Sanremo: Stati Generali del Turismo, l'assessore Berrino "Autenticità e orgoglio, così possiamo vendere il nostro territorio"

Dopo la parentesi Bolkestein e l’intervento video del Ministro Centinaio, il pomeriggio al Teatro del Casinò di Sanremo si è concentrato sulla parola turismo. Nella seconda parte della prima giornata di lavori degli Stati Generali del Turismo, governance e buone pratiche sono state al centro del focus che ha visto salire sul palco del teatro illustri ospiti.

A prendere la parola è stato il padrone di casa, l’assessore al Turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino. “Quando il Ministro Centinaio ha deciso di unire turismo ad agricoltura sono stato felice. Nella mia regione fin dall'inizio ho parlato di turismo a 360 gradi collegandolo anche ai paesaggi rurali del nostro territorio. Ho impiegato un anno a far capire la forza della nostra terra per lo sviluppo e la promozione turistica della Liguria. La cultura è importante, è inscindibile dal turismo ma gli ultimi ministri hanno parlato più di cultura che di turismo. Gli stranieri sanno che l’Italia è cultura, ma non basta più questo binomio. Bisogna parlare anche della terra, dei laghi, dei fiumi. Spero che il Ministro Centinaio abbia la capacità di fondere l’agricoltura dentro il turismo”.

Tra gli esempi di valorizzazione e governance del turismo, la testimonianza dell’assessore al Turismo della regione siciliana Sandro Pappalardo e l’assessore al Turismo della Regione Lombardia, Lara Magoni.

Il dibattito si è concentrato quindi sul tema Stato - Regioni. “Ogni regione si fa la sua politica senza un’organizzazione che lega gli interessi nazionali di un Paese come l’Italia - ha sottolineato Giuseppe Roscioli Vicepresidente vicario Federalberghi Confcommercio -  È un danno al turismo questo decentramento.  Alla fine rischiamo concorrenza all’interno. Una centralità governativa che porti insieme gli interessi di una nazione è necessaria”.  

“Si può lavorare sul coordinamento con le regioni, ci siamo impegnati tanto in questi anni - ha risposto Giovanni Bastianelli direttore esecutivo ENIT - La competenza le regioni e i territori ce l’avranno sempre perché saranno loro ad accogliere il turista. Ci deve essere coerenza tra quello che si dice nella promozione e quello che succede nel territorio. Il problema vero nel caso è il coordinamento”.  

“Bisogna crederci tutti in un territorio altrimenti non si riesce a fare turismo - ha sottolineato l’assessore al turismo della Sicilia, Pappalardo  -  è assurda la guerra tra le regioni a chi fa lo stand più bello. Dovrebbe esserci un unico brand in cui le regioni dovrebbero collocarsi. Oggi il turista, sopratutto il mondo asiatico, cerca il piccolo borgo, la campagna dove vivere un’esperienza. Occorre l’attenzione verso questi luoghi. Senza una perfetta sinergia tra pubblico e privato il turismo poi non riuscirà a decollare”.  

“Dobbiamo per primi essere noi orgogliosi di dove viviamo, solo avendo questo e l’attitudine a ricevere i turisti, l’orgoglio di essere italiani può essere trasmesso ai turisti e poi saper vendere - ha aggiunto in conclusione l’assessore Gianni Berrino - La vicina Costa Azzurra è finta, correndo dietro al bello hanno rovinato i borghi medievali. I nostri borghi sono autentici e per vendere questa autenticità dobbiamo essere orgogliosi di farne parte". 

Gli Stati Generali del Turismo proseguiranno domani al Teatro del Casinò. Tra gli ospiti attesi: il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco di Genova Marco Bucci, ma anche Vittorio Sgarbi e Flavio Briatore. L’intervento della presidente nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni è previsto per le 12 e chiuderà la due giorni.