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| 21 agosto 2018, 10:00

'Sanremo e l'Europa', la mostra a Santa Tecla: quando Napoleone rubò tutti i velieri

La mostra di Santa Tecla tutta da vedere per conoscere la città e la sua storia

'Sanremo e l'Europa', la mostra a Santa Tecla: quando Napoleone  rubò tutti i velieri

In occasione della spedizione Napoleonica in Egitto, il Generale Napoleone  Bonaparte, non ancora autoincoronato Imperatore,  pensò bene di requisire l’ottantina di velieri che assicuravano a Sanremo il collegamento con il mondo d’allora. Lo fece perché doveva trasportare truppe, animali e vettovaglie nella terra dei Faraoni.

Per Sanremo fu un vero disastro economico:  una gravosa battuta d’arresto durata finché la città non rinacque con l’avvento del Turismo. Sino ad allora, la sua economia basata sulla produzione di agrumi pregiati, olio e foglie di palma, era stata capace di assicurarle il secondo Pil della Liguria. Così  ne accenna Elisèe Reclus nella sua guida del 1864:

…Il commercio di Sanremo si è notevolmente ridimensionato dalla fine del secolo scorso perché  a quel tempo il volume degli affari, su tutta la costa della Liguria, era solo inferiore a quella di Genova. Nel 1797 gli armatori di Sanremo possedevano 80 grandi navi di cabotaggio; ma l’intera flotta requisita dal generale Bonaparte per la spedizione in Egitto, fu  catturata o affondata dagli inglesi.

La Marineria di Sanremo non riuscì più a risollevarsi da questo disastro. Tuttavia, i marinai di questo porto hanno conservato la reputazione di essere i migliori navigatori di tutta la costa di Genova e forse del Mediterraneo e del mondo. Garibaldi fece il suo apprendistato, come marinaio, a bordo di una piccolo veliero di Sanremo.

La città ha una scuola di navigazione, della stessa importanza rispetto alle altre tre città commerciali più importanti del ponente ligure. Da un punto di vista architettonico, gli edifici di Sanremo non offrono un grande interesse: le opere dell'uomo sono ancora molto poche rispetto agli splendori della natura circostante.

L'edificio più raffinato della città è il Palazzo Borea, un edificio dalle proporzioni enormi che potrebbe essere avvicinato agli splendidi palazzi di Genova, se non fosse in uno stato di abbandono.

Misere stalle si scoprono nelle stanze del piano terra; le colonne di marmo del vestibolo sono sporche di spazzatura; le scale crollarono, la boiserie mangiata dai tarli, i dipinti stropicciati e rovinati, le torri piene di inquilini piumati.

Altre grandi case di Sanremo, chiamate palazzi, non se ne vedono in miglior stato di conservazione;  nulla rimane del loro antico splendore.

Le palme da datteri sono, è vero, molto meno numerose nei giardini di Sanremo che in quelli di Bordighera; ma non sono inferiori in bellezza, e se ne vedono parecchie  spargere il loro pennacchio a 20 metri da terra.

Ne notiamo in particolare due che sorgono nella città stessa, ai margini della strada, e che fotografi ed i pittori non mancano mai di riprodurre.

In passato Sanremo era una delle città più monastiche d'Italia, e molti villaggi circostanti fornivano centinaia di monaci religiosi per i suoi conventi.

Dal 1848 la popolazione dei monasteri è notevolmente diminuita; tuttavia, si vedono ancora nelle strade e nei caffè un gran numero di questi giovani in tonaca, con un viso elegante, uno sguardo acuto e un eloquio vivace, così diverso dai nostri monaci francesi, con occhi scuri e con gli abiti austeri…               

Les Ville d’hiver de la Méditerranèe par Elisèe Reclus . Librairie de L. Hachette Paris - 1864

 

 

La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi  e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -

 

- Ingresso libero orario 17- 23.

Chiusura settimanale: il Lunedì

-       Programmi

-         - Mercoledi 22 agosto ore 18,30  Dott\ssa Paola Forneris - Gli inglesi  nella Sanremo di fine Ottocento

-         - Sabato 25   Agosto ore  21,30 Prof. Saverio Napolitano - Stranieri in Riviera tra ottocento e novecento

-         - LUNEDI’ 27 Agosto all'Ariston-Sala 1 - Ore 21,30 verranno proiettati un cinegiornale sui Carnevali degli anni 20 ed il Film Ma l'amor mio non muore  di Mario Caserini girato a Sanremo nell'anno 1913.

La cittadinanza è cordialmente invitata dall’Ariston, dal Polo Museale di Genova, dal Comune di Sanremo e dal Club per l’Unesco di Sanremo nell'ambito delle manifestazioni collaterali alla Mostra Sanremo e l'Europa.

 

La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo  “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor  Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.

 

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