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Attualità | 11 agosto 2018, 09:00

Il viaggio lungo “Il Sentiero d'Oriente” prosegue con un occhio di riguardo al silenzio

Il silenzio interiore aiuta a capire cose che le parole non dicono

Il viaggio lungo “Il Sentiero d'Oriente” prosegue con un occhio di riguardo al silenzio

Il silenzio è anche una forma di rispetto tra due persone e anche verso se stessi, significa predisporsi all’ascolto.

Il silenzio e una grande ricchezza. Attraverso il silenzio ci connettiamo con noi stessi e cosi recuperiamo le energie. Ci sintonizziamo nella tranquillità e nella pace e non dipendiamo da nessuna causa esterna per ricercare il nostro benessere. “Il qui adesso ci accompagnerà lungo tutto il nostro sentiero.

Diamo una definizione ai nostri stati d ‘animo in rapporto al silenzio e a quello che ci circonda.

  • caos esterno caos interno

  • silenzio esterno caos interno

  • Silenzio esterno silenzio interno

  • caos esterno silenzio interno

Caos esterno come il traffico gli impegni,i rumori etc etc è uno stato d’animo di estrema confusione ed è quello che viviamo la maggior parte di noi umani tutti i giorni, presi dalla frenesia della vita , lo udiamo e lo subiamo immagazzinando stress.

Caos interno fa paura, le persone sono terrorizzate e non osano guardare dentro di sé. L’occupazione principale, pur di non osservarsi , è rivolta a non avere tempo, in modo tale si sentono apparentemente a posto. Immagazzinando anche così stress e malessere

Silenzio esterno è quello che ci può portare verso la tranquillità ma se non siamo preparati e pronti possiamo percepirlo come solitudine. E dipende solo da noi se vogliamo viverlo come benessere o stress. Avete mai provato a stare in un luogo dove c’e un silenzio totale? …pensateci e scrivete su un foglio le sensazioni che avete provato e riflettete

Silenzio interno il silenzio interiore si raggiunge attraverso la meditazione, concentrazione e attenzione verso se stessi. Facile no !!! ma fattibile con pratica e allenamento

caos esterno silenzio interno a questo proposito vi voglio raccontare un aneddoto successomi un pò di anni fa

Un carissimo amico che non vedevo da anni per ragioni di lontananza (Sanremo-Palermo) ma ci sentivamo spesso al telefono, in una telefonata di routin mi disse che lui aveva prenotato una settimana di ritiro yoga in Valle d Aosta e che poteva essere una buona occasione per stare assieme e condividere anche questa esperienza spirituale. Mentalmente mi sentii piacevolmente coinvolto ma immediatamente il senso di responsabilità e altri paletti mentali verso il mio lavoro e impegni per quella settimana mi fece rispondere “mi piacerebbe ma non posso”non ci dormii la notte e il giorno dopo l’idea di quella settimana di yoga insieme al mio carissimo amico mi rendeva euforico e mi faceva star bene altresi l’dea di rinunciare mi dava ansia e frustrazione ma il lavoro prima di tutto. Tra alti e bassi emozionali verso questa decisione .ci misi due giorni per decidere di andare(e menomale)spostai gli appuntamenti e gli impegni relativi a quella settimana e telefonai a Tore. Ok vengo anch’io Dovendo andare in Valle d AOSTA decidemmo di incontrarci a Genova e di li proseguire il viaggio insieme con la mia auto.Cosi facemmo ,non vi dico l’emozione di rincontrarsi dopo tanto tempo, l’dea di condividere una settimana di yoga fece si che tutto il viaggio parlassimo in continuazione .. Arrivammo a destinazione in albergo, ovviamente letti separati ma stessa camera per poter condividere più tempo. La sera presentazione con tutti i partecipanti i maestri e poi a dormire ,restammo svegli fino oltre le 3 a parlare.

Giorno dopo meditazione confronto di esperienze con Tore e gli altri partecipanti bello costruttivo introspettivo rimanemmo anche la seconda notte svegli a confrontarci con discorsi profondi. Secondo giorno ore 8,30 incontro e confronto di sensazioni prima di iniziare la pratica.cerchio di riflessione per dire le propie sensazioni. Inizia il maestro dando il benvenuto e il buongiorno poi inizia a parlare Tore e dice rivolgendosi al maestro e a tutti noi : questa notte ho deciso di osservare per i prossimi giorni IL RITIRO DEL SILENZIO perchè oltre che stare con voi voglio stare con me stesso .Bene voi avete capito !...io volevo pensare di non aver capito.

Tutti quei km ,,appuntamenti di lavoro rimandati, voglia di confrontarmi verbalmente etc.

Io nonostante fossi li anche per un ritiro Yoga ,non l accettai e per tutta la settimana non persi occasione per punzecchiare il suo silenzio mentre mangiavamo, durante le passeggiate, in camera prima di dormire e subito la mattina appena svegli . Fini la settimana arrivammo al cerchio del saluto ed ogni partecipante espose la propria esperienza. Durante il cerchio arrivò prima di me il turno della parola a Tore che come prima cosa disse ; RINGRZIO GABRIELE PER LA DURA PROVA A CUI HA SOTTOPOSTO ME E IL MIO SILENZIO INSEGNANDOMI L ACCETTAZIONE . A quelle parole mi si aprì un mondo perché compresi quanto avessi messo a dura prova il suo silenzio e quanto avessi fatto crescere il mio ego.

Al mio turno lo ringraziai a mia volta per avermi fatto crescere e capire l attaccamento ,l’ accettazione. Quanto è forte la nostra mente ma se la rendiamo silente…….. ci aiuta e diventa nostra complice.

Il silenzio interiore aiuta a capire cose che le parole non dicono

Tutto inizia dal respiro con la pratica e l’ allenamento continuo ,le prime volte il silenzio fa paura solo perché non siamo più abituati a sentire il silenzio presi dalla caotica vita e da tutti i frastuoni esterni .

Ci siamo talmente abituati, che nonostante la nostra ricerca del silenzio , ci spaventa ma riflettiamo sulla grande ricchezza che esso è.

Esercizio:

Eliminate ogni distrazione esterna

Sedetevi in silenzio a gambe incrociate su un cuscino oppure sedetevi semplicemente su una sedia

Chiudete gli occhi

Inspirate e espirate con calma e lasciate fluire il respiro

portate la vostra attenzione sul vostro respiro e calmate la mente facendola fluire al ritmo del vostro respiro naturale

inspiro: stabile come una montagna

espiro: leggero come l’aria

e restate in ascolto del vostro silenzio

può essere un buon esercizio per iniziare..o per continuare….

Quando finiamo invischiati in pensieri negativi e preoccupazioni è facile generare malinteso e ansietà. Quando fermiamo il pensare e calmiamo la mente creiamo maggiore spazio e apertura.”

Thich Nhat Hanh

……cercate il vostro silenzio interiore allenandovi ogni giorno…..

Consiglio di lettura estiva:” IL DONO DEL SILENZIO” Thich Nhat Hanh

 

Alla prossima tappa sul sentiero... grazie di avermi letto

FACEBOOK Kipewa gabriele - KIPEWAJAMPATASHI


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