Imperia: intervista al superconsulente del Comune Marco Rossi, "Traiamo spunto e indicazioni dalle raccomandazioni della Corte"

Si è già messo all’opera con una serie di indirizzi affidati ai dirigenti, Marco Rossi, 45 anni da compiere, dottore commercialista con alle spalle numerose collaborazioni, chiamato dal Sindaco Claudio Scajola a risolvere l’intricata situazione finanziaria del Comune alla luce della dura relazione della Corte dei Conti.

Ieri la Giunta ha deliberato quelli che saranno i compiti ai dirigenti. Proprio da qui è partito il lavoro di Rossi, come spiega lui stesso a Imperia News.

“Il mio lavoro parte da una ricognizione dello stato dell’arte, si cerca di capire la situazione dell’Ente e quali sono gli spazi di manovra”.

Alla luce di quanto emerso dalla relazione della Corte dei Conti, crede ci sia un effettivo rischio di default per il Comune di Imperia?

“E’ sinceramente prematuro, non abbiamo ancora tutti i dati a disposizione, ma le direttive sono focalizzate proprio a capire la situazione. In questa prima fase l’importante è capire e valutare l’entità della questione e dei problemi, e poi una volta che avremo la ricognizione si deciderà cosa fare. Ogni ente ha le sue specificità, ragioniamo sulle manovre e sulle misure, bisogna capire la situazione dell’Ente come si sta configurando, anche alla luce della pronuncia della Corte”.

Il prossimo passo?

“Per ora spettiamo la relazione dei dirigenti, e poi si tratterà di poter fare due conti e vedere cosa si potrà fare. Traiamo spunto e indicazioni dalle raccomandazioni della Corte che ha fatto efficacemente il suo lavoro di verifica del bilancio. Io per mia vocazione anche professionale cerco sempre di interloquire con la Corte, per cui cercheremo di capire come gestire al meglio la situazione anche con qualche confronto sempre utile, è quello che ho sempre fatto in situazioni analoghe”.

Lei è stato chiamato a risanare i conti del Comune, può dirci se avrà uno stipendio e a quanto ammonterà?

“Sarà tutto pubblicato agli atti, ma al momento preferisco non dirlo. Si tratta di un importo progressivo, e comunque non si parla di cifre alte”.

Nel suo lungo curriculum compaiono diverse pubblicazioni fatte insieme a Federico Fontana, l’ex consulente di Rivieracqua indagato dalla Procura della Repubblica, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, per la questione dei concorsi interni all’azienda. Quali sono i vostri rapporti?

“Non ho mai avuto né società né associazioni professionali con Federico Fontana. Ognuno ha sempre lavorato in assoluta autonomia, anche in ambiti diversi. Io ho una serie di attività legate ad altri settori che non comprendono Fontana. Abbiamo avuto l’occasione di scrivere qualcosa insieme, lo conosco anche bene, ma non abbiamo un’associazione professionale che condividiamo. Se lei guarda il mio curriculum ho scritto libri con tante persone, capita di fare delle cose insieme, ma non abbiamo dei rapporti professionali formalizzati. Abbiamo collaborato su tante cose, ma come succede spesso con tantissime persone”.