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Politica | 16 ottobre 2018, 14:47

Imperia: la Corte dei Conti scrive ai comuni soci di Rivieracqua chiedendo di accantonare fondi a bilancio della società. Bagarre all'assemblea dei sindaci (Foto e Video)

Il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, che aveva diffidato la Provincia sulla questione Rivieracqua, ha chiesto un rinvio dell'assemblea per trovare una soluzione definitiva. Intanto il 5 dicembre si discuterà sul concordato.

Imperia: la Corte dei Conti scrive ai comuni soci di Rivieracqua chiedendo di accantonare fondi a bilancio della società. Bagarre all'assemblea dei sindaci (Foto e Video)

Colpo di scena all’assemblea dei sindaci della Provincia di Imperia che questa mattina avrebbe dovuto approvare la delibera presentata in seguito alla diffida del Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, sulla questione Rivieracqua. Lo stesso primo cittadino, che riveste anche il ruolo di Consigliere Provinciale, ha presentato una mozione d’ordine con la quale chiesto il rinvio dell’assemblea in seguito a una deliberazione della Corte dei Conti che impone ai comuni membri di Rivieracqua di accantonare fondi a bilancio per pagare il debito della società che ammonta a circa 6 milioni di euro.



Sono sopraggiunte delle novità dalla Corte dei Conti. – ha detto Chiappori -. Noi, in base a una diffida fatta dal Comune di Diano Marina, perché ero arrivato in tempi stretti a poter trovare una soluzione all’annoso problema di Rivieracqua che ci sta trascinando tutti verso il basso, e per dare uno scrollone a tutti per poter mettere in moto determinati meccanismi, ho fatto questa diffida a cui devo dire che hanno risposto in pochi, ma questo non fa niente perché è anche il motivo di riflessione per cui un domani, se la società Rivieracqua o comunque qualcosa di simile va avanti, bisogna che troviamo la quadra su cosa dobbiamo fare, perché non è possibile che alle convocazioni a sindaci che lavorano, e quindi non prendono una lira, e vengono qua e non riescono a decidere. Informo anche che sono stato eletto presidente del comitato tecnico. Domani abbiamo il primo incontro col cda che ci darà anche una spiegazione sulla lettura della Corte dei Conti che è arrivata oggi, posticipata alla convocazione, quindi in base a questi nuovi elementi non possiamo permetterci di approvare quello che giustamente la Provincia ha redatto in seguito a questo mio atto come Comune di Diano Marina. Io chiederei una convocazione per trovare la quadra in base alle ultime cose che sono state sollevate. Se non troviamo l’accordo, se non c’è una strada io qua in dichiarazione pubblica dico che non rappresenterò più da nessuna parte il problema dell’acqua della provincia di Imperia. Sono stanco, sono stufo, sono arrivato al fondo, non credo che dovrà andare avanti ancora. È l’ultima chance, vediamo cosa succede domani col comitato tecnico, vediamo i suggerimenti che sono stati dati a chi coordina: il Comune di Imperia, di Sanremo, di Ventimiglia, di Taggia e dintorni, e preannuncio già una serie di riunioni serali, la prima con Ventimiglia capofila, la seconda con Sanremo, la terza con Taggia, Imperia per la quarta, Pieve di Teco per la quinta e una con i comuni del dianese e Andora. Arriveremo per l’ultima riunione con una soluzione che ci porti in finale. La prossima riunione sarà quella in cui decideremo cosa fare. Questo è il programma per cui il sistema da domani potrebbe iniziare a funzionare”.

Dopo un’accesa discussione sui tempi di rinvio della pratica, che sarà discussa entro fine novembre, pochi giorni prima della decisione del concordato di Rivieracqua fissata per il 5 dicembre, è intervenuto il Sindaco di Imperia Claudio Scajola: Sono nuovo, non so come funziona questo organismo, e quindi mi scuso. I tecnici, bravissimi fanno i tecnici, ma credo che anche in questo consesso si debbano esprimere le posizioni e le decisioni. Apprezzo quello che ha detto il Sindaco di Diano Marina perché c’è il fatto nuovo, che non so se tutti conoscono, è una decisione della Corte dei Conti che dice che il debito di Rivieracqua lo devono pagare i comuni che sono entrati in Rivieracqua. È indubbio che non ci possiamo permettere, anche per quelli come il mio, che non sono dentro Rivieracqua, dire che sono fatti degli altri. Dobbiamo trovare il modo di farci carico di questo, è evidente. Ognuno con le sue responsabilità, ma dobbiamo farci carico della soluzione. Il tema non è decidere se la riunione la facciamo il 15, il 16, il 17, il 20 o il 25 di novembre, ma se il presidente arriva a questa riunione con la proposta di soluzione al problema. Se continuiamo a fare riunioni che non servono a nulla, è evidente che anche la struttura democratica, anche se trasformata e modificata in una roba che non ci convince, anche questa crolla. Quindi il tema è dobbiamo avere il tempo per trovare la soluzione che permette alle società di erogare il servizio e di fare gli investimenti necessari. Siccome, ripeto, sono nuovo, ma non mi tiro indietro, sono anni che si parla di questi argomenti e fino adesso non si è risolto nulla, non credo che la fretta che mi sembrava trapelasse dal presidente possa trovare una corrispondenza con gli anni in cui non si è risolto niente. Io, come ho detto più volte e mi pare fosse molto condiviso, ritengo che dobbiamo individuare, e mi pare sia stata individuata grosso modo, ma dobbiamo parteciparla, una soluzione definitiva al problema di una società che non funziona, che ha 6 milioni di debiti, che non gestisce i servizi perché non li può gestire, e dobbiamo utilizzare le aziende che esistono e che fino adesso per 50-60-70-80 anni hanno erogato il servizio”.

E dovevano essere dentro Rivieracqua”, ha chiosato Chiappori.

La data – conclude Scajolasarà quella in cui, per non prenderci in giro, riusciremo ad arrivare qua e ascoltare una proposta. Per ascoltarla ci vuole il tempo necessario agevolato, accorciato con i tempi più brevi per mettere insieme le aziende. Questo è il tema, perché sennò ognuno finirà per i fatti suoi, e finendo per i fatti suoi credo che andremo incontro a un avvenire molto difficoltoso. La proposta è che si convochi l’assemblea dei sindaci con all’ordine del giorno ‘Proposta di definizione dell’Ambito’, dove ognuno si assume le sue responsabilità, a cominciare dalla Provincia che ha i titoli della concessione, e che se verifica che la concessione che dà non viene esercitata la ritira, perché dobbiamo uscire da questa situazione senza caricarci di responsabilità che non possiamo avere”.   

In chiusura è intervenuto il presidente della Provincia Fabio Natta: “Ringrazio i colleghi sindaci che hanno parlato prima di me e credo che abbiano detto tutti delle cose concrete. Un ringraziamento particolare va al sindaco Chiappori che con questa diffida ha sollevato ulteriormente un problema sul quale noi siamo attenti da tempo. Un ringraziamento anche al sindaco Scajola che ha dato anche lui una scossa tenendo delle posizioni che si traducono poi in fatti concreti. Ci troviamo effettivamente in una situazione paradossale, ma vanno fatte delle precisazioni giuridiche. Chi dà la concessione è stata la vecchia Aato ed è subentrata adesso la Provincia attraverso i suoi organi: l’assemblea dei sindaci e il consiglio provinciale. La delibera che abbiamo approvato per il verbale precedente è una delibera del 6 di giugno nella quale abbiamo detto che la concessione a Rivieracqua è legittima anche se si verificano determinate cose. Da lì abbiamo dato un cronoprogramma che doveva essere rispettato, aggiornato di volta in volta per esigenze, ricorsi e altro che hanno bloccato questo iter. Oggi da un lato abbiamo l’assemblea dei sindaci e poi il consiglio provinciale che è il ‘gestore’ della concessione, dall’altro abbiamo la conferenza dei sindaci che si riunisce a Sanremo ed è in quella sede lì che bisogna eventualmente decidere e trovare una sorte diversa per quella società che i sindaci stessi hanno voluto. Se non arriva questa soluzione alternativa, io mi auguro che ci sia e che stia in piedi, è evidente che abbiamo un preciso dovere sia tecnico che politico di andare avanti sulla strada segnata che è quella della società consortile pubblica che gestisce l’acqua e di adottare tutti gli atti necessari per proseguire, se poi ci sarà qualche organo superiore che dirà che non va bene ne prenderemo atto. Le due partite vanno parallele da un lato quest’organo e il consiglio provinciale dall’altro la conferenza dei sindaci”.

A spiegare il contenuto della lettera della Corte dei Conti è il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri:

“La Corte dei Conti dice chiaramente che i comuni devono accantonare le perdite di Rivieracqua sul proprio bilancio, anche del 2019. Questo è un dato importante che ha bisogno di approfondimento, soprattutto poi va sottolineato che c’è un passaggio importante, presumibilmente per fine ottobre, che è quello dell’approvazione del bilancio di Rivieracqua. È giusto fare prima questi passaggi e poi andare ad analizzare tutte le varie tempistiche, secondo me quelle poste oggi in questa delibera erano difficilmente condivisibili. Bisogna rispettare anche quello che è stato programmato dal Cda di Rivieracqua, dunque condivido la proposta, e ringrazio il sindaco Chiappori, di posticipare e di parlare più avanti di questa proposta. Sicuramente quello che stiamo facendo insieme a tutti i sindaci è anche lavorare su un’ipotesi B, per arrivare il prima possibile ad avere la tariffa unica, questa sarà la salvezza e la possibile prosecuzione di questo ente”.

Francesco Li Noce e Lorenzo Bonsignorio

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