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Politica | 02 novembre 2018, 17:20

Imperia: Scajola lancia l'allarme "Il molo rischia di affondare totalmente", la mareggiata ha fatto danni per oltre 17 milioni di euro (Foto e video)

Il primo cittadino scrive al Presidente del Consiglio e ai Ministri alle Infrastrutture, Ambiente e Affari Regionali: "Se viene giù il molo l'acqua arriva in piazza Dante. L'unico porto sicuro è quello turistico"

Imperia: Scajola lancia l'allarme "Il molo rischia di affondare totalmente", la mareggiata ha fatto danni per oltre 17 milioni di euro (Foto e video)

Oltre 17 milioni di euro di danni, con un'emergenza, quella del molo lungo di Oneglia, danneggiato per 7,5 milioni. Molo che, a detta del Sindaco Claudio Scajola, che si basa sulle perizie effettuate dagli ingegneri comunali Giuseppe Enrico (dirigente del settore porti) e Maurizio Mottura, e del geometra Manfredo Macaluso, potrebbe collassare da un momento all’altro.

È questo il quadro allarmante dei danni della mareggiata di lunedì scorso che ha spinto il primo cittadino a inviare una lettera urgente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al Ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani, al capo di dipartimento della Protezione Civile Angelo Borelli, al presidente della Regione Giovanni Toti, al Prefetto Silvana Tizzano e al presidente della Provincia Fabio Natta.



"Chiediamo la somma urgenza, sperando che venga acccolta”, ha ripetuto più volte Scajola nella conferenza stampa odierna convocata per rendere edotta la cittadinanza della grave situazione in cui versa la città.

Una stima, quella degli oltre 17 milioni, che potrebbe variare in eccesso del 30%. “Abbiamo potuto periziare solo la parte visibile”, ha detto a Imperia News Macaluso che nei giorni scorsi insieme al suo team si è recato nei luoghi del disastro a documentare la situazione.

La stima del danno più grosso – continua Scajola – riguarda i moli e le scogliere, danneggiati per 11,5 milioni di cui 7,5 il molo lungo.

L’amministrazione – prosegue il Sindaco – con una decisione di giunta ha affrontato il tema ipotizzando una richiesta di contributo alla Regione con lo Stato centrale  per la messa in pristino delle scogliere del Prino, di borgo Cappuccini, della Foce, di Borgo Marina, di San Lazzaro, del molo lungo di Oneglia, di largo Cristino, le zone della spianata e le scogliere fino al parco della Rabina e della Galeazza. Queste scogliere fatte in anni passati, da molto tempo non hanno avuto il ripristino che si deve alle scogliere che trovandosi in mare hanno bisogno di rafforzamento”.

Una mareggiata mai vista, ha sottolineato Scajola, “Che ha un aspetto positivo, ovvero di dimostrare che il nuovo porto turistico è il più sicuro, né il porto né le barche sono state danneggiate. Per la  città è motivo di orgoglio avere un porto che garantisce le funzioni, tutti gli altri sono elementi negativi”.

Il molo di Oneglia
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Dalla perizia dell’Ing. Mottura – ha detto Scajola – si evince che il problema è di assoluta gravità. Il molo è una diga frangiflutti che protegge dai marosi che altrimenti arriverebbero in centro a Oneglia. Chi, come me i miei assessori sono stati sul posto la sera della mareggiata, ha visto che la scogliera diventava una rampa di lancio dei marosi che a scaricare nella discesa del cantiere Terrizzano. L’eventuale collasso della diga, se dovesse cedere il molo, comporterebbe, non solo l’interdizione del porto di Oneglia e dei suoi traffici commerciali, turistici e pescherecci. Ricordiamo che la nostra è la flottiglia di pescherecci più grande della Liguria, ma il centro storico sarebbe esposto senza difesa”.

Scajola lancia anche un appello ai cittadini perché non vadano sul molo. “Lo guardino da lontano con i cannocchiali”.

Solo un vate può dire quanto resterà chiuso”, ha continuato il primo cittadino. Sappiamo però che, se i soldi per il ripristino fossero disponibili da subito, e così non è, servirebbero comunque due mesi di lavori.

Inizino subito, non si può aspettare nessun tempo, perché se scende il molo chiude il porto”, ha detto ancora Scajola che ha elencato anche gli altri danni che ammontano a 6,5 milioni. “Sono state chiuse le scuole di piazzetta De Negri e il plesso scolastico di Castelvecchio, danni al Carpe Diem, al vecchio palazzo comunale di Oneglia (Cremlino), all’attuale palazzo comunale. Con grande celerità le scuole sono state riaperte, grazie all’ultimazione dei lavori di ripristino dei tetti. Questo per fa capire ai nostri cittadini che il Comune c’è, è sul pezzo e che gli uffici lavorano bene”.

In conclusione Scajola ci ha tenuto a precisare che Imperia si sta rialzando. “La città è in ordine i privati hanno iniziato a sistemare i danni subiti, il Comune si deve dare da fare per cercare finanziamenti per far fronte alle enormi spese. Da lunedì attiveremo presso il Comune una raccolta delle denunce dei danni subiti dai privati affinché nei tempi più brevi la città possa inviare alla Regione e alla Protezione Civile la stima dei danni civili e l’elencazione di cose e persone danneggiate.

Questo perché pensiamo e speriamo che a breve il Governo centrale spero concederà alla Regione e alla nostra città lo stato di calamità nazionale. Di fronte a questo e quando questo avverrà ci sarà un tempo limitato per la presentazione della documentazione che attesta i danni subiti dal privato e dal pubblico
”.

Francesco Li Noce - Lorenzo Bonsignorio

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