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Attualità | 15 febbraio 2020, 17:12

Imperia: impianto di itticoltura nella zona della Galeazza, dopo le proteste ecco anche la raccolta di firme

La raccolta firme, come sempre ormai realizzata sul web, ha già raggiunto il primo traguardo che si era posta, ovvero 750. Ma è destinata a salire sicuramente

Imperia: impianto di itticoltura nella zona della Galeazza, dopo le proteste ecco anche la raccolta di firme

C’è anche una raccolta di firme contro la creazione di un impianto di itticoltura nella zona della Galeazza ad Imperia. Un argomento di cui si parla molto in questi ultimi giorni e che è stato oggetto di discussione anche nel recente Consiglio comunale. La raccolta firme, come sempre ormai realizzata sul web, ha già raggiunto il primo traguardo che si era posta, ovvero 750. Ma è destinata a salire sicuramente (cliccando QUI).

Nella città capoluogo si sono levati diversi commenti sulla possibilità che nasca nel mare vicino al famoso scoglio imperiese, considerato attiguo ad una delle poche spiagge libere incontaminate del Ponente Ligure. “La creazione di vasche per l’itticoltura – viene evidenziato nella raccolta firme - è un’attività esclusivamente economica a favore del solo imprenditore che la gestisce e causa invece di danni per l’ambiente marino e per gli esseri umani: uso di farmaci, residui di  cibo e residui fecali”.

Secondo i promotori della raccolta l’installazione dell’impianto allontanerebbe i turisti, con gravi danni per gli albergatori sia di Imperia che della vicina Diano Marina. Si apporterebbero inoltre danni ai pescatori, agli sportivi del mare e a tutta la città che ha manifestato grande solidarietà alla protesta.

C’è forse, ancora più importante, il forte valore simbolico della Galeazza e dei suoi scogli per tutta la cittadinanza che da sempre si identifica in quel luogo come il luogo dell’anima, della condivisione, della vera essenza della propria esistenza: “Profanare quel luogo – terminano i promotori della raccolta firme -. è come la profanazione di un tempio. Racchiude in sé il sacro di tutta una comunità. Bisogna impedire uno scempio assolutamente inutile”.

Carlo Alessi

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