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Sanità | 06 ottobre 2019, 14:40

L’importanza dei Vaccini: perchè, come e quando

I vaccini sono come un corso di formazione per il sistema immunitario. Preparano il corpo a combattere la malattia senza esporla ai sintomi della stessa.

L’importanza dei Vaccini: perchè, come e quando

I vaccini sono come un corso di formazione per il sistema immunitario. Preparano il corpo a combattere la malattia senza esporla ai sintomi della stessa.

Quando invasori stranieri come batteri o virus entrano nel corpo, le cellule immunitarie chiamate linfociti rispondono producendo anticorpi, che sono molecole proteiche. Questi anticorpi combattono l'invasore noto come antigene e proteggono da ulteriori infezioni. Secondo i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), un individuo sano può produrre milioni di anticorpi al giorno, combattendo l'infezione in modo efficace in modo che le persone non sappiano nemmeno di essere esposta ad un antigene.

Purtroppo, la prima volta che il corpo affronta un particolare invasore, può richiedere diversi giorni per aumentare questa risposta anticorpale. Per antigeni veramente impegnativi  come il virus del morbillo o della meningite, pochi giorni purtroppo, non sono sufficienti. L'infezione si può diffondere e causare grossi danni la persona prima che il sistema immunitario possa combattere.

Ecco che intervengono i vaccini: essi  sono fatti di antigeni morti o indeboliti. Non possono causare un'infezione, ma il sistema immunitario li vede ancora come un nemico e produce anticorpi in risposta. Dopo che la minaccia è passata, molti degli anticorpi si rompono, ma le cellule immunitarie chiamate cellule di memoria rimangono nel corpo.

 

Quando il corpo incontra ancora quell'antigene, le cellule di memoria producono rapidamente gli anticorpi e colpiscono l'invasore prima che sia troppo tardi.

 

I vaccini funzionano anche a livello comunitario. Alcune persone non possono essere vaccinate, sia perché hanno dei problemi, o perché i loro sistemi immunitari sono troppo deboli. Ma se tutti intorno a loro sono vaccinati, le persone non vaccinate sono protette da qualcosa chiamato immunità di gregge. In altre parole, è improbabile che venga anche a contatto con la malattia, quindi probabilmente non si ammalano.

Cito inoltre un articolo dell'Istituto Superiore di Sanità, che a sua volta riprende un articolo dell'OMS, unica voce autorevole mondiale sullo stato di salute.

 

Fonte: Oms, “What are some of the myths – and facts – about vaccination?”

Aprile 2013

 

1° leggenda: Un miglioramento delle misure igieniche e sanitarie eradicherà le malattie – i vaccini non sono necessari. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Nel caso in cui si fermassero i programmi vaccinali, le malattie prevenibili con i vaccini tornerebbero. Anche se un’igiene migliore, il lavaggio delle mani e l’acqua pulita contribuiscono a proteggere dalle malattie infettive, queste malattie si possono diffondere indipendentemente dal livello di igiene. Se le persone non si vaccinassero, in breve tempo comparirebbero di nuovo malattie diventate poco frequenti, come la poliomielite e il morbillo.

 

2° leggenda: I vaccini si associano a parecchi effetti dannosi a lungo termine ancora sconosciuti. Le vaccinazioni possono essere anche fatali. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: I vaccini in uso sono molto sicuri. La maggior parte delle reazioni avverse alle vaccinazioni, per esempio un braccio dolorante o un modesto rialzo febbrile, è in genere lieve e transitoria. Gli eventi gravi sono molto rari e sono attentamente controllati e valutati. È molto più probabile che la salute venga gravemente compromessa da una malattia prevenibile da vaccinazione che dalla vaccinazione stessa. Per esempio, la poliomielite può determinare una paralisi, il morbillo può causare encefalite o cecità, molte malattie prevenibili con i vaccini possono essere fatali. Mentre qualsiasi danno grave o decesso causato dai vaccini riguarda un caso su moltissimi vaccinati, i benefici delle vaccinazioni superano di gran lunga il rischio e in assenza dei vaccini i danni o i decessi causate dalle malattie prevenibili sarebbero molti di più.

 

3° leggenda: Il vaccino combinato contro difterite, tetano e pertosse e il vaccino contro la poliomielite sono responsabili della Sids (Sudden infant death syndrome, sindrome della morte in culla). FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Non esiste alcun nesso di causalità tra la somministrazione dei vaccini e la Sids. Peraltro queste vaccinazioni vengono praticate in un momento della vita in cui i [alcuni] bambini possono andare incontro alla Sids. In altre parole, esiste una coincidenza temporale tra vaccinazioni e Sids, che si sarebbe verificata anche se non fossero state somministrate le vaccinazioni. È importante ricordare che queste quattro malattie sono potenzialmente rischiose per la vita e i bambini non vaccinati corrono un rischio grave di morte o di grave disabilità.

 

4° leggenda: Nel mio Paese, le malattie prevenibili con i vaccini son quasi eradicate, per cui non c’è motivo per sottoporsi alle vaccinazioni. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Anche se le malattie prevenibili con i vaccini sono diventate poco frequenti in molti Paesi, gli agenti infettivi che le causano continuano a circolare in alcune parti del mondo. In un mondo globalizzato, questi agenti possono attraversare i confini geografici e infettare chiunque non sia protetto. Nell’Europa occidentale, per esempio, a partire dal 2005 si sono verificati focolai di morbillo in popolazioni non vaccinate in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Quindi, le due ragioni fondamentali per sottoporsi alle vaccinazioni sono la protezione individuale e quella collettiva. Il successo dei programmi vaccinali, così come il successo della società, dipende dalla cooperazione di ogni individuo al fine di assicurare il bene di tutti. Per fermare il contagio di una malattia, non ci si deve affidare solamente alle persone che si hanno intorno, ma si deve fare in prima persona quanto è possibile.

 

5° leggenda: Le malattie infantili prevenibili con i vaccini sono solo un fatto negativo che fa parte della vita. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Le malattie prevenibili con i vaccini non devono essere “fatti della vita”. Malattie come il morbillo, la parotite e la rosolia sono gravi e possono causare, in adulti e bambini, complicazioni serie come polmonite, encefalite, cecità, diarrea, infezioni dell’orecchio, sindrome da rosolia congenita (se una donna contrae la rosolia nelle prime fasi della gravidanza) e morte. Tutte queste malattie e le conseguenze negative possono essere evitate con i vaccini. La mancata vaccinazione contro queste malattie mette i bambini in uno stato di vulnerabilità evitabile.

 

6° leggenda: Somministrare a un bambino più di un vaccino alla volta può aumentare il rischio di eventi avversi pericolosi, che possono sovraccaricare il suo sistema immunitario. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Le prove scientifiche mostrano che somministrare più vaccini nello stesso momento non determina effetti negativi per il sistema immunitario del bambino. Ogni giorno i bambini sono esposti a parecchie centinaia di sostanze estranee che suscitano una risposta immunitaria. Il semplice fatto di mangiare gli alimenti introduce nell’organismo nuovi antigeni, e numerosi batteri vivono nella bocca e nel naso. Un bambino è esposto a molti più antigeni quando contrae un comune raffreddore o mal di gola che da parte dei vaccini. I principali vantaggi del ricevere più vaccini in una volta sola stanno nella riduzione degli accessi ai servizi di vaccinazione, con risparmio di tempo e di denaro, e con una maggiore probabilità che venga completato il ciclo vaccinale raccomandato. Inoltre, la disponibilità di vaccini combinati, come nel caso di morbillo, parotite, rosolia, implica anche meno iniezioni.

 

7° leggenda: L’influenza è solo un disturbo e il vaccino non è molto efficace. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: L’influenza è molto più che un disagio. È una malattia talvolta grave responsabile di 300.000-500.000 morti ogni anno nel mondo. Hanno un rischio più elevato di infezione grave o di decesso le donne in gravidanza, i bambini piccoli, gli anziani già debilitati e tutte le persone con una malattia cronica come l’asma o una cardiopatia. Vaccinare le donne in gravidanza fornisce il beneficio aggiuntivo di proteggere i neonati (al momento non è disponibile alcun vaccino per bambini sotto i 6 mesi). La vaccinazione antinfluenzale conferisce un’immunità contro i tre ceppi più diffusi circolanti in ogni singola stagione. Rappresenta il modo migliore per ridurre la probabilità di malattia grave e di contagio. Prevenire l’influenza significa evitare costi sanitari aggiuntivi e mancati guadagni dovuti a giorni perduti a scuola o sul lavoro.

 

8° leggenda: È meglio essere immunizzati dalla malattia che dai vaccini. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: I vaccini interagiscono con il sistema immunitario in modo da produrre una risposta immune simile a quella evocate dalle infezioni naturali, ma non determinano la malattia né espongono le persone al rischio di potenziali complicazioni. D’altra parte il prezzo pagato per acquisire l’immunità attraverso l’infezione naturale può consistere in ritardo mentale nel caso dell’infezione da Haemophilus influenzae di tipo b, in difetti congeniti per quanto riguarda la rosolia, in cancro del fegato per il virus dell’epatite B, nel decesso nel caso del morbillo.

 

9° leggenda: I vaccini contengono mercurio che è pericoloso. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Il tiomersale è un composto organico contenente mercurio, aggiunto ad alcuni vaccini come conservante. È il conservante di più largo impiego per i vaccini forniti in contenitori multi-dose. Non ci sono prove che la quantità di tiomersale utilizzata nei vaccini comporti rischi per la salute. In Italia nei programmi estesi di vaccinazione routinaria sono utilizzati vaccini che non contengono tiomersale.

 

10° leggenda: I vaccini sono responsabili dell’autismo. FALSO

 

Verità/Dati di fatto: Lo studio del 1998 che ha lanciato l’allarme su una possibile associazione tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia MPR (measles-mumps-rubella, MMR) e autismo è stato giudicato a posteriori gravemente fallace, tanto che l’articolo è stato ritirato dalla rivista che l’aveva pubblicato. Purtroppo, la sua pubblicazione aveva generato un tale panico da condurre a un calo delle coperture vaccinali e di conseguenza a epidemie di queste malattie. Non c’è comunque prova di un legame tra vaccino MPR e autismo o disturbi dello spettro autistico

 

 >> COSA DICE L'ISTUTO SUPERIORE DI SANITA' <<<

 

>>  COSA DICE L'UNICEF : <<<

 

«La vaccinazione è uno degli interventi più potenti ed efficaci per la salute e il benessere umano. Ogni anno, le vaccinazioni prevengono circa 2,5 milioni di morti infantili da difterite tetano pertosse e morbillo» dichiara il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera nel presentare il nuovo Rapporto"Vaccini salvavita. Le campagne dell’UNICEF per la salute dei bambini", lanciato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi100% Vacciniamoli tutti

 

>> ARTICOLO DE "LA STAMPA" <<

 

Giustamente ognuno lo legga e ne tragga le proprie conclusioni, pro o contro i vaccini, ricordando che dalla scoperta di questo metodo preventivo, milioni sono le persone salvate da gravi complicazioni o morte certa.. tanti passi sono stati fatti, e tanti sono da fare per migliorare , essendo io a favore della vaccinazione, ho riportato un articolo autorevole, riconosciuto a livello mondiale da un sistema, l'OMS.

Poi, il ragionevole dubbio può essere posto su tutto, e ogni dubbio è lecito, anzi... fare una cosa senza porsi delle domande, è sbagliato, ed è per questo che pediatri,medici di base e tutti coloro che fanno parte della catena di prevenzione e cura sono a disposizione per chiarire ogni dubbio .

 

 

                                                                       Roberto Pioppo

Disclaimer:

Tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, si avvalgono dei maggiori siti e documenti basati sulle evidenze, ove necessario sarà menzionata la fonte della notizia: essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte, come ad esempio i medici. Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura.

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Le persone intervistate, parlano a titolo personale, per cui assumono la completa responsabilità dell’enunciato, e dei contenuti.

Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.

 

Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

Aggiornamento : 09/06/19

 

                                                                       Roberto Pioppo

 

 

 

 

Roberto Pioppo

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