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Attualità | 06 dicembre 2018, 18:39

Ponte dell'Immacolata in chiaroscuro nella nostra provincia: intanto i primi 10 mesi dell'anno si chiudono in rosso per il turismo ponentino

L’unica località che si salverà sul piano delle presenze sarà Sanremo che, grazie all’organizzazione della Maratona e qualche arrivo di turisti dell’ultima ora e molte seconde case riaperte, potrà contare su un numero maggiore di vacanzieri.

Ponte dell'Immacolata in chiaroscuro nella nostra provincia: intanto i primi 10 mesi dell'anno si chiudono in rosso per il turismo ponentino

Non sarà un ponte importante, quello che scatta domani per quel che riguarda la nostra provincia. Storicamente l’Immacolata (corredato per i milanesi dalla festa di Sant’Ambrogio, domani) è un ponte anomalo rispetto ad altri, soprattutto se raffrontato con quelli primaverili.

Intanto deve scontrarsi con l’effetto neve e, quest’anno, la concorrenza è tanta visto che le cime sono imbiancate ed in molti, da domani inforcheranno scarponi e sci, per trascorrere alcuni giorni sulle coltre bianca da poco caduta. Anche le località vicine alla nostra provincia, ovviamente, fanno la loro concorrenza turistica e l’imperiese non avrà un ponte stratosferico, anzi.

L’unica località che si salverà sul piano delle presenze sarà Sanremo che, grazie all’organizzazione della Maratona e qualche arrivo di turisti dell’ultima ora e molte seconde case riaperte, potrà contare su un numero maggiore di vacanzieri. Per le altre città del comprensorio non ci sono segnali importanti, anche se si spera in qualche turista last minute.

Intanto si tirano già le prime somme del 2018, a due mesi dalla fine dell’anno. I dati sulle presenze, seppur ancora sommari, riguardano infatti la fine di ottobre e vedono un forte calo nella nostra provincia, che ha perso il 3% dei turisti nei primi 10 mesi dell’anno, con un saldo negativo di 92mila presenze in meno. Un trend addirittura peggiore di quello regionale che vede la Liguria fissare a -2,47% il dato alla fine di ottobre. I numeri sono particolarmente pesanti a Diano Marina, che ha fatto segnare 45mila presenze in meno, con un saldo negativo del 5,44%.

E’ andata un po’ meglio a Sanremo, dove al 31 ottobre si sono registrate 6mila presenze in meno del 2017, con l’1% negativo. Il calo di turisti nella nostra provincia è da attribuire alla mancanza di italiani, mentre gli stranieri rimangono stazionari ma non riescono a sopperire alle assenze dei ‘nostri’. La motivazione del calo degli italiani (che nel 2016 e ’17 erano decisamente risaliti rispetto agli anni della crisi) è da attribuire ad una nuova frenata dell’economia.

Da registrare, va detto, che il calo di italiani e stranieri è anche dovuto ad una netta ripresa di alcuni flussi verso l’estero, con la Turchia che ha fatto segnare nel 2018 un +30%. Ora gli operatori turistici della nostra provincia guardano al futuro confidando negli investimenti sulla promozione degli eventi, utilizzando la Tassa di Soggiorno che a breve verrà applicata. Serve più promozione e che venga fatta in modo territoriale lavorando ad esempio su Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Regioni che tanto tempo sono state lo ‘zoccolo duro’ del turismo nell’estremo ponente ligure.

Carlo Alessi

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