grandi preoccupazioni, Ance Imperia richiama ancora una volta l’attenzione sull’affidamento dei lavori pubblici. L’associazione lamenta la difficoltà a partecipare alle gare d’appalto, creando un danno non solo alle imprese, ma all’intero indotto del territorio.

L’associazione chiede alle amministrazioni comunali della Provincia d’Imperia che, come previsto dalla legge, ci sia l’affidamento diretto per i lavori fino ai 40 mila euro e che nelle procedure negoziate (previste per importi tra i 40 mila e il milione di euro) ci sia la possibilità, sulla base degli interventi, che le imprese del territorio siano prese in debita considerazione e messe in condizione, a rotazione, di poter partecipare alle gare d’appalto. L’abusato metodo del sorteggio, infatti, oltre ad essere utilizzato anche quando non è strettamente necessario, non consente alle imprese edili del Ponente Ligure neppure di poter presentare un’offerta, in quanto numericamente troppo poche rispetto al totale delle aziende di costruzioni che potenzialmente possono partecipare alle gare, arrivando da tutta Italia.

La richiesta non è quella di vincere le gare, ma avere la possibilità almeno di parteciparvi: "Dovrebbe poi essere interesse primo della politica tutelare le imprese rimaste in provincia, invece, si riscontra una diffusa mancanza di volontà in tal senso, nonostante la grave situazione: i lavoratori del settore edile in provincia di Imperia si sono ridotti da 5800 nel 2008 ai soli 1600 di oggi". Ance Imperia chiede che sotto i 40 mila euro, come previsto dalla legge, l’affidamento dei lavori sia diretto.

"La situazione è difficile soprattutto con il Comune di Sanremo - sottolinea Ance - che anche su lavori d’importi inferiori ai 40 mila euro bandisce comunque una gara, con aziende di fuori, mettendo in moto un meccanismo surreale per il quale un’azienda dall’altra parte dell’Italia dovrebbe assicurare una presenza su un territorio, che peraltro non conosce, per esigui lavori di manutenzione, con l’utilizzo spesso del subappalto alle aziende locali, che ne risultano sempre penalizzate. La seconda richiesta dell’Ance riguarda le procedure negoziate, dove si ispira al modello della città metropolitana di Genova. Nel capoluogo ligure, infatti, grazie ad una delibera comunale dello scorso ottobre, sono state decise nuove modalità di espletamento delle procedure negoziate per l’affidamento dei lavori pubblici di importo inferiore al milione di euro, prevedendo che il 50% delle imprese chiamate operino stabilmente nell’ambito territoriale della Città Metropolitana. Nella delibera, il Comune sottolinea che il Codice dei contratti pubblici per l’affidamento dei lavori di importo inferiore al milione di euro, consente l’utilizzo di procedure semplificate attraverso inviti da trasmettere ad imprese qualificate. Una procedura che permette, soprattutto per gli interventi di modesta entità, oggetto delle procedure negoziate, di eseguire i lavori da parte di operatori economici in possesso di un’approfondita conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche morfologiche".

Pertanto, Ance Imperia chiede che, rispettando le successive linee guida dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione, ndr), anche nella provincia di Imperia si adotti una soluzione simile, che permetta alle imprese del territorio quantomeno di poter essere rappresentate per poter formulare un’offerta: "Si comprende che per opere più importanti si possa andare alla ricerca anche di specializzazioni particolari che non sempre il territorio offre, ma su lavori di manutenzione, dove viene chiesta, ad esempio, una reperibilità continua e una particolare conoscenza delle peculiarità della zona, le aziende dell’Imperiese rappresentano un assoluto valore aggiunto e per questo devono essere messe nelle condizioni di poter partecipare. Stanchi di scontrarci contro il muro di gomma degli uffici tecnici di diverse amministrazioni del territorio, Ance Imperia metterà in moto ogni azione per la tutela e la salvaguardia delle imprese imperiesi. E’ necessario vigilare con attenzione, da parte delle stazioni appaltanti, sul tema della sicurezza nei cantieri, sulle tempistiche di esecuzione e sulla congruità dei subappalti, nonché sull’utilizzo delle varianti in corso d’opera".

Non secondario problema per il territorio provinciale e conseguentemente per gli operai delle imprese edili è quello legato a Rivieracqua, che sta pianificando un concordato teso ad evitare il fallimento. Ance Imperia invita tutte le parti interessate, in particolare i Comuni coinvolti, ad un forte senso di responsabilità nei confronti della situazione, anche al fine di salvaguardare la tenuta delle aziende creditrici, fortemente esposte a causa dei mancati pagamenti da parte della Società Rivieracqua per i lavori effettuati a favore di questa.

"Purtroppo le Amministrazioni Pubbliche ad oggi non tutelano queste aziende, che soffrono da oltre un anno per questo, e che si sentono beffate dal comportamento posto in essere sul fronte degli appalti. Le aziende stanno lentamente, una ad una, chiudendo o riducendo drasticamente. Di conseguenza i dipendenti diventeranno ulteriori disoccupati e il territorio diventerà sempre più ostico per eventuali investimenti anche negli altri settori. Chi vuole più investire su un territorio povero? Pensiamo veramente in pochi! Ance Imperia incomincia a non voler più sottostare a questo gioco al massacro per il territorio e, pur essendo un’Associazione apolitica, si chiede come si possa immaginare il futuro per la Provincia d’Imperia".

Carlo Alessi

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