Si è tenuto questo pomeriggio all’Unione Industriale, l’incontro sul tema ‘La Nautica in Provincia di Imperia: quali prospettive lavorative?’. Un confronto con diversi interlocutori per discutere quali siano le prospettive lavorative in un settore, quello della nautica, che offre svariate opportunità. Sono intervenuti Fulvio Parodi (presidente Porto Maurizio Yacht Club; Paolo Della Pietra (direttore Confindustria Imperia); Bruno Montissori (Nautico Andrea Doria); Marco Cornacchia (direttore Marina Cala del Forte); Andrea D'Amato (Team Europeo Emea Business Development Manager Marine); Luigi Viale (Agenzia Marittima); Massimo Fiorillo (chef) e Luca Parise ( Nautico Imperia).
“Il Porto Maurizio Yacht Club – spiega Fulvio Parodi – ha pensato di far sapere ai genitori dei ragazzi imperiesi, ai ragazzi e al Nautico, tutte le possibilità che ci sono per fare di questo porto un porto che possa portare lavoro a Imperia, e quindi spiegare a queste persone quali sono le possibilità che si possono sfruttare. I relatori sono tutte persone, quasi tutti imperiesi, che hanno fatto bellissime carriere nella nautica, e quindi raccontano la loro esperienza e come i ragazzi possono accedere a questi lavori”.
Quali sono le opportunità?
“Sono diversificati, dall’opportunità di lavorare in un porto, quindi ormeggiatori, personale di ufficio, direttore di porto. Sulle imbarcazioni le opportunità vanno da comandante, marinaio, hostess, cuoco. Le grandi barche ormeggiate a Imperia hanno cuochi che non sono stellati, ma poco ci manca. E poi c’è la possibilità anche di lavorare nel comparto della nautica, quindi sul terziario, come racconta l’esperienza di un ragazzo del Nautico che ha deciso di fare come dice lui il falegname, come dico io il maestro d’ascia.
Tra le opportunità anche quella di Luigi ‘Gico’ Rognoni, che da velista si è riciclato nell’azienda mondiale di vele North Sails”.
Sull’offerta di qualità che può offrire la nautica, il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra spiega: “Vuol dire avere addetti qualificati, cantieri e tutto l’indotto, che ricordiamo è molto ampio, non solamente quello che possiamo vedere con i nostri occhi, ma tutto quello che c’è attorno a una barca, sicuramente va oltre, fino ad arrivare al food and beverage, ai motori e all’assistenza di ogni tipo. Per cui l’indotto è amplissimo. Un addetto diretto nel mondo della nautica ne genera sette come comparto, e un euro speso nel mondo della nautica ne genera sei come valore aggiunto”.