Politica - 28 novembre 2018, 13:35

Rientra l'allarme per il centro 'Il piccolo Principe' per bimbi autistici: Asl 1 e Regione confermano "Deroghe già pronte"

Il Direttore Generale, Marco Damonte Prioli, e l'Assessore alla Sanità Sonia Viale sottolineano che la documentazione era già pronta ma c'erano solo alcuni problemi burocratici.

Rientra l'allarme per il centro 'Il piccolo Principe' per bimbi autistici: Asl 1 e Regione confermano "Deroghe già pronte"

Rientra in poche ore l’allarme lanciato questa mattina da alcune mamme della nostra provincia, che avevano sottolineato la possibilità della chiusura del centro dell’Asl 1 imperiese ‘Il piccolo Principe’, che si trova a Bussana e che si occupa di psicoterapia dei bambini autistici di tutta la provincia di Imperia.

Il centro è stato aperto 12 anni fa ed i medici sono sempre gli stessi per garantire una continuità di vicinanza ai bimbi che hanno bisogno di aiuto. In pratica le attività del centro di diagnosi (presa in carico delle famiglie, attività psicoeducative di gruppo, supporti psicologici individuali e attività di rete) sono attualmente garantite dalla presenza di 3 psicologhe con contratto libero professionale a 26 ore ciascuna. Il contratto viene rinnovato, dopo una selezione, ogni anno dal 2006.

Questa mattina, dopo la sottolineatura di alcune mamme al nostro giornale, abbiamo segnalato il fatto all’Asl 1 ed all’Assessorato alla Sanità della Regione. Sia il Direttore Generale, Marco Damonte Prioli, che il vice Presidente Sonia Viale, ci hanno confermato che è pronta la documentazione dell’Asl per le proroghe dei contratto e che la questione era già stata presa in carico nei giorni scorsi. Il ritardo era dovuto esclusivamente ad un problema di ordine burocratico.

Buone notizie, quindi, per genitori e bambini che ricorrono al centro che proseguirà nei suo cammino. La preoccupazione dei genitori, infatti, era per l’eventuale cambio dei medici che, da 12 anni, seguono i bambini. Questi, infatti, sono ormai abituati ai dottori ed alle dottoresse che li seguono e, con questo tipo di patologia, la continuità è molto importante. Le attività del Centro e il tipo di patologia, cronica e con deficit di tipo relazionale, infatti, presuppongono continuità dei servizi e delle figure di riferimento. Inoltre l'autismo richiede una formazione personale e professionale specifica che non è garantita dall'assunzione di personale proveniente da queste graduatorie.

Carlo Alessi

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