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Sport | 29 agosto 2018, 09:05

Con la scalata alla Jungfrau l'alpinista imperiese Stefano Sciandra firma il suo 45esimo 4000 in carriera (Foto)

“Dedico questo nuovo 4000 a Flavio Melindo, storico segretario del Club 4000, scomparso pochi giorni fa”

Stefano Sciandra sulla cima della Jungfrau

Stefano Sciandra sulla cima della Jungfrau

Altro 4000, terzo stagionale e 45esimo in carriera, per Stefano Sciandra l’alpinista imperiese/crissolese, socio del prestigioso Club 4000, riservato agli alpinisti che abbiano scalato almeno 30 degli 82 4000 delle Alpi riconosciuti dall’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche).
Ieri ha scalato, assieme all’inseparabile Marco Barmasse, forte alpinista valdostano, la Jungfrau (4158 metri) nell’Oberland Bernese.

Sono felicissimo - commenta Sciandra da Lauterbrunnen - tornare nell’Oberland al cospetto dell’Eiger, che resta un simbolo dell’alpinismo mondiale a cinque anni esatti di distanza quando conquistai l’accesso al Club 4000, è stata una grande emozione. Da allora ho aggiunto altri 15 4000 e chiudo questa stagione con un bilancio che alla fine è andato oltre le mie più rosee previsioni, alla luce delle continue problematiche familiari che condizionano la mia attività alpinistica. Dedico questo nuovo 4000 a Flavio Melindo, storico Segretario del Club 4000, che ci ha lasciato pochi giorni fa. Per il Club una perdita gravissima, vista la competenza, l’eleganza e la disponibilità di Flavio che mancherà a tutti noi”.

Desidero ancora una volta - continua Sciandra - ringraziare il mio staff, coordinato da Paola Frugone, che è già al lavoro per calendarizzare serate sul territorio nazionale dedicate al mondo dei 4000, e composto da Eric Dall’Olio e il suo Team Leafspectre.com, Edoardo Agnese. Un grazie anche al mio preparatore atletico Sandro Favero, che mi ha seguito con grande attenzione, consentendomi di raggiungere un livello di forma eccellente”.

Adesso - conclude - qualche giorno di riposo a Valtournenche (dagli amici Farina/Pession, n.d.r.), in Valle d’Aosta, ai piedi del Cervino, dove nei giorni scorsi ho avuto la possibilità di assistere alla splendida serata “La Montagna la mia vita tra Zero e 8000” proposta da Hervé Barmasse, il fortissimo alpinista, ospite della trasmissione di Rai 3 Kilimangiaro e figlio del mio inseparabile compagno di cordata Marco cui va il ringraziamento più grande. A inizio settembre rientrerò a Imperia e Crissolo, dove comincerò pensare alla stagione 2019 per avvicinare ulteriormente quota 50 4000”.

Pietro Zampedroni

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