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Economia | 16 dicembre 2018, 10:34

I sessanta giorni messi a disposizione per sostituire le targhe romene con quelle italiane sono troppo pochi

La conseguenza è l’intasamento degli uffici preposti alla sostituzione delle targhe e una pioggia di multe e auto sequestrate.

I sessanta giorni messi a disposizione per sostituire le targhe romene con quelle italiane sono troppo pochi

Da pochi giorni è operativa la legge che obbliga tutti gli automobilisti che guidano automobili con targhe straniere in Italia di sostituirle con quelle italiane e la comunità romena è la più interessata da questo provvedimento. Ovviamente le leggi dello stato vanno rispettate ma la tempistica di sessanta giorni per regolarizzare la posizione di tutte le auto circolanti in Italia con targhe estere è oggettivamente troppo breve.

La conseguenza è l’intasamento degli uffici preposti alla sostituzione delle targhe e una pioggia di multe e auto sequestrate.
L’obiettivo non dovrebbe essere fare le multe ma la sicurezza sulle strade, la prevenzione degli incidenti e la possibilità di controllare l’identità di tutte le persone che guidano automobili in Italia. Sappiamo benissimo che  la velocità è una delle prime cause degli incidenti stradali e rappresenta un fattore che aumenta la gravità delle conseguenze per le vittime ed è coretto promuovere degli strumenti che consentono alle forze dell’ordine di obbligare tutti gli automobilisti a rispettare il codice della strada.

Gli autovelox  e i vari controlli e blocchi della polizia sono uno strumento per la sicurezza stradale ma non devono servire a fare cassa e vanno utilizzati in modo da non farlo nemmeno pensare. I  sessanta giorni messi a disposizione dal governo per sanare questa situazione che comunque va risolta sono troppo pochi, non risolvono il problema e per il momento crea difficoltà a tutti: ai proprietari delle macchine con targhe estere, organi di controllo e uffici di Motorizzazione civile.

Marian Mocanu

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