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| 18 agosto 2018, 10:55

Quando il centro della vita a Sanremo erano le fontane

Visita la Mostra di Santa Tecla a Sanremo per scoprire una città bellissima e la sua storia!

Quando il centro della vita a Sanremo erano le fontane

… Sanremo è uno dei più tipici esempi della vecchia città ligure, eppure, osservandola, non diminuisce in alcun modo il fascino dei villaggi minori. Ogni paesino della zona possiede proprie attrattive individuali, e ciascuno manca di qualche aspetto particolare, magari enfatizzato altrove.

Apricale, ad esempio, può vantare una posizione di primo piano per la sua meravigliosa pittoresca veduta ambientale dalla distanza, mentre l'interesse particolare di San Remo risiede tutto al suo interno. La vita frenetica che si svolge all'interno delle vecchie mura buie è principalmente illustrata negli incroci di molti passaggi, dove una bronzea testa di toro fa sgorgare acqua in un catino di pietra. Attorno ad ognuna di queste fontane c'è colore e animazione. Una ragazza con una sciarpa color arancione legata sopra la testa spunta da un'apertura buia a volta, attraversando un piccolo raggio di sole. Si ferma ad attendere per qualche minuto che una donna avvizzita, con una faccia raggrinzita come una vecchia mela, si allontani con il suo secchio, sgocciolandone il contenuto sul pavimento di mattoni consumato.

La ragazza comincia a pulire una grande padella d’ottone, mentre conversa animatamente con un panettiere sulla soglia della sua antica porta di pietra, reggendo un cesto pieno di lunghi pani marrone. La pulizia della padella è spesso interrotta dall'arrivo di ragazzine, giovani donne ed anziani con un assortimento di brocche, bacinelle e vasetti da riempire. Alcuni dei vecchi secchi di rame, generalmente portati sulla testa, aggiungono fascino alla pittoresca scena, il cui sfondo è ricco di colore e curiosi dettagli come l'ambiente qui illustrato. Nel vagabondare passando sotto innumerevoli archi e sotto le volte oscure all’epoca in cui il Mediterraneo era chiamato Mar Grande, periodo dei conflitti intercomunali, l'immaginazione è stimolata da un acceso desiderio di conoscere tutti gli strani eventi che sono accaduti in questi cupi ambienti  prima dei tramonti. La consapevolezza che questi oscuri e freddi labirinti siano ancora completamente occupati, che dietro ogni porta logorata dagli anni si sia svolta la vita quotidiana,  negli ultimi cinque secoli,  ci pone davanti agli occhi una grande quantità di prospettive ed accade in una maniera che pochi altri frammenti di passato hanno la possibilità di farlo. Le innumerevoli stanze stipate in un ambiente inconcepibilmente ridotto sono state occupate, di generazione in generazione; le variazioni  nelle abitudini e nei costumi si sono verificate lentamente:  ma molti aspetti della vita sono rimasti immutati. I negozi con i loro angusti ingressi ad interni scuri in molti casi non hanno subito alcuna modifica per centinaia di anni. Sulla porta potrebbe esser esposto un vassoio di maccheroni curiosamente contorti o un cesto di arance; oppure la vetrina, una stretta apertura ricavata tra le pietre, potrebbe contenere una fila di pani: in ogni caso,  nel resto dell’intera parete dell’esercizio, sono assenti i requisiti moderni di un negozio. Alla fine, vagando su e giù, a destra e a manca, si raggiunge la parte più alta del labirinto in modo inaspettato: quasi all'improvviso appare una porta con una lunga e ripida scalinata esterna. Nella parte superiore si viene abbacinati dall'intensità della luce del sole meridionale e si avverte la necessità di una pausa per abituarsi ad una tal brillantezza, rispetto alla penombra che ci aveva circondato sinora. Viene da chiedersi: dove siano finiti gli innumerevoli vicoletti, nei quali abbiamo trascorso ore ed ore, senza che ci accorgessimo del tempo che volava? Sotto questo belvedere di recente costruzione,  piantumato a cactacee, considerate essenziali per decorare questi ambienti, si distende San Remo in una confusione di tetti rossi e brillanti su pareti color crema e rosa.

 

Al centro si nota un nucleo molto ridotto di tetti, consumati dal tempo, più modesto, più seppia scuro, più spezzato e irregolare rispetto alla parte nuova della città.  Al di sopra di questo quartiere si innalza il caratteristico campanile della chiesa di San Siro, con le piastrelle della sua cupola luccicanti sotto i raggi intensi. Nel porticciolo cinque o sei navi a vela galleggiano legate al molo di pietra, ed ancorate l'una accanto all'altra stazionano quattro lunghe torpediniere nere. Al di là, a quest'ora del mattino, si estende il mare scintillante di riflessi chiari piuttosto che blu intenso.

Along The Rivieras of France & Italy - Written and Illustrated from Gordon Home London  J. M. Dent & CO New York – The Macmillan Company  1908 - Pag. 161

La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi  e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -

 

- Ingresso libero orario 17- 23.

Chiusura settimanale: il Lunedì

-       Programmi

-         - Mercoledi 22 agosto ore 18,30  Dott\ssa Paola Forneris - Gli inglesi  nella Sanremo di fine Ottocento

-         - Sabato 25   Agosto ore  21,30 Prof. Saverio Napolitano - Stranieri in Riviera tra ottocento e novecento

-         - LUNEDI’ 27 Agosto all'Ariston-Sala 1 - Ore 21,30 verranno proiettati un cinegiornale sui Carnevali degli anni 20 ed il Film Ma l'amor mio non muore  di Mario Caserini girato a Sanremo nell'anno 1913.

La cittadinanza è cordialmente invitata dall’Ariston, dal Polo Museale di Genova, dal Comune di Sanremo e dal Club per l’Unesco di Sanremo nell'ambito delle manifestazioni collaterali alla Mostra Sanremo e l'Europa.

La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo  “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor  Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.

 

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