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Attualità | 31 luglio 2019, 13:49

Imperia: presentato il progetto A.B.C. per insegnare l'italiano alle giovani mamme straniere (foto e video)

La novità del progetto, come spiega Rita Sgarban, coordinatrice area immigrazione della cooperativa Agorà, capofila dell’iniziativa, è quella di dedicare corsi di lingua a persone considerate vulnerabili, soprattutto mamme con bambini da zero a tre anni

Imperia: presentato il progetto A.B.C. per insegnare l'italiano alle giovani mamme straniere (foto e video)

È stato presentato questa mattina in Provincia, il progetto ‘A.B.C. – Alfabetizzazione Bene Comune’, finalizzato alla promozione della formazione linguistica dei migranti residenti in Liguria. La novità del progetto, come spiega Rita Sgarban, coordinatrice area immigrazione della cooperativa Agorà, capofila dell’iniziativa, è quella di dedicare corsi di lingua a persone considerate vulnerabili, soprattutto mamme con bambini da zero a tre anni.



Sono qui in rappresentanza della cooperativa capofila del progetto ‘Alfabetizzazione Bene Comune’, cofinanziato dal fondo FAMI (Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione), che si realizzerà dal 2019 al 2021 e vuole promuovere l’alfabetizzazione dei cittadini stranieri sul territorio regionale. – spiega Rita Sgarban - Si svilupperà su tutte le quattro province della Liguria. La cooperativa Agorà è la cooperativa capofila, in ogni provincia lavoriamo con un partner. Sul territorio Imperia collaboreremo con la cooperativa Jobel che si occuperà di organizzare dei corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana su vari livelli. È un progetto che ha degli obiettivi importanti, perché a differenza dei soliti corsi di italiano, che vengono troviamo sempre, ha la volontà di concentrarsi sulla situazione delle persone vulnerabili, e quindi in particolare ci saranno dei corsi di apprendimento della lingua italiana, dedicati alle mamme sole con bimbi di un’età tra zero e tre anni, dedicati a loro perché il corso prevederà anche la presenza di un servizio di baby sitter svolto da educatori professionali. Il progetto inoltre prevede corsi per sostenere l’approfondimento della lingua italiana per gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Questo per aiutare, sostenere e evitare la dispersione scolastica, e quindi l’abbandono scolastico da parte degli studenti che sono già all’interno di un percorso scolastico definito, e poi verranno anche promossi e organizzati dei corsi per l’approfondimento lessicale del lessico professionale. Questo per favorire l’inserimento lavorativo nell’ambito della ristorazione e nell’ambito dell’assistenza familiare”.

Il progetto – spiega ancora Alessandro Giulla, presidente Jobel – è stato finanziato dal progetto FAMI per l’immigrazione, ed è particolarmente importante in questa fase storica dove i nuovi bandi delle prefetture hanno tolto tutte le ore di italiano e tutte le misure volte all’integrazione, mentre questo progetto finanzia proprio tutti i corsi di italiano per tutte le persone immigrate del territorio, con corsi sperimentali, anche innovativi e finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore della ristorazione alberghiero, che è quello che offre maggiori spunti e possibilità di lavoro nel nostro territorio. Oltre a questo c’è anche la possibilità di fare dei corsi per mamme e bambini sotto i tre anni, dove è creato uno spazio di baby sitting, in modo che le mamme possano frequentare le lezioni, e anche avere qualcuno che si occupa dei loro bambini”.

Francesco Li Noce

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