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Sanità | 05 ottobre 2019, 13:05

In salute, consapevoli e informati! A cura di Simona Oberto

"Se Michelangelo fosse un mio amico, lo metterei in guardia dal suo errato stile di vita e lo inviterei ad avvicinarsi al mio stile di vita nutrigenomico".

In salute, consapevoli e informati! A cura di Simona Oberto

Michelangelo dovrebbe alzarsi ogni mattina alle 6,30 per riuscire a fare le cose in tutta tranquillità: un dolce risveglio, una doccia ritemprante, una colazione nutriente, due battute scherzose con la moglie Daniela, qualche coccola alla figlia Carlotta, per poi avviarsi al lavoro sulla sua utilitaria rosso fiammante in perfetto orario, anzi anche con qualche minuto di anticipo. E invece no, ogni mattina è la stessa storia: la sveglia suona e lui si gira dall’altra parte sbuffando e imprecando, per poi buttarsi giù dal letto intorno alle 7,15 dopo le infinite imprecazioni della moglie che dalla stanza della figlia, urla la sua esasperazione. Ma Michelangelo sembra non accorgersi della cosa. Come uno zombi, lamentandosi di non aver per niente riposato, si sposta con la velocità di un bradipo verso il bagno. Qui dopo i soliti rituali, si sofferma un attimo davanti allo specchio e il suo sguardo cade immancabilmente sul suo addome prominente. Sente un dolorino all’altezza del fegato. Non deve aver digerito la pizza della cena precedente! Sì effettivamente si sente anche la bocca impastata, nausea e alito cattivo. Ancora una notte insonne!! Oramai sono tanti mesi che non riesce più a fare un vero sonno ristoratore! Si passa una mano nei capelli e nota che ogni giorno sono sempre meno folti.

Anche la sua pelle è più grigia e spenta e profonde occhiaie gli segnano il volto. Sente la voce della moglie che come un fastidioso campanello gli risuona nelle orecchie. Gli sta facendo l’elenco delle cose che deve ricordarsi di fare nella giornata. Ma in quel momento proprio non ce la fa a memorizzare il tutto. No, deve assolutamente prendere un caffè e fumare la prima sigaretta della giornata. Ma decide che avrebbe fatto la colazione al bar, sperando di riuscire a ritagliarsi i soliti 5 minuti. Si veste in fretta e furia. Un abbraccio al volo alla sua amata figlioletta. Guarda l’orologio e imprecando, perché in netto ritardo, si butta a capofitto giù dalle scale mentre il saluto alla moglie si perde nel rumore della porta che sbatte alle sue spalle. Un’altra giornata stressante lo aspetta. Il suo umore è sotto i piedi mentre il suo grado di intolleranza sale sempre di più. Al solo pensiero di entrare nel suo ufficio e vedere la faccia indisponente del suo collega, il suo stomaco si chiude e la sua pancia inizia a lanciare fitte di dolore. Basta, non può andare avanti così. Prima o poi dovrà fare qualcosa, si ripete. Ma cosa? Si sente in un circolo vizioso e non sa come uscirne! Ecco, se Michelangelo fosse un mio amico gli consiglierei di cambiare al più presto il suo stile di vita. Gli parlerei della Nutrigenomica e dell’importanza di mantenere efficiente il proprio corpo e lucida la propria mente. Gli chiederei di focalizzare la sua attenzione su alcune importantissime regole che sono alla base dello stile di vita nutrigenomico.

Lo inviterei a fermarsi un attimo, a fare un bel respiro profondo, ad ascoltarmi e a riflettere sulle mie parole. Gli parlerei delle giuste scelte di salute. Quali? Innanzi tutto l’alimentazione, fatta di cibi freschi e stagionali ricchi di antiossidanti, vitamine, sali minerali, enzimi digestivi. Tutti fitonutrienti necessari per un’ottima funzionalità cellulare! Basta cibi confezionati e precotti. Basta dolci e zuccheri sintetici. Gli parlerei di quanto è importante ridurre gli zuccheri nel sangue, per evitare una sovrapproduzione di insulina, e fenomeni gravi come la glicazione (lo zucchero che si lega alle proteine alterandone la struttura e la funzionalità). Gli spiegherei che quella endogena (interna) si ha quando lo zucchero che circola nel sangue è troppo elevato, quella esogena (introdotta nel corpo dall’esterno) si ha quando gli zuccheri vengono cotti insieme a grassi o proteine a temperature superiori a 120° o per tempi molto lunghi. Lo inviterei ad evitare il cibo “bruciacchiato” perché se cuocendo si scurisce, vuol dire che sta subendo il fenomeno della glicazione e sta formando delle glicotossine (AGE). Tra queste, tra le più pericolose c’è la acrilamide, una molecola genotossica. Gli spiegherei che lo zucchero è contenuto nella stragrande maggioranza dei cibi industriali e che un suo eccesso può provocare danni cellulari e favorire lo sviluppo delle infiammazioni, ma anche di malattie coronariche, diabete, neuropatie, angiopatie e tumori. Gli spiegherei che una cattiva alimentazione nel tempo aumenta lo stress ossidativo, che si instaura quando la produzione di radicali liberi è superiore alla capacità dell’organismo di neutralizzarli, attraverso molecole antiossidanti come il coenzima Q10, i polifenoli, le antocianine, il glutatione, le vitamine A,C,E. Sottolineando il fatto che i radicali liberi sono in grado di creare danni a livello delle proteine, dei lipidi (membrana cellulare), e del DNA. Coinvolti in malattie come l’arteriosclerosi, il Parkinson, l’Alzheimer, l’infarto, la fibromialgia ma anche disfunzioni all’apparenza più banali come la sua perdita di capelli e l’invecchiamento precoce della sua pelle.

Gli parlerei dell’infiammazione che è una risposta fisiologica di vitale importanza, protettiva dei tessuti attaccati da uno stimolo nocivo (agente patogeno). In parole semplici è il corpo che si cura (es. una ferita, una puntura d’insetto, un batterio, un colpo, una distorsione, una infezione…). Ma gli spiegherei che, se lo stato infiammatorio diventa cronico, soprattutto a livello delle mucose gastrointestinali, allora diventa molto deleterio. Alla base di importanti patologie come l’obesità, l’osteoartrite, il diabete, le cardiopatie e tutte le patologie gastrointestinali. Sottolineerei il fatto che l’infiammazione cronica porta il sistema immunitario in iperattività, troppo sensibile, fino a non distinguere più tra ciò che è self e ciò che è noself per il nostro organismo: da qui le malattie autoimmuni, le intolleranze e le allergie, sempre più frequenti! Gli racconterei quanto è importante fare una colazione equilibrata, perché la mattina è il momento in cui l’organismo è programmato a ricevere le calorie e i nutrienti: carboidrati, proteine e grassi sani. E che sarà proprio questo pasto a permettergli di arrivare a fine giornata nella massima forma!

Gli insegnerei a distribuire bene le calorie nella giornata, mangiando anche diversi spuntini ( mandorle, noci, frutto di stagione, yogurt greco, frullati, estratti…), per mantenere stabili i livelli di glicemia nel sangue e quindi anche dell’insulina! Gli direi che una sana alimentazione gli permetterebbe anche di accelerare il suo metabolismo, perché il corpo deve consumare non solo quando è sotto sforzo (esercizio fisico) o quando compie le sue attività ma soprattutto quando è a riposo. Perché quello che ci fa dimagrire è proprio il metabolismo basale ben funzionante, perché è un metabolismo che “brucia”! Questo gli permetterebbe di ridurre anche la circonferenza addominale, un grasso molto pericoloso. Le cellule del grasso addominale infatti costituiscono un tessuto endocrino in grado di promuovere i processi infiammatori, che a loro volta favoriscono l’accumulo di altro grasso e altra infiammazione!

Gli chiederei di perdere la brutta abitudine di cenare tardi, perchè in tarda serata e di notte il metabolismo rallenta (subentra il sistema parasimpatico che “ripara” i danni cellulari) e i cibi in eccesso se parzialmente digeriti vengono accumulati e trasformati in grassi. Di notte il DNA viene riparato e per fare questo i suoi livelli di attività devono essere ridotti. Se si mangia molto, non solo si accumula più grasso, ma anche i processi di riparazione cellulare vengono ostacolati! Lo inviterei ad avere più riguardo per il suo fegato, perchè è l’organo deputato alle funzioni di biotrasformazione e di detossicazione. Lui, per svolgere al meglio queste due importanti funzioni deve ricevere quotidianamente buoni nutrienti. Gli direi che patisce in particolar modo l’eccesso di zuccheri semplici dei dolci e dei carboidrati raffinati.

Questi cibi lo portano inevitabilmente ad una condizione di steatosi (fegato grasso) andando ad alterarne la funzionalità e la morfologia! Gli consiglierei di abbondare di: cardo mariano, carciofo, tè verde, tarassaco, cicoria, rucola, cipolle e di tutti gli alimenti ricchi di antiossidanti. Ma soprattutto gli chiederei di ridurre lo stress, perché il corpo si protegge di solito, dalle situazioni che percepisce “di pericolo”, aumentando le riserve e quindi conservando peso e grasso! Inoltre se prolungato porta ad accumulo di grasso viscerale, ad alterazioni tiroidee, a ipertensione arteriosa, ad abbassamento delle difese immunitarie, al sovrappeso, all’iperglicemia, all’osteoporosi, al deficit mnemonico!

Ecco se Michelangelo fosse un mio amico, lo metterei in guardia dal suo errato stile di vita e lo inviterei ad avvicinarsi al mio stile di vita nutrigenomico, sano ed equilibrato. E gli proporrei di farlo con il giusto spirito costruttivo e positivo, di chi ancora crede che è possibile e giusto vivere in salute!

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".

Redazione

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