La nostra lettrice Cesira Ansaldo ci invia le proprie considerazioni in merito alla realizzazione del tunnel Armo-Cantarana.
Sabato 20 luglio, numerose autorità si sono riunite di fronte all’imbocco piemontese del foro pilota per sostenere l’attuazione del progetto relativo alla costruzione della galleria Armo – Cantarana. Per la realizzazione di tale opera saranno stanziati 300 milioni di Euro e saranno pagati 4,7 milioni di Euro per la progettazione. La realizzazione di tale opera consentirà il passaggio dei tir, che non possono più transitare sulla strada del Tenda per il divieto posto dai Comuni che si trovano lungo tale percorso.
Le autorità non hanno tenuto conto che l’attuazione del progetto potrebbe provocare gravi danni ambientali, considerato che si prevede la costruzione di sette viadotti e di otto gallerie; inoltre, è necessario stanziare cospicue somme per la costruzione di nuovi edifici scolastici, considerato che quelli esistenti sono fatiscenti e provvedere alla sistemazione del manto stradale, in particolare la strada di Monesi, inagibile da diversi anni ed il completamento dell’Aurelia bis.
Terreni, a perdita d’occhio, lasciati incolti, strade provinciali e comunali che necessitano della più elementare manutenzione, muri pericolanti da rifare e non solo, la Provincia che – pur mantenendo la manutenzione delle scuole superiori e delle strade – lamenta, costantemente, la mancanza di fondi per l'ordinaria cura, Comuni –tra cui quello di Sanremo - che si presentano con bilancio in rosso e gravano con rialzo dei costi per i contribuenti. Si possono aggiungere altri elementi di criticità, ma questo basti per concludere: è necessaria questa voce di spesa per il tunnel? E’ sostenibile questa voce di spesa? E’ eco-sostenibile il progetto per un ambiente già duramente provato e in grave dissesto?
Non si desidera polemizzare, solo proporre una riflessione.