- 09 dicembre 2019, 17:31

"Negro di m....": la famiglia di un 13enne dell'Ospedaletti denuncia un grave insulto razziale

I fatti, denunciati dalla mamma del 13enne (una donna di origine brasiliana), devono essere ancora vagliati dalla società 'orange'.

Le immagini di Balotelli dopo gli insulti a Verona

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Nello sport, e nel calcio in particolare, non si riesce proprio a placare la piaga degli insulti a sfondo razziale. A livello nazionale se ne sentono quasi ogni giorno anche se quelli più amplificati ci arrivano principalmente dalla Serie A, mediaticamente molto più esposta.

Oggi, purtroppo, dobbiamo segnalarne uno che ci arriva sul piano locale. I fatti ci sono stati raccontati da una donna di origini brasiliane che da 30 anni vive a Sanremo e che ha un figlio di 13 anni che gioca nella formazione Esordienti dell’Ospedaletti. Per ovvie ragioni di privacy non pubblichiamo il nome del giovane ma solo quello di battesimo della madre, Eline.

La donna ci ha contattato per denunciare un fatto avvenuto sabato scorso, sulle tribune del campo sportivo di Pian di Poma, durante la partita tra Ospedaletti e Sanremese. Il figlio era in campo e la mamma seguiva il match dagli spalti quando, dal settore in cui si trovavano amici e parenti dei giocatori della Sanremese, sarebbe partito un grave insulto verso il 13enne: “Negro di merda”. La donna, punta nel cuore e nell’orgoglio, ha reagito con una frase impubblicabile ma ovviamente un’offesa nei confronti di chi aveva insultato il figlio.

Ne è nata una forte discussione, che per fortuna non è degenerata. Ma Eline ci ha chiamati e ci ha confermato di voler andare fino in fondo alla vicenda: “Io ho risposto male – ci ha detto – e con una frase molto cattiva, ma come potevo stare zitta di fronte all’ennesimo insulto razzista durante una partita di calcio, tra l’altro tra giovani di 13 anni. Mio figlio, purtroppo, non è nuovo a cose di questo genere. Ha giocato per 5 anni all’Argentina e poi, dopo lo scioglimento della società, alla Sanremese. Da qui è voluto andare via, proprio per motivi simili a quello accaduto sabato scorso. Mio figlio mi ha raccontato che era già successo ma, fino a quando non l’ho sentito con le mie orecchie non sono intervenuta. Ora basta”.

Abbiamo ovviamente sentito anche la dirigenza dell’Ospedaletti, che ha confermato di aver saputo dell’episodio anche se nessun tesserato della società orange ha sentito il grave insulto razziale. La mamma del 13enne, dopo aver parlato con la dirigenza della squadra, ha deciso di scrivere alla federazione: “Ho un testimone – ha concluso – e voglio andare fino in fondo a questa vicenda”.

Alcuni presenti hanno anche affermato che, alla fine della partita sono volate parole grosse, sia in campo che fuori ed i giovani giocatori dell'Ospedaletti, che sarebbero stati aggrediti verbalmente prima di rientrare negli spogliatoi, sono voluti andare via dalla struttura senza nemmeno fare la doccia, impauriti e offesi per l'accaduto.

Un caso che, se confermato, evidenzia nuovamente la scarsa cultura e la pessima educazione di alcuni pseudo tifosi, in questo caso addirittura in una partita di giovani 13enni. L’Ospedaletti ha preferito non commentare, attendendo di conoscere il referto dell’arbitro che ha diretto la gara.

Carlo Alessi

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