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Attualità | 17 novembre 2018, 10:05

Fatturazione elettronica, Confartigianato a fianco delle piccole imprese

Oltre 100mila imprese interessate in Liguria e solo 45 giorni di tempo per conoscere il nuovo sistema digitale

Fatturazione elettronica, Confartigianato a fianco delle piccole imprese

Mancano esattamente 45 giorni all’entrata in vigore della fatturazione
digitale anche per le imprese e i professionisti della Liguria. Dal primo
gennaio prossimo un nuovo sistema informatico manderà in pensione la
vecchia fattura cartacea e imporrà a tutti gli imprenditori di dialogare
utilizzando un unico linguaggio elettronico. Addio quindi a carta e penna,
moduli prestampati, editor testuali o fogli di calcolo, con programmi di
fatturazione e gestionali più o meno avanzati.

«Ci avviciniamo a tutta velocità verso un vero e proprio cambiamento
epocale che, volenti o nolenti, interesserà chiunque nella propria
attività amministrativa – commenta Giancarlo Grasso, presidente di
Confartigianato Liguria – e questa nuova situazione andrà a impattare
pesantemente sulla vita delle piccole imprese e dei professionisti, anche
a causa della scarsa padronanza digitale di molti imprenditori».

Le oltre 100 mila imprese interessate della Liguria, di cui 43.500 imprese
artigiane, più i professionisti a partita Iva, fatta eccezione per i
contribuenti del regime forfettario e dei minimi, che comunque dovranno
avere gli strumenti per ricevere il documento, avranno l’obbligo di
dotarsi di un apposito programma informatico attraverso il quale le
fatture saranno archiviate e spedite direttamente all’Agenzia delle
Entrate.

Un sistema di interscambio che funziona da snodo tra gli interessati e che
ha il compito di verificare la correttezza dei dati e del contenuto, ai
fini dei controlli previsti per legge.  Un cambiamento di grande impatto
che investirà la quotidianità degli operatori e che deve essere spiegato
con momenti di confronto diretto. Per sostenere imprese e professionisti
in questo passaggio, Confartigianato in Liguria ha attivato, e continuerà
di qui a fine anno, una serie di iniziative territoriali durante le quali
saranno spiegate le novità che riguardano il ciclo attivo e il ciclo
passivo della fatturazione, il Sistema di Interscambio (SdI), il sistema
informatico dell’Agenzia delle Entrate attraverso il quale transitano le
fatture elettroniche in formato Xml e le regole di funzionamento e di
accreditamento previste. Tutto deve essere gestito a norma di legge.

«Siamo in contatto continuo con il ministero delle Finanze e l’Agenzia
delle entrate per mitigare l’impatto sulle imprese, anche attraverso
semplificazioni e incentivi – sottolinea il presidente di Confartigianato
Liguria – Come sempre saremo a fianco delle nostre imprese e per questo
mettiamo a disposizione risorse e competenze, cercando di alleggerire un
carico di lavoro che si fa sempre più pesante per le piccole realtà
imprenditoriali».

L'analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato offre la rappresentazione,
quasi tangibile, della rivoluzione che colpirà il sistema produttivo
italiano. Il volume di fatture emesse in formato elettronico verso la PA è
di circa 30 milioni, ma si moltiplica per cinquanta volte considerando le
transazioni tra imprese e arrivando a circa 1,5 miliardi di fatture emesse
in un anno. L’obbligo, previsto dalla legge di Bilancio 2018, dovrà
garantire allo Stato fino a 2,4 miliardi di euro di maggiori entrate e si
concretizza in un contesto in cui le complessità burocratiche sono un
problema per l’84% degli imprenditori italiani, oltre venti punti sopra il
60% della media europea. Il tempo necessario per pagare le imposte per
un'impresa italiana è addirittura del 48,1% superiore a quello impiegato
da un competitor dell’area Ocse.

Nell’analisi del perimetro delle imprese interessate dal nuovo adempimento
viene considerata la presenza di 988 mila imprese fornitrici della Pa che
già emettono fatture elettroniche, i 935 mila imprenditori in regime
forfettario e di vantaggio esclusi dall’emissione in formato elettronico,
a cui si aggiunge la platea delle imprese persone fisiche interessate
dalla flat tax introdotta dalla manovra di bilancio, che estende l’ambito
di applicazione del regime forfettario dei minimi con ricavi fino a 65
mila euro; in relazione al totale delle imprese che adotteranno il regime
forfettario si definirà il volume delle fatture elettroniche emesse.

Nel confronto europeo si rileva che, dopo l’introduzione dell’obbligo di
fatturazione nei confronti della PA, in Italia la quota di piccole imprese
che emettono fatture elettroniche è del 28,8%, quasi il doppio del 16%
della media Ue.

Il report, inoltre, ha messo in evidenza che nell’ambito della progressiva
digitalizzazione delle relazioni tra contribuenti e amministrazione
fiscale, la complessità si trasforma e richiede un maggiore apporto
professionale: nell’arco degli ultimi cinque anni, che comprende anche
l’avvio della dichiarazione precompilata, le famiglie italiane che si
rivolgono a un commercialista o un'organizzazione sono salite del 16,2%
(1,9 milioni di famiglie in più), con una quota di famiglie che presentano
moduli fiscali compilati con l’assistenza di professionisti e Caf che nel
2017 sale al 59%, oltre cinque punti superiore al 53,6% di cinque anni
prima; questa tendenza si associa alla bassa interazione digitale con la
PA, pratica diffusa solo nel 13,3% dei casi tra i cittadini italiani,
contro una media Ue del 30,1%

Per maggiori informazioni e per il calendario degli incontri tematici le
imprese possono verificare i siti internet o contattare direttamente le
sedi territoriali di Confartigianato.

c.s.

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