"Il proverbio dice che il pesce puzza dalla testa, in questo caso sono due, quella tecnica e quella organizzativa. A farne le spese i cittadini con il portafogli e in termini di disservizio".
Non usa mezzi termini, Maria Nella Ponte capogruppo M5S in consiglio a Imperia in merito allo stato di agitazione proclamato ieri dalle sigle sindacali in rappresentanza dei dipendenti della Teknoservice.
"In relazione allo stato di agitazione sindacale dei dipendenti Teknoservice e alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale da una parte che grida ai boicottatori tra i dipendenti e dell’azienda che a suon di provvedimenti disciplinari intende fare lo 'scarica-mastello' ritengo che le dimensioni delle criticità rilevate in ambiti specifici del servizio igiene ambientale sono tali da non poter essere determinate, strettamente correlate o imputate alla sola condotta dei dipendenti".
"Alle soglie del terzo mese dall’avvio concreto e a ben 9 mesi dal concepimento di quella che si sta rivelando la cartina al tornasole della qualità e competenza dell’amministrazione siamo ancora lontani dall’essere a regime come confermatomi dagli uffici tecnici comunali tre giorni fa. - denuncia Nella Ponte - Oltre alla arroganza ormai conclamata anche in consiglio comunale, i problemi degli utenti non sono presi in considerazione, dai rischi connessi all’esposizione dei mastelli ai disagi per i mancati ritiri. Ricevo costantemente segnalazioni da cittadini che dopo innumerevoli segnalazioni alla Teknoservice e agli uffici comunali si rivolgono a me affinché il problema venga messo in luce e risolto".
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