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Attualità | 27 agosto 2018, 14:35

Imperia: il Maci apre le porte all'arte di Clarence Bicknell. Sabato 1 settembre l'inaugurazione della mostra

La rassegna, dal titolo “Clarence Bicknell e lo stupore della Riviera – vedute e vedutisti attraverso le collezioni private”, si inserisce nel calendario di eventi promossi per il centenario della morte dello studioso britannico, inauguratosi nel Luglio 2018, che proseguirà fino al Gennaio 2019 e che avrà come cardine l’omonimo museo fondato da Bicknell a Bordighera nel 1888

Imperia: il Maci apre le porte all'arte di Clarence Bicknell. Sabato 1 settembre l'inaugurazione della mostra

 

La ricca collezione del Maci, il Museo d’Arte Contemporanea di Imperia che, nella sua splendida location di villa Faravelli vede esposta come permanente la prestigiosa collezione Invernizzi, si arricchisce con nuove opere in mostra dal 1 al 30 settembre, dedicate al mondo di Clarence Bicknell, artista inglese che nell’800 visse nel ponente ligure, le cui tracce sono ancora impresse grazie al museo omonimo, primo in provincia di Imperia che si trova a Bordighera e che è stato aperto dallo stesso nel 1888.

Quest’anno, a cent’anni dalla morte di uno dei personaggi più eclettici che hanno vissuto in quell’epoca nella riviera ligure, grazie alIstituto Internazionale degli Studi Liguri, alla Clarence Bicknell Association, con la consulenza di Alfonso Sista - responsabile per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona – con il patrocinio della Provincia di Imperia e delle città di Bordighera e Ventimiglia e con il sostegno della Compagnia di San Paolo, oltre alla collaborazione tecnica dell’Ufficio Cultura del Comune di Imperia, è stata organizzata una mostra tributo a Bicknell e altri autori che come lui, hanno saputo, attraverso la propria arte, descrivere il paesaggio della riviera di ponente, fino a farlo proprio.

Tutti, infatti, dopo aver soggiornato, sono rimasti fino alla morte legati al nostro territorio, tanto da rimanerci a vivere.

La rassegna, dal titolo “Clarence Bicknell e lo stupore della Riviera – vedute e vedutisti attraverso le collezioni private”, si inserisce nel calendario di eventi promossi per il centenario della morte dello studioso britannico, inauguratosi nel Luglio 2018, che proseguirà fino al Gennaio 2019 e che avrà come cardine l’omonimo museo fondato da Bicknell a Bordighera nel 1888.

Questa mattina la presentazione alla stampa alla presenza dell’assessore Marcella Roggero, che ha sottolineato la volontà da parte del Comune di creare una rete museale. La mostra si terrà infatti nel periodo delle Vele d’Epoca, e in quei giorni sarà possibile acquistare il biglietto combinato per visitare sia il Maci, mostra e permanente, che il Museo Navale, al prezzo di 10 euro.

In occasione delle Vele d’Epoca – ha detto l’assessore – verranno aperte villa Faravelli e il Museo Navale con lo stesso orario e con l’apertura straordinaria e prolungata e con la possibilità di acquistare il biglietto per entrambi i musei. Questa sarà un’ottima occasione per visitare la mostra su Bicknell che apre il 1 settembre, fino al 30 settembre, e che ha dei pezzi unici e ci permette di fare un viaggio nella nostra terra e nel nostro entroterra”.


Angelo Giacobbe, responsabile della cooperativa C.M.C. che gestisce il Museo, e la dirigente del settore cultura Maria Teresa Anfossi, si sono soffermati sulla varietà di genere, le ‘contaminazioni’ pop che stanno contribuendo al successo di pubblico, celebrato recentemente anche dalla presigiosa intervista Artribune.

Ci piace attraversare divere discipline, periodi storici, suggestioni artistiche, poetiche e sensoriali – ha commentato Giacobbe –  e in quest’ottica nasce attraverso la collaborazione con l’Istituto Internazionale degli Studi Liguri e con il Comune di Imperia, questo spin-off delle iniziative bordigotte legate a Clarence Bicknell, figura straordinaria per l’importanza storica che ha avuto sul nostro territorio. Mi piace rimarcare il fatto che ci siano questo tipo di aperture, sinergie, con vari enti, varie realtà che possono portare bellezza all’interno delle stanze del museo di villa Faravelli, come nelle settimane scorse, ricordo ancora gli appuntamenti che sono in essere con il jazz e tra l’altro ha interessato un mese come quello di settembre, con presenze turistiche in concomitanza con le Vele d’Epoca. Quindi, un tuffo nel passato attraverso queste opere per celebrare il nostro presente e la nostra bellezza”.

Tornando alla mostra, Daniela Gandoldi, e Gabriella Re, dell’Istituto Internazionale degli Studi Liguri, e la storica dell’arte Maria Teresa Verda Scajola,  hanno presentato la figura di Bicknell, non solo artista, ma anche studioso dalle mille passioni, dalla collezione di 2000 farfalle, suddivise in 600 specie, all’erbario illustrativo delle zone di Sanremo e Bordighera, fino alla classificazione delle incisioni rupestri degli antichi liguri provenienti dal monte Bego.

L’esposizione allestita presso Villa Faravelli – si legge nella nota stampa - proseguirà allora idealmente il tributo alla figura di Bicknell, in un percorso che da Bordighera attraversa la Riviera per arrivare sino ad Imperia.

Il focus in mostra al M.A.C.I. di Imperia riguarderà l’eredità di Clarence Bicknell come pittore, e l’influenza da lui esercitata su una cerchia di artisti, vedutisti, naturalisti e studiosi che proprio grazie alla figura dell’eminente ricercatore scoprirono la Riviera ligure di ponente e la immortalarono in una serie di opere esposte negli ambienti di Villa Faravelli.

Saranno infatti una quarantina i quadri presenti, principalmente acquerelli rappresentanti le vedute della Riviera e caratterizzati da uno sguardo legato all’esperienza impressionista e dei macchiaioli. Oltre a Bicknell saranno presenti Frederick Burgess, Emilio Diana Crespi, Friedrick Von Kleudgen, Edward Lear, Pompeo Mariani, Filiberto Minnozzi, Hermann Nestel, Giuseppe Ferdinando Piana – autori provenienti da diverse collezioni private di famiglie imperiesi.

Clarence Bicknell è stato sicuramente il più poliedrico inglese che frequentò Bordighera tra l’Otto ed il Novecento. Nato il 27 Ottobre 1842 a Herne Hill (Londra) in una famiglia agiata, conseguì nel 1865 la laurea in matematica e nel 1873 divenne Master of Arts. Nel 1865 divenne anche il pastore della chiesa di Inghilterra, ma dopo qualche anno, vissuto nella comunità religiosa di Stoke on Terne, a seguito di un periodo di crisi spirituale si dedicò, come molti inglesi dell’epoca, ai viaggi e allo studio. Nel 1878, su invito della famiglia del reverendo Charles Fanshawe, giunse a Bordighera, per officiare nella locale chiesa anglicana, che abbandonò poco dopo. Nel 1888 aprì il museo che ricorda oggi il suo nome, che divenne ben presto fulcro della comunità di Bordighera e che conserva ancora oggi le testimonianze dei suoi molteplici interessi: dalla botanica all’ornitologia, dall’archeologia alla mineralogia, anche se il suo contributo più importante fu dovuto al censimento e allo studio delle incisioni rupestri del Monte Bego, che gli valsero rinomanza internazionale, nonché l’adesione alla causa esperantista. Morì il 17 Luglio del 1918 nella sua casa “Fontanalba” a Casterino (Tenda, Francia).

La mostra che inaugurerà Sabato 1 Settembre proseguirà fino a Domenica 30, interessando soprattutto la settimana delle Vele d’Epoca – il raduno internazionale che si terrà da Mercoledì 5 a Domenica 9 Settembre. Durante queste giornate il M.A.C.I. di Villa Faravelli osserverà degli orari di apertura straordinari con un biglietto di accesso promozionale che permetterà di visitare anche il Museo Navale situato nella sede degli Ex Magazzini Generali di Via Scarincio.

Un’ideale celebrazione della città di Imperia che per una settimana sarà sede di importanti eventi internazionali, un omaggio alla Riviera Ligure che continua ad essere fonte di sorpresa per un turismo anche e soprattutto europeo, una mostra per far conoscere la vita e le opere di Clarence Bicknell – uno straordinario inglese che scelse Bordighera e la Riviera come sua patria di elezione e campo base delle sue ricerche e studi”.


Gli altri autori le cui opere saranno esposte:

FREDERICK BURGESS

Pittore paesaggista inglese noto per alcune esposizioni in varie istituzioni e gallerie di Londra tra il 1882 e il 1892. La sua presenza a Bordighera, peraltro poco documentata, si deve probabilmente ai contatti con esponenti della colonia inglese da tempo presente in città.

EMILIO DIANA CRESPI

Ventimiglia – XIX Secolo. Paesaggista attivo sul territorio di Ventimiglia, la sua pittura di matrice verista trova estimatori soprattutto tra i turisti stranieri presenti nella Riviera ligure di ponente verso la fine del secolo scorso. Alcune delle sue opere sono attualmente conservate in importanti collezioni private all'estero e soprattutto in Inghilterra.

FRIEDRICK VON KLEUDGEN

Wurzburg 1846 – Bordighera 1924. Di famiglia nobile, si forma presso l'Accademia di Dresda sotto la guida di Adrian Ludwig Richter. Dopo brevi soggiorni a Napoli e Venezia, nel 1874 giunge a Bordighera: attratto dall'esotica bellezza del paesaggio decide di stabilirvisi, commissionando la costruzione di “Villa Banana”. Durante la sua permanenza a Bordighera entra in contatto con la schiera dei pittori Piana, Mariani, Nestel, Minozzi e Van Biesbroeck. Filantropo e uomo di cultura, entra in contatto con la popolazione locale. Le sue opere sono collocate in numerose collezioni private a Bordighera, ma la maggior parte della sua produzione è dispersa all'estero.

EDWARD LEAR

Highgate 1812 – Sanremo 1888. Inizia la sua carriera a 16 anni, disegnando esemplari di uccelli per alcune pubblicazioni scientifiche che riscuotono molto successo in Inghilterra nei primi decenni del XIX secolo. Nel 1837 si trasferisce nella zona mediterranea a casa dei problemi di salute, che lo costringono a cercare un clima più temperato: effettua così numerosi viaggi nei paesi del sud Europa e in India. Nel 1846 pubblica una prima raccolta di composizioni umoristiche sotto lo pseudonimo di “Derry Down Derry”, che ottengono un notevole successo, tanto da essere pubblicate in una seconda edizione nel 1861. Dopo un breve soggiorno a Cannes (1864-1870) si stabilisce a Sanremo, dove muore nel 1888. Durante gli anni sanremesi produce numerose opere che hanno come soggetto il paesaggio e la Riviera ligure. La sua fama di pittore, per molti anni offuscata dalla sua attività letteraria, viene riabilitata nel 1985 grazie ad un'importante mostra antologica retrospettiva allestita a Londra presso la Royal Academy of Arts.

POMPEO MARIANI

Monza 1857 – Bordighera 1927. Cresce in una famiglia dedita alle arti: il padre è diplomato presso l'Accademia di Urbino e lo zio Mosè Bianchi è uno dei più affermati pittori del tempo. Entra nello studio del Pagliano, mostrando al tempo stesso una spiccata inclinazione musicale. Nel 1881 compie un viaggio studio in Egitto con i pittori Umberto dell'Orto e Sallustio Fornara, esordendo a Torino nello stesso anno. Nel 1883 espone a Nizza in una mostra internazionale e l'anno successivo è premiato a Milano con l'opera Saluto al sole morente. Nel 1885 ottiene una prima medaglia d'oro a Parigi ed una seconda nel 1888, la Gam di Roma acquista la sua opera Vaporino Rimorchiatore.Nel 1898 inizia a svernare a Bordighera e vi fissa la sua dimora nel 1909. Qui entra in contatto con i pittori Piana, Nestel, Minozzi, Von Kleudgen, diventando il “pittore dell'aristocrazia”: famosi sono infatti i suoi ritratti ai tavoli del Casinò e alle feste, nei suggestivi tabarin e nelle luminose promenades della Riviera. Molte sue opere si trovano alla Gam di Roma e di Milano, ed in numerose collezioni private italiane e straniere, diverse le gallerie italiane che gli hanno dedicato mostre antologiche postume.

FILIBERTO MINNOZZI

Verona 1877 – Milano 1936. Studia all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, conseguendo una prima medaglia a tredici anni durante un'esposizione. Nel 1900 esordisce alla Biennale di Brera, conosce Segantini che lo introduce all'ambiente di Alberto Grubicy con il quale inizia una collaborazione. Il loro rapporto si interrompe però per divergenze artistiche nel 1910. Dal 1904 al 1909 soggiorna a Bordighera a “Villa Capriccio” e nello stesso periodo espone al Victoria Hall e al Museo Bicknell, ottenendo un discreto successo ed entrando in contatto con Von Kleudgen, Mariani e Bicknell. Negli anni successivi espone a Parigi, Milano, Roma e Oslo. Tra il 1930 ed il 1935 compie numerosi viaggi in Europa del Nord e nell'estremo Oriente, con tappe in Africa, India, Cina, Birmania e Giappone. Torna con numerosi bozzetti e suggestioni che sviluppa poi nel suo studio di Milano. Alcune sue opere si trovano nelle Gam di Novara, Roma e Milano, oltre che in numerose collezioni private italiane ed europee. Nel 1942 e nel 18947 Milano gli dedica due mostre postume, e la sua figura torna in auge dopo la Rassegna sul Divisionismo Italiano di Trento nel 2016.

HERMANN NESTEL

Stoccarda 1858 – Bordighera 1905. Si forma a Stoccarda, Monaco e Berlino. Nel 1882 giunge a Bordighera e, attratto dalla bellezza del paesaggio, vi si stabilisce nel 1887. In questo stesso anno, dopo il terremoto di Bussana, riceve da un editore tedesco l'incarico di illustrare i paesi del litorale ligure da Nizza fino a La Spezia. Questa serie di stampe raffiguranti scorci del panorama ligure viene pubblicata con il titolo Die Riviera. A Bordighera entra in contatto con l'architetto Ludovico Winter, con il quale collabora nella progettazione di parchi e giardini per le dimore gentilizie, oltre a proseguire la sua attività di illustratore per diverse pubblicazioni tedesche. Espone a Bordighera, a Torino e in Germania.

GIUSEPPE FERDINANDO PIANA

Ceriana 1864 – Bordighera 1956. Intorno al 1873 il suo precoce talento pittorico attira l'artista francese Meissonnier, ospite a Bordighera dell'architetto Garnier, che consiglia alla famiglia di far proseguire il giovane Piana negli studi artistici. Nel 1882, dopo aver frequentato lo studio di Gamba a Torino, si iscrive all'Accademia Albertina, che frequenta sotto la guida dello stesso Gamba e di Gastaldi. L'esordio avviene a Torino con l'opera Studio d'artista, che viene acquistata dal Governo. Espone alla Galleria Schultz di Monaco e nel 1892 sposa a Milano Geltrude Zorn. Nel 1895 compie un viaggio in Spagna per studiare Goya e Velasquez, ma viene maggiormente colpito dalle opere di Tiziano. A Milano conosce segantini grazie a Grubicy e e nel 1906 è uno dei quattordici invitati alla Mostra Nazionale a Milano alla quale partecipa con tre opere: La danza delle olive è acquistata dalla Gam. Nel 1912 è nominato Membro Onorario dell'Accademia di Brera, mentre nel 1905 riceve l'incarico di affrescare Villa Etelinda a Bordighera, per volere della Regina Margherita. Dopo numerose ed importanti esposizioni nelle grandi capitali dell'arte, si ritira nella sua dimora settecentesca di Bordighera. Le sue pere sono esposte alla Gam e al Castello Sforzesco di Milano, oltre che in numerose raccolte del Comune di Bordighera.

L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 1 settembre alle 18.

ORARI DI APERTURA

giovedì dalle 16.30 alle 19.30
venerdì dalle 16.30 alle 19.30
sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
domenica dalle 16.30 alle 19.30

APERTURE STRAORDINARIE IN OCCASIONE DELLE VELE D’EPOCA

mercoledì 5 settembre dalle 15.30 alle 22.30
giovedì 6 settembre dalle 10.30 alle 22.30
venerdì 7 settembre dalle 10.30 alle 22.30
sabato 8 settembre dalle 10.30 alle 22.30
domenica 9 settembre dalle 10.30 alle 22.30

Nei giorni delle Vele d’Epoca sarà possibile acquistare il biglietto unico combinato Museo Navale e Maci che prevede la visita alla permanente e alla mostra temporanea al prezzo di 10 euro (biglietto intero) e 6 euro (biglietto ridotto).

Gli altri giorni, l’ingresso alla mostra costerà 5 euro, mentre mostra e permanente saranno accessibili a 10 euro.

 

Francesco Li Noce

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