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Attualità | 24 settembre 2019, 07:21

Due droni equipaggiati da 'laboratori' per studiare da vicino il Santuario dei Cetacei tra Tolone e Genova

Scandaglieranno anche la zona della Corsica e delle Baleari per osservare il comportamento di specie in via d'estinzione ma anche eventuali problemi generati dall'uomo.

Uno dei droni

Uno dei droni

Comprendere meglio il comportamento dei mammiferi marini e le minacce che li colpiscono è una delle più importanti questioni relative alla protezione degli oceani, per le quali viene mobilitato il Principato di Monaco. Un problema che viene spesso affrontato anche nella nostra provincia, quando si parla di Santuario dei Cetacei, una delle meraviglie della Liguria, dove in molti si recano per avvistare capodogli e delfini.

Dal vicino Principato di Monaco viene sostenuta una missione di studio per il visto calo di presenze per alcune specie del Mediterraneo. Arriva dalla ‘Monaco Exploration Society’, con la Fondazione Prince Albert II, che beneficia del sostegno derivato dall'accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e della zona atlantica.

La missione si occupa dei cetacei in grado di immergersi in profondità nel canyon sottomarini (capodogli, capodogli e delfini) ed implementa due grandi droni di superficie lunghi circa 20 metri che, da metà settembre a metà dicembre, non batteranno solo il mare della Costa Azzurra, ma anche quello ligure (proprio nel Santuario dei Cetacei), lungo 2.200 chilometri tra Tolone e Genova, passando per la Corsica e le Isole Baleari.

I droni veri e propri ‘laboratori autonomi’ che registreranno i segnali acustici emessi dai cetacei, ma anche l’inquinamento acustico dovuto alle attività umane. La missione, coordinata da Bertrand de Lesquen direttore della rivista Marine & Oceans, è coordinata da Fabien De Varenne e diretta dal Professor Hervé Glotin dell'Università di Tolone.

Una dozzina di scienziati si alterneranno a bordo di un catamarano che accompagnerà i droni per garantire il regolare svolgimento della missione ed analizzare i dati raccolti durante lo svolgimento dei tre mesi della missione. I droni sono dotati di diversi idrofoni ad alte prestazioni che consentono la localizzazione 3D di mammiferi marini nel raggio di 6 chilometri e fino a 2.000 metri di profondità. Si tratta di una prima assoluta nella ricerca nel Mediterraneo ed è da sottolineare che si tratta di macchine innovative, autonome e green.

Carlo Alessi

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