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Economia | 07 dicembre 2018, 06:00

Come i fornitori si stanno preparando al 2020

Oggi è necessario chiarire una volta per tutte che le tariffe del mercato libero non sono agganciate ai piani tariffari stabiliti dall'Autorità

Come i fornitori si stanno preparando al 2020

Nonostante ormai con il decreto “mille proroghe “ si è stabilita la chiusura del servizio di maggior tutela del mercato dell’energia e del gas, oggi è necessario chiarire una volta per tutte che le tariffe del mercato libero (che hanno già scelto in parecchi sia per errore che per consapevolezza) - non sono agganciate ai piani tariffari stabiliti dall'Autorità, che garantisce un minimo di chiarezza.

Le società del servizio elettrico naturalmente non stanno con le mani in mano e per questo motivo adottano le strategie commerciali più impensabili e più appetibili, onde poter estendere il più possibile la propria fetta di mercato.

Infatti, on line è già possibile sottoscrivere le prime offerte sul mercato libero  dell’energia e anche del gas dei maggiori fornitori come Enel, Eni, Edison (https://luce-gas.it/fornitori/edison/numero) e altri.

Trattasi di offerte a primo impatto convenienti considerato che offrono per il primo periodo le stesse tariffe applicate dal fornitore precedente (quello del servizio di maggior tutela). Ma da una lettura più approfondita e attenta si scorge che il tempo in cui si applicano le tariffe del precedente fornitore è limitato (solitamente ai primi dodici mesi), poi scattano altre tariffe: quindi fate attenzione.

Il Servizio di Maggior Tutela è rivolto alle utenze domestiche, alle utenze per usi diversi dall’abitazione (ossia imprese) o per illuminazione pubblica.

Per avere diritto al Servizio di Maggior Tutela, le imprese devono necessariamente essere connesse in bassa tensione, avere meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di Euro.

Per ciascuna zona, il servizio di maggior tutela è affidato ad un operatore, generalmente il distributore. Per l'elettricità il principale distributore in Italia è Enel, ragione per cui Enel è il primo operatore del servizio di maggiore tutela.

L'obiettivo reale dell'abolizione del servizio a maggior tutela è quello di limitare il controllo sul mercato da parte dell’Enel, permettendo alle aziende di potersi rivolgere direttamente ai consumatori, che potranno essere più facilmente raggirabili.

Immaginate che nel 2015 su un totale di 29.683 punti di prelievo, il 68% erano gestiti dal Servizio di Maggior Tutela a testimonianza che più della metà degli utenti non è ancora passata al mercato libero. Al contempo però mettendo a confronto questo dato con quelli dell'anno precedente, emerge come gli utenti di “maggior tutela” siano diminuiti del 4% mentre sono aumentati i clienti del mercato libero.

A dimostrazione della graduale migrazione degli utenti verso il mercato liberalizzato per l'energia elettrica è stato istituito il nuovo “portale offerte” attraverso il quale si sta attuando il superamento della tutela di prezzo e dove, i consumatori inserendo il CAP del luogo interessato, posso documentarsi e scegliere tra una serie di promozioni offerte dai vari operatori economici inseriti nel mercato libero dell’energia.

E’ ormai iniziato il conto alla rovescia: la completa liberalizzazione del mercato dell'energia è prevista per il 2020.

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