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Sanità | 26 gennaio 2020, 06:00

Possibile una nuova epidemia da coronavirus cinese? Dopo i fatti avvenuti in Cina tutto il mondo si fa domande sull'accaduto

Questo coronavirus provoca una serie di problemi respiratori :alcuni lievi, altri più gravi, come la polmonite.

Possibile una nuova epidemia da coronavirus cinese? Dopo i fatti avvenuti in Cina tutto il mondo si fa domande sull'accaduto

Cosa sono i coronavirus? Sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Si trovano in tutto il mondo nell'uomo e negli animali.

Questo coronavirus provoca una serie di problemi respiratori :alcuni lievi, altri più gravi, come la polmonite. In tutto il mondo (numeri in continua evoluzione) , ci sono stati 584 casi e 17 morti segnalati all'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), anche se si prevede che tale numero aumenterà. Già, un altro decesso non ancora incluso nel conteggio dell'OMS è stato segnalato dalle autorità provinciali in Cina. I serpenti, il krait cinese ed il cobra cinese, potrebbero essere la fonte originale del coronavirus appena scoperto, normalmente commercializzato nel mercato del pesce a Wuhan.

Di questo gruppo fanno parte i virus responsabili del comune raffreddore, ma anche quelli delle temibili SARS (Severe acute respiratory syndrome) e MERS (Middle East Respiratory Syndrome). Il primo ha provocato circa settecento morti – concentrati soprattutto in Cina e Hong Kong – all'inizio del nuovo millennio, il secondo ha invece ucciso quasi trecento persone solo in Arabia Saudita, tra il 2012 e il 2014. Proprio la somiglianza con questi patogeni (tecnicamente sono tutti e tre Betacoronavirus) e in particolar modo con quello della SARS è alla base della preoccupazione sul nuovo 2019-nCoV.

Quali sono i sintomi? Secondo l'OMS, i segni di infezione includono sintomi respiratori, febbre, tosse, respiro corto e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, può portare a polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino morte. I rapporti dicono che il periodo di incubazione del coronavirus rimane sconosciuto, ma altre fonti dicono che potrebbe essere tra 10 e 14 giorni.

Gli italiani quanto rischiano? Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) ha alzato a "moderato" da "basso" il rischio che si verifichino in Europa, e in Italia, casi del coronavirus cinese. A preoccupare gli esperti, anche "le prossime celebrazioni per il capodanno cinese alla fine di gennaio", che "causeranno un aumento del volume di viaggi da e verso la Cina e all’interno della Cina stessa, facendo crescere la probabilità dell’arrivo nell’Ue di possibili casi". Gran parte dei cinesi residenti in Italia provengono da province molto distanti da quella di Wuhan .

Come affronta l’italia questo problema? L’aeroporto di Roma Fiumicino ha tre voli diretti verso Wuhan e diversi altri voli non diretti, con un traffico previsto in aumento nei giorni del Capodanno cinese. A Fiumicino la situazione viene tenuta sotto controllo dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) e dai Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (SASN), il cui principale lavoro è proprio ridurre i rischi di importazione di malattie infettive.

Ad oggi tutti i voli provenienti da Wuhan sono stati bloccati e quindi, di fatto la città cinese è verosimilmente in quarantena. Fonti di stampa internazionali raccontano di una blindatura totale della città. In Italia nel momento in cui scrivo NON vi sono casi di pazienti affetti dal virus : la donna di Bari di ritorno dalla Cina, aveva sintomi sospetti , sembra però che gli esami in corso escludano il Corona virus. Il ministero della Salute, infatti, ha comunicato in una nota di aver riunito una task-force per coordinare tutte le iniziative legate all’allarme coronavirus 2019-nCoV. Presieduta dal ministro della Salute, la task-force sarà attiva 24 ore su 24. A farne parte la Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del Farmaco, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico.

Fonti:
>> COSA DICE IL MINISTERO DELLA SALUTE
>> CENTRO EUROPEO PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE
>> OMS
>> CDC 

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Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

Roberto Pioppo

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