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Attualità | 21 novembre 2019, 18:15

In provincia di Imperia la Tari è tra le più care della regione, rispetto al 2018 un incremento del 15,6% secondo l'indagine di Cittadinanza Attiva

Come rivela lo studio, in provincia di Imperia si registra un incremento record del 15,6%, dovuto, molto probabilmente, all’avvio del porta a porta nel capoluogo

In provincia di Imperia la Tari è tra le più care della regione, rispetto al 2018 un incremento del 15,6% secondo l'indagine di Cittadinanza Attiva

351 euro è la spesa media delle famiglie imperiesi nel 2019 per la Tari, la tassa sui rifiuti. Lo rivela un’indagine effettuata dall’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva. Un importo decisamente superiore alla media nazionale di 300 euro e a quella regionale di 333. Come rivela lo studio, in provincia di Imperia si registra un incremento record del 15,6%, dovuto, molto probabilmente, all’avvio del porta a porta nel capoluogo.

In Liguria – si legge nel comunicato - la media è di 333€ a famiglia (+3,2% rispetto al 2018), ma si passa dai 251€ di La Spezia, dove c’è stata una riduzione dell’8,7% rispetto al 2018, ai 380€ di Genova. Incremento record ad Imperia, +15,6%. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, si va dal 34,2% di Genova al 62,7% di La Spezia. Più di due famiglie su tre (precisamente il 68,2%) ritengono di pagare troppo per la raccolta dei rifiuti: la percentuale sale all’83,4% in Sicilia, segue l’Umbria con l’80,2%, la Puglia con il 79,1%, la Campania con il 78,4%. Solo il 60% delle amministrazioni comunali o delle aziende che gestiscono il servizio ha elaborato e reso disponibile la Carta dei servizi. Solo due su tre indicano il tipo di raccolta effettuata, la metà esplicita la frequenza con cui è effettuata. E al cittadino è ancor meno dato a sapere con che frequenza vengono igienizzati i cassonetti (lo indica appena il 47% delle Carte), pulite le strade (37%) o svuotati i cestini per strada (25%). E’ questo il quadro che emerge dalla rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile online, gratuitamente dietro registrazione, sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2019 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri”.

Approfondendo l’indagine, per quanto riguarda la qualità del servizio, la media della percentuale di raccolta differenziata è del 35,7%, dato che pone la provincia di Imperia al settantaquattresimo posto a livello nazionale. Una media destinata a salire con il porta a porta, ormai realtà in diverse città. A Imperia gli ultimi dati indicano la differenziata oltre al 70%, una percentuale simile è stata raggiunta a Bordighera, mentre a Sanremo si scende al 65%. Fanalino di coda Ventimiglia, sotto al 30%.

Francesco Li Noce

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