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Politica | 15 febbraio 2019, 15:51

Nizza: in 500 in place Garibaldi per rilanciare l'unità tra Italia e Francia, le voci di due province italiane e della Costa Azzurra (Foto e Video)

La gente ha risposto: tanti italiani, giunti assieme con molti amministratori locali, dalle province di Imperia e di Cuneo con i francesi di Nizza, della Valle Roya e le rappresentanze dei consigli municipali e di quello regionale. Italiani e francesi che si sono alternati al microfono,

Nizza: in 500 in place Garibaldi per rilanciare l'unità tra Italia e Francia, le voci di due province italiane e della Costa Azzurra (Foto e Video)

Un momento di amicizia, pace ed unione tra Italia e Francia, il tutto sotto lo sguardo attento di Garibaldi: questo il messaggio lanciato dal Sindaco di Nizza, Christian Estrosi, questa mattina in place Garibaldi di fronte a circa 500 persone. Il primo cittadino nizzardo ha parlato di unione tra i due paesi, a pochi giorni dalle dure parole sull’asse Parigi-Roma, in uno dei momenti più difficili tra i due paesi, dal dopoguerra.

Anche se oggi la distensione tra Italia e Francia era già trapelata dal ritorno del Console di Parigi a Roma, questa mattina il raduno di Sindaci ed Amministratori delle province di Cuneo, Imperia e del dipartimento delle Alpi Marittime, ha lanciato un chiaro segnale alle forze politiche. Sia sul piano prettamente politico che economico, vista la grande presenza di aziende italiane in Francia, senza dimenticare i moltissimi pendolari che, dal ponente ligure si spostano in Costa Azzurra per lavoro.

Le interviste 

Il Sindaco di Nizza è stato fischiato, durante il suo discorso. C’erano infatti una decina di ‘gilet gialli’ che non hanno mancato all’appuntamento per manifestare la loro contrarietà alla politica di Estrosi. E, mentre il Sindaco evidenziava l’importanza dell’amicizia tra i due paesi, loro hanno chiesto il motivo della chiusura delle frontiere. Ma Estrosi è andato avanti, non curante delle proteste, ricevendo alla fine l’applauso delle circa 500 persone presenti, la maggior parte francesi ma anche alcuni italiani.  

“Abbiamo parlato questa mattina con gli amministratori delle province di Imperia e Cuneo ha detto alla fine Estrosi - anche se abbiamo già da tempo relazioni importanti con loro. Abbiamo approfittato delle circostanze ben conosciute, anche per parlare con le camere di commercio italiana e francese, evidenziando le cooperazioni culturali ed universitarie. Noi parliamo di una grande regione franco-italiana, che ha progetti comuni tra Liguria, Piemonte e Nizza, con programmi europei comuni. L’Europa ha bisogno di queste regioni unite sul piano sociale ed economico per donare nuovamente la dimensione politica ed economica che merita”.

Imperia è stato il primo comune, con il tricolore francese ad avviare questa protesta per l’allontanamento politico tra Italia e Francia. Il capoluogo era presente con il vice Sindaco, Giuseppe Fossati: “E’ una manifestazione di amicizia – ha detto Fossati - con i molti elementi che ci uniscono. Basti pensare alle 1.500 aziende che lavorano a Nizza e le migliaia di lavoratori che dall’Italia. Noi siamo terra di confine e sappiamo quanto è importante avere buoni rapporti con i vicini. Noi siamo fieri di essere italiani, voi francesi ma dobbiamo essere tutti fieri di essere europei perché sono più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”.

Da Cuneo anche il Sindaco, Federico Borgna, il primo in Italia a far sventolare la bandiera francese dal Comune: “Unione vera tra i vari territori – ha sottolineato - e direi che, questa settimana di relazioni difficili tra Italia e Francia è stata un’opportunità per tutti, per capire i valori e le radici profonde che uniscono i due territori. Ma anche capire l’importanza di rilanciare i valori dell’Unione Europea. Far fare un passo avanti anche al dibattito politico sia l’obiettivo strategico da perseguire in questo momento”.

Con lui anche l’Assessore regionale Balocco: “I legami tra le due regioni sono importantissime. In questo momento le connessioni tra i due paesi sono al centro dell’attenzione, a livello generale la Torino-Lione e, a livello locale, la Torino-Nizza”.

C’erano anche Sindaci di comuni più piccoli, come Angelo Giverso di Vinadio: “E’ un rapporto molto stretto e, per noi, il confine con la Francia è stato molto labile attraverso i secoli. Nel 1100 Vinadio faceva parte della Contea di Nizza ed i nostri rapporti con la Francia sono sempre stati strettissimi e non ci sono mai state divisioni. Le uniche si sono registrate durante la guerra”.

Germana Avena, Sindaco di Roccavione, ha tenuto a sottolineare la sua presenza anche per moltissimi piccoli comuni del cuneese: “Siamo con il Sindaco di Cuneo e rappresentiamo tanti comuni della nostra provincia. Questa piazza, insieme a place Massena sono stati luoghi dove noi abbiamo le nostre radici. E’ una giornata importantissima e noi ci siamo mossi tra le molte difficoltà viarie che al confine viviamo ogni giorno e che Italia e Francia devono risolvere”.

Da Sanremo è arrivata Costanza Pireri, vice Sindaco, ha confermare l’unione e la vicinanza con la Francia: “Non si possono disconoscere le nostre radici e questa è una iniziativa importante per continuare i progetti insieme, condivisa da Sanremo. Siamo qui nel rispetto e nell’amicizia del popolo europeo”. Anche il Sindaco di Vallecrosia, Armando Biasi, si unisce al coro: “Quando veniamo eletti a Sindaco siamo di tutti. Questa non è una iniziativa della politica ma del territorio a dimostrazione che le comunità, quando operano per il bene comune devono essere un’unica cosa, in termini economici, sociali e di amicizia”.

Tra i piccoli comuni della provincia di Imperia, anche quello di Terzorio, con Valerio Ferrari: “E’ un onore essere qui per testimoniare insieme ai francesi quei valori e quei principi che ci hanno permesso di costruire l’Unione Europea e che nessun esponente politico può permettersi di mettere in discussione. Era importante esserci”.

Enrico Ioculano, Sindaco di Ventimiglia, è il simbolo maggiore tra le presenze di oggi a Nizza, visto che ha rappresentato la città di confine, in Italia: “Essere qui vuol dire fare un appello di distensione tra i due paesi e, come città di confine non possiamo permettercelo. Non dimentichiamo le migliaia di frontalieri che lavorano in Francia e, la maggior parte della nostra clientela turistica e commerciali è francese. Sono due comunità integrate e nessuno nega che ci possano essere situazioni ed atteggiamenti che non ci piacciono. Ma non possiamo dimenticare le nostre radici ed il rapporto quotidiano tra i due paesi”. La protesta dei ‘gilet gialli’ di quest’oggi, oltre a qualche fischio ad Estrosi, riguardava la chiusura dei francesi, alla frontiera: “Il riferimento era al caso di sabato scorso, ma io l’avrei chiusa anche prima, quando sono arrivati in Italia sull’autostrada. Se c’è il Festival o abbiamo delle altro iniziative importanti, utilizzare  ogni palcoscenico per farsi pubblicità non mi trova d’accordo soprattutto quando ci va  di mezzo la nostra città che viene presa come riferimento per manifestazioni o altro. Abbiamo già visto i No Borders in passato ci mancano so0lo i Gilet Gialli”. 

Anche il Commercio è fondamentale tra Italia e Francia e la presenza della Camera di Commercio di Imperia, con Enrico Lupi, ne è la testimonianza: “L’economia per noi non conosce frontiera. C’è un’osmosi tra le due economie e tra le due nazioni di consumatori. Come si fa a ragionare di ‘barriere’ in un territorio geograficamente unico, seppur separato da atti amministrativi. Per quanto ci riguarda storia, cultura e tradizioni sono simili con interscambi economici quotidiani, che realizzano questi sentimenti di amicizia e fraternità tra italiani e francesi. Siamo qui anche oggi per ribadire questi concetti ed attuare azioni concrete, come ad esempio il bacino delle Alpi del Mare e progetti transfrontalieri ed europei”.

La gente ha risposto: tanti italiani, giunti assieme con molti amministratori locali, dalle province di Imperia e di Cuneo con i francesi di Nizza, della Valle Roya e le rappresentanze dei consigli municipali e di quello regionale. Italiani e francesi che si sono alternati al microfono. La sintesi è toccata a Federico Borgna, sindaco di Cuneo e primo ad esporre il tricolore francese dal balcone del ‘suo’ municipio, e Christian Estrosi che ha riaffermato l’importanza dei rapporti e la loro solidità.

Presenti, dal Piemonte: il Sindaco di Cuneo, Federico Borgna, quelli di Roccavione Germana Avena, di Vinadio Angelo Giverso, di Limone Angelo Fruttero, l’assessore regionale del Piemonte Francesco Balocco e il Presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello. Per quella ligure c’erano: i Sindaci di Ventimiglia (Ioculano), Vallecrosia (Biasi) e Terzorio (Ferrari) ma anche altre rappresentanze come Sanremo (vice Sindaco Pireri), Imperia (vice Sindaco Fossati) e la Provincia (Fimmanò) senza dimenticare la Camera di Commercio imperiese, con Enrico Lupi.

Carlo Alessi - Simona Della Croce

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