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Politica | 04 marzo 2019, 15:30

Piste ciclabili e nuovi spazi all'aperto, Diano Marina cambia volto, ecco il nuovo progetto sull'ex sedime, Za "Città estremamente vivibile" (foto e video)

Un'opera divisa in tre lotti, i cui lavori del primo partiranno a breve, e termineranno entro la fine dell'estate, con un intervento di 460mila euro interamente finanziati dalle casse comunali

Piste ciclabili e nuovi spazi all'aperto, Diano Marina cambia volto, ecco il nuovo progetto sull'ex sedime, Za "Città estremamente vivibile" (foto e video)

Rigenerazione urbana, ricucitura in chiave urbanistica e viabilistica e creazione di spazi vivibili all'aperto con nuove piazze, aree ciclopedonali e pedonali. Questa è la filosofia dell'intervento che Diano Marina si appresta ad accogliere e che comprenderà le aree dell'ex sedime ferroviario.

Un'opera divisa in tre lotti, i cui lavori del primo partiranno a breve, e termineranno entro la fine dell'estate, con un intervento da 460mila euro interamente finanziati dalle casse comunali. L'intento è quello di rendere Diano più a misura d'uomo attraverso una rete di piccole piste ciclopedonali che andranno a intersecarsi con quella più ambiziosa 'Tirrenica' che comprende la realizzazione di una ciclabile che attraverserà il Lazio, la Toscana e la Liguria.



Ma non solo, l'opera al suo completamento prevederà un collegamento, sempre tramite la ciclovia con la nuova stazione e nuovi parcheggi sull'ex sedime. L'intervento muterà il volto di Diano, che sarà 'ricucita', come ha spiegato il vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Cristiano Za Garibaldi, dalla parte a lato alla parte a monte della ferrovia.

Sono emozionato e orgoglioso di fare questa dichiarazione. – ha detto Za – Diano Marina è già una città estremamente vivibile e con questi nostri interventi di rigenerazione urbana lo diventerà ancora di più attraverso una pedonalizzazione e una ciclabilità interessante che non deriva soltanto dai progetti futuri che sono quelli della ciclovia 'Tirrenica' che stiamo tutti quanti agognando da tanto tempo, ma ci predisponiamo ad accogliere quel tipo di turismo e sportività che deriva dalla Tirrenica all'interno della città con delle reti ciclabili urbane. Il progetto che abbiamo presentato oggi è il primo assaggio di quello che dovrà essere Diano Marina in futuro”.

Sulla tempistica del progetto Za promette una realizzazione a breve. “Quello presentato oggi speriamo entro la fine dell'estate di vederlo realizzato nella sua totalità. Abbiamo in corso una progettazione che speriamo anche di riuscire a condividere con la Regione, che visto il nostro intento di operare nella rigenerazione urbana ci sta caldeggiando e speriamo di avere risorse anche di carattere regionale per arrivare alla fine dell'anno con una nuova progettazione di rigenerazione urbana nell'ex stazione ferroviaria e di conseguenza vedere realizzato il progetto magari entro la prossima primavera”.

I dettagli sono affidati al progettista, l'Arch. Sergio Raimondo: “Con il Comune di Diano Marina si è proceduto a uno studio importante che ha coinvolto anche parecchi anni, quando si è avuta la possibilità di avere la disponibilità dell'ex sedime ferroviario e di comprendere anche come la città di Diano sia un fulcro importante per l'ampliamento del parco costiero, non tanto dal punto di vista della mera ciclabilità, ma quanto di tutte le funzionalità che il parco costiero, attraverso la pista ciclabile può avere valorizzando il proprio territorio. Quindi, attraverso il concetto di rigenerazione urbana, di ricucitura della matrice che io mi diverto a immaginare, estrapolandolo dall'arte figurativa, un 'taglio' di Fontana, diventa invece una ricucitura della tela, sia in ordito che in trama e che quindi può diventare sia dal punto di vista della viabilità e delle aree a parcheggio normali e di interscambio per la ciclabile stessa. Aree di rivalutazione e valorizzazione in senso urbano e di viabilità sostenibile, sia carrabile, che pedonale che ciclabile, si è potuto sviluppare il progetto che coinvolge nel caso specifico di questo intervento il cuore, dal Levigno fino all'ex passaggio a livello, di Diano Marina, ma che ha come sua sostanzialità tutto lo sviluppo del percorso territoriale tenendo presente che si lascia da una parte la ciclovia che è quella di carattere di gestione e regia regionale, per poter inserire una ciclabile urbana che sia parallela e complementare che consenta anche la possibilità del raggiungimento trasversale non solo del territorio di entroterra, ma anche del fulcro della nuova stazione ferroviaria. Poi, tutta una serie di valorizzazioni di tutte le aree dell'ex sedime all'interno di tutta una trama di procedure e di norme, la prima delle quali è quella del piano di bacino. In questa piccola zona che è uno sviluppo lineare di circa 300-400 metri, si avrà in luce quello che potrà essere il progetto di rigenerazione urbana che coinvolgerà tutto il territorio del dianese, quindi attraverso la realizzazione di nuovi spazi urbani sostenibili, la pista urbana, aree verdi strategiche e non rimasugli di progettazione, ma anche zone importanti di parcheggio e viabilità a doppio senso che decongestioneranno di molto e faranno assorbire da nord a sud tutta la viabilità, per poter permettere a Diano di percepire il suo spazio urbano come è già stato fatto in alcune aree interne pedonalizzate in maniera ottimale”.

L'intervento nella sua interezza sarà più lungo e costoso, e per questo il Sindaco Giacomo Chiappori, presente alla conferenza di questa mattina, è ottimista su un intervento della Regione: “La prima parte è semplice, basta trovare il Raimondo della situazione. La seconda parte, quella meno veloce perché l'acquisizione di denaro è sempre un problema, ma crediamo anche che visto che fino a oggi abbiamo fatto tutto e abbiamo speso parecchi soldi per Diano Marina, con forze nostre, credo che a seguito di incontri ravvicinati, la Regione che è sempre stata distante dal finanziamento oggi veda la possibilità di darci forza economica per realizzare questi progetti. Ne abbiamo un altro paio di progetti significativi per questa città, io spero di tagliare il nastro a tutti”.

Francesco Li Noce

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