Incontro al teatro Ariston di Sanremo per parlare di sanità a Ponente, tema molto delicato specie in ottica ospedale unico e a seguito della procedura per la privatizzazione di quello di Bordighera. L’evento, organizzato dalla Lega regionale e dal titolo “La Sanità nel Ponente Ligure nel Piano Socio Sanitario”, ha visto la partecipazione del presidente del consiglio regionale Alessandro Piana e dell’assessore alla Sanità Sonia Viale oltre al direttore dell’Asl1 imperiese Marco Damonte Prioli. Tra il pubblico anche il vice sindaco di Sanremo Costanza Pireri e il presidente della Lilt Claudio Battaglia.
Molti i temi al centro della discussione ma grande attenzione sopratutto ai recenti sviluppi per quanto riguarda la privatizzazione del ‘Saint Charles’ e le prospettive per la creazione del tanto discusso ospedale unico.
“La sanità è un tema importante che riguarda tutti noi - ha dichiarato ai nostri microfoni Alessandro Piana, presidente del consiglio regionale - abbiamo cercato di invertire la tendenza delle amministrazioni di centrosinistra che vedevano depredato il territorio della Asl1 a vantaggio di altri, noi abbiamo investito 26 milioni di euro sul territorio della provincia di Imperia, è notizia di questi giorni l’affidamento a un colosso della sanità privata l’ospedale di Bordighera e questo servirà per garantire servizi eccellenti. Verranno mantenuti i livelli di occupazione e, quindi, lo riteniamo un successo. Abbiamo una regione piccola nei numeri ma non dimentichiamo che il Ponente passa dal 220 mila persone a circa 600 mila d’estate, quindi dobbiamo ragionare come se si trattasse di province vaste. Parleremo anche dell’ospedale nuovo, una struttura che potrà garantire a tutti gli impressi cure di eccellenza”.
“Per tutto il comprensorio la notizia dell’affidamento ai privati dell’ospedale di Bordighera è ottima, un ospedale che si salva è un beneficio - ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale - non saremo più a rincorrere le carenze di personale ma l’ospedale di Bordighera diventerà autosufficiente e quindi potremo tirare un respiro di sollievo per quanto riguarda le carenze di personale degli altri ospedali. Per il cittadino non cambia nulla perché è un ospedale pubblico a gestione privata, il pronto soccorso e tutti i servizi rimarranno con in più tutti i reparti che devono essere a corollario di un pronto soccorso”.