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| 22 agosto 2018, 10:00

'Sanremo e l'Europa', la mostra a Santa Tecla: quando Francesco Panizzi dedicò un Narciso a Sanremo

La mostra di Santa Tecla tutta da vedere per conoscere la città e la sua storia

'Sanremo e l'Europa', la mostra a Santa Tecla: quando Francesco Panizzi dedicò un Narciso a Sanremo

Le due foto appaiate proposte oggi possono certamente stupire a chi le osservi per la prima volta perché riportano alla luce un gruppo di personaggi molto importanti dell’ottocento rimasto sconosciuto ai più; anche se eco dell’imponente attività di alcuni di loro risuonano ancora nell’insegna di una delle più antiche farmacie di Sanremo, in via Palazzo e nella strada che porta alle scuole della Foce. Le vicende e le opere di Francesco e Gianbattista Panizzi riemergono dalle pareti della Mostra di Santa Tecla, e dalle pagine del catalogo, sorprendendo per la qualità e la quantità di interventi operati nella Sanremo di fine ottocento.

Se poi si apprende che i Panizzi di allora erano un quartetto di fratelli altrettanto capaci ed operosi in altri campi la sorpresa diventa vero stupore: Francesco Panizzi, fra il 1860 ed il 1880, in una  città non ancora assurta a capitale nazionale della floricoltura, ma affermato centro di produzione e selezione di agrumi, strinse un solido patto di collaborazione con Pietro Guidi, protofotografo ligure, forse uno fra i più preparati ed attivi operatori della neonata "Arte fotografica" .

Il risultato di questa feconda intesa è tuttora concretamente testimoniato dalle oltre 160 tavole fotografiche, virate in seppia e custodite nella Civica Biblioteca di Sanremo. Esse ritraggono le "piante più peregrine di Sanremo e dintorni "secondo quanto recita la pubblicità apparsa nella Guida Da Prato del 1876 e relativa alle produzioni del Premiato Stabilimento fotografico di Pietro Guidi, sito in via Vittorio Emanuele 26 – Casa Escoffier 1° piano.

La vitalità e l'importanza di questa preziosa collezione di immagini, premiata fra l'altro alle esposizioni internazionali di Milano (1871), Genova (1872) Londra (1873) e Vienna (1878), citata in tutte le opere ed i saggi dedicati alla fotografia ed agli autori più importanti dell'ottocento, appaiono ben lungi dall'essersi esaurite anche ai giorni nostri.

Uomo di grande cultura ed esperienza quale era Francesco Panizzi, membro di tutte le più importanti Società scientifiche del tempo. Fra i suoi molti incarichi vi fu quello di Delegato ministeriale per la lotta contro la Filossera e di visitatore sanitario nelle "antiche provincie di Nizza, Genova e Savona”.

Laureato in scienze naturali, ricevette una medaglia dal Granduca di Toscana al quale aveva donato una raccolta delle piante liguri da lui studiate che servirono per arricchire l’Erbario granducale.

Ma la sua attività più importante e produttiva fu quella del continuo contatto e scambio di esperienze con i maggiori botanici dell'epoca da De Notaris, Moris, Bertoloni a Parlatore al quale fornì una serie di preziose notizie sulle piante della nostra zona.

Parlatore si servì abbondantemente delle collaborazione di Panizzi per la compilazione della sua voluminosa FLORA ITALIANA, dove sono descritte numerose specie di Narcisi raccolti e catalogati nella nostra zona. Una di queste specie porta ancora oggi il nome con il quale allora furono descritti e sono, rispettivamente, il Narcissus panizzianus ( denominazione con la quale Parlatore intese ricordare la collaborazione offerta dal botanico sanremese) ed il Narcissus remopolensis così chiamato da Panizzi in onore della nostra città.

" Ho avuto queste specie dal Sig. Panizzi - si legge intatti a pag.128 del Vol. III° dell'opera di Parlatore - che l'ha raccolta nei luoghi coltivati del Berigo ai Pozzi, vicino ai rigagnoli, presso Sanremo nella Riviera di Ponente. Fiorisce in gennaio – febbraio."

Il fratello Giambattista Panizzi svolse la sua attività di medico a Sanremo, dove la Contessa Adele Roverizio di Roccasterone lo coinvolse nel progetto di promuovere il turismo invernale degli ospiti stranieri, che tanto sviluppo stava già portando alle vicine città non ancora francesi e a Nizza, capoluogo del Ponente Ligure. Scrisse e pubblicò nel 1860 un opuscolo  Sanremo ed il suo clima e, su invito di Giovanni Ruffini, la pubblicazione venne presto tradotto in inglese e riscuotendo i più ampi consensi sia all' Accademia di Medicina d'Italia sia all'estero.

Si adoperò per garantire anche una opportuna accoglienza ai turisti d'oltre manica aprendo a Sanremo, una scuola d'inglese. Nel 1860 convinse l'imprenditore di Rivoli Pietro Bogge a edificare il primo grande albergo di Sanremo,  Hotel  de  Londres, che sorse nel 1861.

Il terzo fratello Cav. Luigi Panizzi, viene così descritto dall’Astraldi: “era stato soldato valoroso all’epoca del nostro Risorgimento. Pagato il suo di coraggio e di sangue alla Patria, s’era recato a Montevideo donde aveva continuato a onorate il nome italiano  con l’opera e le attività dell’ingegno. Si era dedicato agli studi zoologici e Montevideo deve al Panizzi il suo grandioso Museo zoologico e poi diretto da lui per 25 anni con competenza non comune e straordinario affetto”. Anche Sanremo gli deve l’analoga iniziativa di una cospicua raccolta di animali che per molti anni attirarono, nella sede allestita a Museo Zoologico di corso Garibaldi, la curiosità dei turisti stranieri, prima di esser spostati nei Corridoi del Liceo classico finendo sotto lo sguardo di generazioni di allievi sanremesi; in attesa di esser spostati a Nava dove tuttora risiedono sconsolati…. in compagnia delle tarme.

Il quarto moschettiere Panizzi è stato, invece un religioso dell’Ordine dei Barnabiti, residente nel Reale Collegio di Moncalieri che collaborò in varie occasioni con il fratello Francesco, in particolare nella costituzione della collezione, tuttora esposta nell’erbario universitario di Torino, dedicata ai modelli di Funghi.

Tra l’altro parte di questi modelli in cera fu esposta anche a Sanremo nel lontano 1873.

 

La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi  e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -

 

- Ingresso libero orario 17- 23.

Chiusura settimanale: il Lunedì

-       Programmi

-         - Mercoledi 22 agosto ore 18,30  Dott\ssa Paola Forneris - Gli inglesi  nella Sanremo di fine Ottocento

-         - Sabato 25   Agosto ore  21,30 Prof. Saverio Napolitano - Stranieri in Riviera tra ottocento e novecento

-         - LUNEDI’ 27 Agosto all'Ariston-Sala 1 - Ore 21,30 verranno proiettati un cinegiornale sui Carnevali degli anni 20 ed il Film Ma l'amor mio non muore  di Mario Caserini girato a Sanremo nell'anno 1913.

La cittadinanza è cordialmente invitata dall’Ariston, dal Polo Museale di Genova, dal Comune di Sanremo e dal Club per l’Unesco di Sanremo nell'ambito delle manifestazioni collaterali alla Mostra Sanremo e l'Europa.

La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo  “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor  Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.

 

 

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