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Politica | 13 gennaio 2020, 13:22

Tutto il Ponente Ligure si è ritrovato ad Alassio per parlare di infrastrutture e turismo (Foto)

Dai disagi sulla A6 e la A26 alla tragedia del Ponte Morandi, dal raddoppio ferroviario alla Albenga-Carcare-Predosa, dalla Aurelia bis o 'Cornice a monte' fino alle piste ciclabili e gli ospedali, tanti i temi sul tavolo

Tutto il Ponente Ligure si è ritrovato ad Alassio per parlare di infrastrutture e turismo (Foto)

Un tavolo con tutti gli enti preposti (Regione, Governo Centrale, Anci, imprenditori, autostrade, ferrovie, e altri) per focalizzarsi sulle massime urgenze territoriali liguri in termini di viabilità e infrastrutture. Dal futuro ponte post-Morandi ai problemi tecnici sulla A6 e la A26, dal raddoppio ferroviario alla futura autostrada Albenga-Carcare-Predosa, fino ad arrivare a una rete adeguata di piste ciclabili, aspetto quest’ultimo da non sottovalutare. Queste le proposte del vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri al termine di un consiglio comunale straordinario dedicato alle infrastrutture e aperto a tutte le realtà politiche della Regione, dai rappresentanti dei Comuni ai nostri parlamentari a Roma.

Tanti, certamente, i nodi da sciogliere. Ad esempio il sindaco di Imperia Claudio Scajola si focalizza sull’attuale arretratezza della rete ferroviaria, ricordando: “Dal turismo al commercio, oggi tutto viaggia su gomma”.

Parole appoggiate anche da Luigino Dellerba, vicepresidente della provincia di Imperia, il quale ricorda un incontro analogo a questo alassino, svoltosi nel consiglio provinciale. Al termine di quell’incontro è stato tracciato un documento programmatico che verrà poi integrato anche con la documentazione della seduta alassina.

Un verace e a tratti quasi aggressivo Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga, che parla di: “Un momento drammatico, frutto di una mancanza di programmazione che dura da decenni”.

Prosegue Tomatis: “Ovviamente vogliamo il raddoppio ferroviario, ovviamente vogliamo la Albenga-Carcare-Predosa. Ma parliamo di infrastrutture che di certo non vedremo domani; e intanto tra sei mesi arriverà l’estate e ci coglierà impreparati come è stato fino a adesso.

Dovremmo vederci regolarmente da qui all’estate, con un tavolo ‘trasversale’, non solo per affrontare i problemi giorno dopo giorno, ma per ritrovare un’etica politica. Non si può pensare di continuare a fare un braccio di ferro soltanto per contrastare politicamente la parte avversa”.

E qui Tomatis non risparmia una stoccata alla sua opposizione: "Abbiamo appena vissuto turisticamente un momento natalizio magico per Albenga, eppure c’è chi ha parlato soltanto di cinque vetri rotti di autovetture. Questa è politica becera”. Conclude Tomatis: “Non dobbiamo più essere Albenga, Alassio, Ceriale, ma La Riviera. Se Alassio organizza un evento memorabile, si riempiono anche le seconde case di Albenga. Stiamo dando della Liguria un’immagine pessima, la dipingiamo come una Regione in cui è addirittura pericoloso venire. È ora di investire milioni di euro in immagine, dobbiamo apparire sugli aeroporti di tutta l’Europa non più come Alassio, Albenga, Ceriale ma come Liguria”.

Roberto Molinaro, sindaco di Cosseria e consigliere Anci, parla a nome un po’ di tutta la Val Bormida, ricordando che essa si estende in altre tre province, Asti, Cuneo e Alessandria. Il sindaco di Cosseria sottolinea la somma urgenza della situazione, analizzando però i pro e i contro: “Non c’è più tempo. Tuttavia la Liguria è attraente, continua a esserlo e le grandi code lo ricordano. Per questo un collegamento tra Carcare e Alessandria Sud è indispensabile”. Molinaro è tra i pochi amministratori che pongono l’accento non solo sulle infrastrutture viarie, ma anche su quelle sanitarie: “Alla Valle serve un ospedale che si chiami ospedale e non un parcheggio. Chi si infortuna non può affrontare 40 km di curve fino al Valloria di Savona o fino a Pietra Ligure passando da Bardineto”.

Tra i rappresentanti in parlamento interviene l’onorevole Franco Vazio (Pd), che ricorda: “Abbiamo degli spiragli di luce: il sottosegretario Margiotta ha illustrato recentemente ad Albenga il progetto di raddoppio ferroviario, una possibilità concreta di procedere già dal 2020 con la progettazione dell’opera”.

Massiccio “mea culpa” (anzi: "nostra culpa") del Senatore leghista Paolo Ripamonti: “Se oggi ci troviamo qui a discutere di queste cose è perché la politica non ha saputo dare risposte. Al mio primo consiglio comunale da consigliere locale, nel 1992, approvammo il raddoppio ferroviario. Che cosa è cambiato nel frattempo?” Secondo Ripamonti il problema è nel governo centrale, al quale “dei problemi delle periferie, dei piccoli centri urbani, delle province, non interessa nulla”. E conclude dicendo: “Cari sindaci, fate almeno voi qualcosa di concreto, nonostante il governo. E se lo farete, Ripamonti ci sarà”.

L’onorevole leghista alla Camera Sara Foscolo sottolinea: “Io ci sono sempre, per ascoltare e per appoggiare non le battaglie politiche, ma le battaglie di buon senso”.

Da Sanremo (rappresentata dal consigliere Umberto Bellini), invece, la località più a Ponente tra tutte quelle presenti, viene ribadita l’importanza di un’altra infrastruttura forse oggi trascurata, l’Aurelia bis, definita “cornice a monte” nel Ponente imperiese.

Massimo Niero, sindaco di Cisano sul Neva e consigliere provinciale, chiede: “Escano già da questa assise i nomi dei Comuni di maggiori dimensioni che ci rappresenteranno al tavolo proposto oggi. Che siano quattro Comuni a vocazione turistica e che portino avanti il discorso intavolato qui”.

Nel 2021 scadranno le concessioni ad Autostrada dei Fiori, l’allarme di Mauro Demichelis, sindaco di Andora: “Opportunità o rischio? Stiamo attenti, perché se chiederemo troppo non otterremo nulla. Chiediamo prima di tutto una maggiore trasparenza e un piano di investimenti chiaro, che comprenda anche la Albenga-Carcare-Predosa”.

Sul discorso ferroviario Demichelis si indigna: “Assurdo continuare ad avere un imbuto ad Andora dopo che in questo progetto di raddoppio abbiamo già investito decine e decine di milioni di euro”.

Demichelis conclude con un appello: “I sindaci sono una vera forza, solo se restano uniti”.

Roberto Sasso Del Verme, sindaco di Laigueglia, è pragmatico: “Ok, tutte le opere citate vanno realizzate tutte, ma vogliamo fare un ennesimo libro dei sogni o far partire delle lettere condivise tra più comuni, tracciare una scaletta di priorità e chiedere un tavolo al ministero?”

Tra le priorità, il primo cittadino laiguegliese mette ai vertici la Albenga-Carcare-Predosa e, alla luce del lavoro effettuato nella vicina Andora, il raddoppio ferroviario.

La parola, infine, alla minoranza alassina. Apre gli interventi il consigliere Jan Casella (Alassio Volta Pagina), che si schiera in difesa di studenti e pendolari, tra le le categorie che ogni giorno "lottano" con i problemi alle infrastrutture: "In Liguria sta diventando sempre più difficile studiare, lavorare, semplicemente vivere".

Redazione

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