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Attualità | 21 marzo 2019, 19:32

Una barca confiscata agli scafisti diventerà un prezioso strumento a disposizione di una onlus grazie all'associazione imperiese Handapermare

Parliamo dell’ultima iniziativa di Handapermare, associazione con radici tra Canale, nel cuore del Roero, e Imperia, dove il sodalizio è stato costituito nel 2004 con l’obiettivo di consentire la pratica della barca a vela a persone con disabilità intellettive, motorie e sensoriali

Una barca confiscata agli scafisti diventerà un prezioso strumento a disposizione di una onlus grazie all'associazione imperiese Handapermare

Una barca confiscata agli scafisti diventerà un prezioso strumento a disposizione di una onlus da anni impegnata a offrire momenti di svago e di vita all’aria aperta a persone affette da disabilità.

Parliamo dell’ultima iniziativa di Handapermare, associazione con radici tra Canale, nel cuore del Roero, e Imperia, dove il sodalizio è stato costituito nel 2004 con l’obiettivo di consentire la pratica della barca a vela a persone con disabilità intellettive, motorie e sensoriali. Regate e piccoli viaggi, compiuti rigorosamente a vela, che grazie al meritorio impegno di questo sodalizio diventano importanti parentesi di ricreazione e integrazione sociale.

Le sue attività si svolgono prevalentemente nel Ponente ligure grazie all’impegno di skipper esperti, che in questi quindici anni hanno dedicato tempo ed entusiasmo all’organizzazione di escursioni in mare a favore di persone affette da diversi tipi di disabilità e ai loro accompagnatori.

Presidente e vicepresidente dell’associazione sono Giovanni Bosio e Alberto Prudenzano, persone non vedenti, tra i promotori di questa bella realtà del nostro volontariato dopo essersi avvicinati a questa pratica grazie alla scuola di vela per non vedenti dell’associazione Homerus, sul lago di Garda.

E’ in particolare il presidente Bosio – 70 anni, originario di Poirino, titolare insieme al fratello di un magazzino edile in quel di Canale – a illustrarci l’importante iniziativa nella quale l’associazione si è avventurata.

"Oggi partiamo ed entro stasera saremo in Puglia – ci ha raccontato nel pomeriggio di oggi, giovedì 21 marzo –, per ritirare la Bavaria 42, imbarcazione a vela da 18 metri che la Procura di Lecce ci ha assegnato dopo che la Guardia di Finanza l’ha sequestrata a una banda di scafisti turchi, al termine di un 'viaggio della speranza' che aveva condotto sulle coste italiane 70 profughi provenienti da Siria e Pakistan. Noi la porteremo a Imperia con un lungo viaggio lungo le coste italiane: dal Mare Ionio al Tirreno e poi a quello Ligure, sempre lungo la costa perché dovremmo rimanere entro un limite di tre miglia marine".

Il viaggio di Handarpermare si svilupperà attraverso diverse tappe. "La prima – continua Bosio – sarà a Messina. Poi ci fermeremo a Salerno, dove il locale Lions Club ospiterà l’imbarcazione due mesi, per consentire una serie di riparazioni. Toccheremo poi numerosi altri porti italiani e durante ogni sosta verrà data la possibilità a gruppi di persone disabili residenti su quei territorio di provare l’esperienza di una giornata in mare e vivere le emozioni che esso sa regalare. A metà giugno giungeremo infine a Porto Maurizio, presso Imperia, dove abbiamo la nostra base e dove è ospitata l’imbarcazione con la quale, in collaborazione con numerose associazioni e centri diurni piemontesi e liguri (tra quelle più coinvolte l’associazione albese SportAbili, ndr), da anni organizziamo i viaggi e le brevi crociere con cui offriamo a tanti ragazzi l’opportunità di un’esperienza diversa".

Un impegno alla base del quale un ruolo importante lo riveste "il valore della restituzione", ci spiega ancora Giovanni. "Io ho 70 anni e ho perso la vista 32 anni fa. Riprendere in mano il timone della mia vita, per usare un’immagine in tema, non è stato facile. Ma con l’impegno e l’aiuto di amici generosi ci sono riuscito. Ecco, noi a nostra volta vogliamo aiutare persone meno fortunate dando loro una piccola occasione per iniziare a passare da assistiti a protagonisti, riconquistare la propria autonomia a partire dalla vita in barca, che è un’esperienza bella e unica".

UN AIUTO PER UNA NOBILE CAUSA

Per permettere di realizzare un viaggio in sicurezza Handarpermare ha messo in conto di provvedere a importanti lavori di riparazione e miglioramento delle attrezzature di bordo. Per questo motivo ha bisogno del sostegno di tutti coloro che, con un aiuto anche minimo, vorranno rendere possibile la realizzazione di questo bellissimo sogno. Tra spese di viaggio e riparazioni abbiamo previsto un fabbisogno di 10.000 euro. Ovviamente parliamo di una piccola associazione di volontariato, che cerca di realizzare il sogno di incrementare il numero delle barche a disposizione e quindi il numero di persone da poter coinvolgere. I volontari si impegneranno per portare a termine il progetto, ma l’aiuto di persone sensibili potrebbe essere di grande importanza per consentire la prosecuzione delle attività sociali di Handarpermare.

Al sito web www.handarpermare.it e sulla sua pagina Facebook si sono i riferimenti dell’associazione, che fa anche parte della "Rete del dono". "Nel giro di pochi giorni abbiamo già messo insieme circa 1.000 euro – ci spiega ancora in proposito Giovanni Bosio –. Certo l’obiettivo è lontano, ma speriamo, con l’aiuto di tutti e anche piccole cifre, di poter arrivare al traguardo".

Ovviamente è gradito anche il lavoro di volontari. "Assolutamente, gradito e necessario. Chi volesse aiutarci nell’organizzazione dei nostri viaggi non ha che da contattarci".

Ezio Massucco

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