/ Politica

Politica | 31 luglio 2018, 18:30

Imperia: il Consiglio Comunale vota la variazione degli equilibri di bilancio. La minoranza esce dall'aula. Luca Lanteri "Una pessima partenza"

La pratica è stata presentata in aula dall’assessore al bilancio Fabrizia Giribaldi dopo la relazione del dirigente Alessandro Natta sulla verifica delle entrate e delle uscite

Imperia: il Consiglio Comunale vota la variazione degli equilibri di bilancio. La minoranza esce dall'aula. Luca Lanteri "Una pessima partenza"

Il Consiglio Comunale ha approvato oggi la pratica relativa alla variazione degli equilibri di bilancio la cui approvazione sarebbe dovuta arrivare entro oggi. La pratica è stata presentata in aula dall’assessore al bilancio Fabrizia Giribaldi dopo la relazione del dirigente Alessandro Natta sulla verifica delle entrate e delle uscite.

La variazione in entrata riguarda 115mila euro per l’ingresso di maggiori contributi regionali, 209mila per l’aumento della differenza del prezzo per l’acquisto di Autofiori delle quote e 242mila euro per maggiori utili del 2017 da Autofiori, 210mila da utilizzo dell’avanzo dell’amministrazione accantonato al fondo rischi soccombenza cause liti. Sempre in entrata sono previsti minori introiti per 400mila euro riguardanti minori sanzioni amministrative previste della Polizia Municipale. In uscita la variazione riguarda 33608,12 euro come maggior costo della giunta nel secondo semestre.


L’attuale giunta composta da nove assessori – ha precisato l’assessore Fabrizia Giribaldi – costa 19mila euro l'anno in meno della precedente composta da otto assessori”.

In uscita, la variazione riguarda anche 20mila euro per le prestazioni di servizi per il settore amministrativo, “Variazione necessaria – ha spiegato l’assessore - essendo state sottostimate le spese di contratto”.

Altre variazioni in uscita riguardano per 58mila euro la proroga del servizio dei pulmini elettrici estivi fino a fine estate, 36mila euro per il costo del ballottaggio. Ulteriori variazioni riguardano debiti fuori bilancio per 512mila euro dovuti al pagamento di una sentenza del tribunale di Roma che ha condannato il Comune a pagare oltre 600mila euro a Enel per bollette non pagate e per debiti verso Amat, il cui rinoscimento è in attesa della verifica dei dirigenti.

Un’altra importante variazione - ha concluso l'assessore - è costituita dalla destinazione di parte del prezzo realizzato su Autofiori, 1 milione 751mila euro sarà destinato a copertura del fondo riequilibri per il mancato introito per il mancato funzionamento del tribunale. Una variazione molto importante perché serve a sostenere i rilievi della Corte dei Conti”.

La seduta si è accesa con i numerosi interventi di maggioranza e opposizione, in particolare con lo scontro tra l'assessore Antonio Gagliano e il Consigliere di Progetto Imperia Luca Lanteri. Prima del voto, i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula in protesta per la mancata convocazione della commissione bilancio prevista per ieri. L'argomento era stato discusso anche durante una question time presentata dalla capogruppo M5S Maria Nella Ponte.

Roberto Saluzzo (Imperia di Tutti Imperia per Tutti): “Vorrei far notare l’importanza di aver approvato il bilancio di previsione lo scorso 31 maggio, quando la maggioranza di fatto non esisteva più. Ciò ci permette di essere qui a discutere e spero che chi aveva votato contro riconosca che ciò ha permesso di lavorare alla nuova amministrazione oggi. A noi spiace moltissimo non aver potuto approfondire alcuni aspetti fondamentali. Abbiamo spostato la data del Consiglio per fare la commissione bilancio seconda, avevamo un accordo con l’assessore per avere tre giorni di tempo e tornare con le domande che non abbiamo fatto per questa ragione. Prendiamo atto di questo modo di mantenere il potere comunale, come Imperia di tutti Imperia per Tutti non voteremo, ma usciremo durante la votazione perché non abbiamo sufficienti elementi per votare, invito a fare la stessa cosa gli altri capigruppo”.

Andrea Landolfi (Obiettivo Imperia): “Ho chiesto all’uscita dalla commissione se c’era bisogno di chiarimenti e nessuno mi ha chiesto nulla per questa ragione non abbiamo ritenuto necessaria una commissione seconda”.

Maria Nella Ponte (M5S), sulla vendita delle quote Autofiori: “L’operazione fatta da Scajola fa tornare a tempi in cui si abusava della cosa pubblica con un patto dichiarato dallo stesso sindaco come un prezzo vantaggioso in base ad accordi personali”.

Monica Gatti (Lega): “Non abbiamo avuto opportunità di confrontarci con l’assessore. Quindi utilizzerò questa parte per porre delle domande in modo da capire come votare. In particolare in quali sedi sono stati riconosciuti questi debiti che ci chiedete di andare a votare che sono stati inseriti negli equilibri? Sulle minori multe c’è stato un maggior comportamento positivo degli imperiesi o l’amministrazione ha difficoltà a introitare questi soldi?

Luca Lanteri (Progetto Imperia): “Sabato e domenica ci guardiamo i documenti e lunedì proponiamo le nostre cose per poi fare martedì il Consiglio. Invece ieri non abbiamo fatta alcuna commissione, forse perché la lettera per la cessione delle quote ufficiale è arrivata ieri mattina e probabilmente non sarebbe stata pronta per la commissione. Non potevamo certo mettere a verbale che il sindaco ha fatto ‘un patto d’onore’ come lo ha definito lui. Credo quindi che la partenza sia stata pessima. Non sono in grado di dire se facciamo un buon affare, serviva un servizio più specifico. Per ciò che concerne le riprese di Imperia Tv sono essenziali per le persone che hanno dai 75 anni in su e che non sanno nemmeno accendere un computer, facciamo capire alla gente a casa ciò che stiamo facendo e di cosa stiamo discutendo. Oggi parliamo in totale di pratiche per circa 4 milioni di euro, molti di più rispetto ai 10 mila per le riprese come sono stati trovati per far girare i semafori”.

Andrea Landolfi: “La vendita delle azioni è stata fondamentale e spesso anche un buon padre di famiglia in situazione di difficoltà vende i suoi gioielli”.

Antonio Gagliano in replica a Luca Lanteri: “Lanteri aveva due assessori di peso in Consiglio Comunale nella passata amministrazione mentre l’ex maggioranza ha portato il comune al pre dissesto finanziario quindi farebbe meglio a stare zitto”.

Luca Lanteri in replica a Gagliano: “L’assessore Gagliano non si sta comportando come tale. Invito il sindaco a moderare e lo stesso assessore a tenere un linguaggio più consono e che non tocchi il personale. Io non ho mai avuto alcun assessore nella vecchia maggioranza, ma ho semplicemente dichiarato che avrei votato Capacci e così feci senza alcun legame specifico”.

Antonio Gagliano: “Non voglio replicare, probabilmente si è spaventato”.

Luca Lanteri: “Nessuno si può permettere e tanto meno in questo consiglio di dire che mi sono spaventato. Tutti hanno sentito, non accetto minacce di alcun tipo”.

Fabrizio Risso: “E’ cambiata la posizione degli enti locali negli ultimi anni, è stato scaricato sui comuni il peso enorme del debito pubblico. Un recente studio della fondazione della finanza pubblica dell’Anci spiega che i comuni hanno prodotto il 10% del debito pubblico, questo è dovuto al patto di stabilità e ai minori trasferimenti che hanno interessato anche il comune di Imperia”. Risso ha chiesto inoltre di togliere dal piano alienazione villa Carpeneto.

Sulla questione è intervenuto anche il Sindaco Claudio Scajola: “Voglio dare alcuni ulteriori elementi stimolato dall’intelligente intervento del consigliere Risso. Nessuno avrebbe venduto volentieri le quote dell’autostrada, è vero. Altrettanto vero è però che non c’era un interesse da parte dell’azionariato che detiene parte della società di avere altre azioni. L’amministrazione precedente ci ha provato tre volte, il problema era che il bilancio era in pre dissesto. Bisogna scegliere se dare dai mangiare ai bambini o tenere il brillante della moglie. Di fronte al fatto di mettere alla fame questa città le varie amministrazioni hanno pensato di risanare il bilancio in questa maniera. Il bilancio è scassato e paga il conto di quanto si mangiano le regioni, in seconda battuta ci sono anche le non scelte dell’amministrazione precedente nata come reazione a un’opinione pubblica turbata dalle vicende del porto con tutte le cose connesse. In quel clima, non se la prenda Lanteri, è stato uno degli artefici di quella coalizione. Le due cose hanno portato a una crisi che ci ha costretti a vendere le azioni, qualcuno ci è riuscito, qualcuno no. Nei precedenti bilanci non c’era nulla con una posta di vendita senza alcun documento, né patto d’onore, ma con due aste deserte. Non hanno fatto un favore personale a me, ma alla città di Imperia. In trenta giorni siamo riusciti a fare l’affarone del secolo, vendendo le quote a un valore di quanto fatto poco tempo fa dalla provincia di Savona".

Francesco Li Noce e Lorenzo Bonsignorio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium