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Sanità | 21 luglio 2019, 08:00

"Drogati" di... zucchero. Consigli di nutrigenomica a cura di Simona Oberto

“E’ vero il nostro cervello e i nostri muscoli hanno bisogno di zucchero ma quello che si trova naturalmente nella frutta, nella verdura, nei legumi, nei tuberi e nelle farine integrali…”

"Drogati" di... zucchero. Consigli di nutrigenomica a cura di Simona Oberto

Una parte importante del mio lavoro consiste nel portare informazione di salute. Non a caso molto spesso mi capita di raccontare, magari durante una conferenza di Nutrigenomica, la funzione che il cibo svolge, attraverso i suoi nutrienti, all’interno del nostro organismo. E sovente mi rendo conto che c’è una profonda “ignoranza” al riguardo. Un giorno mi è capitato di chiedere ai presenti se conoscessero la funzione dello zucchero, che introduciamo attraverso la nostra alimentazione, all’interno del nostro corpo. Tutti mi hanno risposto che lo zucchero è un componente energetico e salutare della nutrizione, molto utile per la muscolatura e per il funzionamento del cervello. “Certo!” ho risposto.

Ma alla domanda: “Chi conosce il procedimento di produzione dello zucchero bianco che finisce sulle nostre tavole e di conseguenza nel nostro organismo?”, la sala è rimasta in silenzio. Ecco, oggi voglio raccontarvi quanto può essere pericoloso questo “finto nutriente” che in modo subdolo si nasconde all’interno della maggior parte dei prodotti che consumiamo quotidianamente nella nostra dieta. La prima cosa importante è sapere di cosa stiamo parlando. Come viene ottenuto lo zucchero bianco? Il succo zuccherino grezzo viene estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero e poi viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali. Nella prima fase di lavorazione avviene la prima depurazione che consiste nell'aggiunta di latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche importantissime come le proteine, gli enzimi e i sali di calcio. Poi, per eliminare la calce residua, il prodotto viene trattato con anidride carbonica e per eliminare il colore scuro con acido solforoso. Successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione a caldo. Nella seconda fase di lavorazione, lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli eventuali riflessi giallognoli, viene trattato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame!). Il prodotto finale che si ottiene è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza.

Parliamo di una sostanza priva di nutrienti, con elevatissimo indice glicemico. Purtroppo nel mondo industrializzato la crescita del consumo  di zuccheri negli ultimi 300 anni è impressionante. Pensate che in America si è passati da un consumo annuo pro capite di 1,8 Kg nel 1700, al consumo in media pro capite di oltre 80 Kg nel 2009. Ma quanto zucchero si consuma in Italia? In Italia da diversi anni viene registrato un consumo medio annuo pro capite pressochè costante di 25 kg. Ma il dato è destinato purtroppo a salire in picchiata. E questo perché? Perché lo zucchero non è contenuto solo nei dolci e nelle bevande gassate ma ormai è presente in quasi tutti i cibi elaborati, trasformati e confezionati. Si trova infatti negli alimenti precotti, nelle salse, negli hamburger, in molti tipi di pane, nei cibi in scatola. Pensate che fino agli anni '70 in Italia si consumava prevalentemente zucchero semplice acquistato direttamente nei negozi. Oggi purtroppo si assume più che altro zucchero contenuto nei cibi elaborati e processati a livello industriale. Ora, quello che dobbiamo chiederci è, che cosa provoca un eccessivo consumo di zucchero all’interno del nostro organismo? L'assunzione eccessiva di zuccheri semplici con l’alimentazione, innalza rapidamente i livelli di glucosio nel sangue e quindi la glicemia. Attenzione!

Un normale livello di zuccheri nel sangue è utile per fornire l'energia al nostro corpo ed al cervello ma, livelli elevati sono molto dannosi. La reazione avversa più conosciuta è sicuramente l'aumento della glicemia e di conseguenza quello dell'insulina che viene prodotta dal pancreas per evitare che gli zuccheri nel sangue raggiungano livelli di tossicità pericolosi. Ma non basta, perché molto spesso si instaura un meccanismo subdolo che stimola la produzione di grassi saturi a partire proprio dagli zuccheri in eccesso e ne favorisce il loro accumulo nel tessuto adiposo, impedendone il loro utilizzo a scopo energetico. Il picco di insulina, prodotta dal pancreas, abbassa repentinamente la glicemia, per cui compare lo stimolo della fame e inizia un circolo vizioso: lo zucchero chiama altro zucchero! Lo sanno bene tutti coloro che soffrono di “fame nervosa”! Capirete quindi quanto poco valgono le diete che raccomandano di eliminare i grassi a favore dei carboidrati raffinati o degli zuccheri semplici, in quanto gli zuccheri in eccesso verranno comunque trasformati in grasso e depositati nel tessuto adiposo.

Ma il problema non finisce qui, perché gli scompensi interessano anche il nostro Microbiota e di conseguenza le nostre mucose intestinali. Lì, lo zucchero diventa il cibo preferito dei nostri batteri patogeni. Provoca processi fermentativi con la produzione di gas e conseguente tensione addominale. Riduce le difese immunitarie, acidifica il nostro corpo con la conseguente depauperazione delle nostre riserve di sali minerali basici. E’ innegabile! Di pari passo con l’aumento del consumo di zucchero c’è stato un peggioramento delle malattie cardiovascolari, del diabete, dei calcoli biliari, dell'ipertensione, delle artriti e della temibile “sindrome metabolica”. Ma anche di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. E che dire dei casi di obesità in aumento? Pensate che l’obesità ruba all’individuo, in media, ben 9 anni di vita! Ma con quale dicitura viene indicata la sua presenza sulle etichette applicate ai prodotti che acquistiamo? Troverete: sciroppo di glucosio, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, sciroppo di riso, destrosio, fruttosio, saccarosio, maltosio ecc.

Un consiglio di salute? Cercate prodotti che riportano tra gli ingredienti: succo d’uva, di mele o frutta secca come uva passa o albicocche, che non sono dolcificanti ma veri e propri alimenti che hanno naturalmente sapore dolce. Oppure lo zucchero di canna integrale. Esistono in commercio dolcificanti composti al 100% da succo di canna concentrato biologico: un esempio è il Mascobado. Questo zucchero, originario delle Filippine, viene lavorato artigianalmente e il prodotto finale conserva gran parte dei sali minerali che nella raffinazione dello zucchero bianco vanno completamente persi. Il colore è bruno e il sapore caramellato. Ha un indice glicemico più basso del saccarosio, ma attenzione: se è marroncino chiaro non è vero integrale ma solo saccarosio caramellato! Per concludere però, voglio sottolineare che il vero pericolo per la salute delle nostre cellule, non è costituito dal cucchiaino di zucchero che aggiungiamo nel caffè ma dallo zucchero delle farine raffinate del pane, della pasta, della pizza e dei prodotti dolci da forno e da quello aggiunto nelle bibite, nei succhi di frutta e in tutti i prodotti conservati.

Lui, che sia naturale o artificiale (edulcoranti), è a mio parere la vera droga della nostra società che ammala il nostro corpo e spegne la nostra mente! “E’ vero il nostro cervello e i nostri muscoli hanno bisogno di zucchero ma quello che si trova naturalmente nella frutta, nella verdura, nei legumi, nei tuberi e nelle farine integrali…” Questa è stata la mia risposta in quella “famosa” conferenza!

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".

Redazione

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