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Politica | 22 febbraio 2019, 18:19

Imperia: la 'manovra salva città' approvata dal Consiglio Comunale, astenuta la minoranza. Ponte: "Fate il make-up ai bilanci per farli sembrare più belli" (Video)

Obiettivo risanare il buco finanziario da oltre 11 milioni in dieci anni

Imperia: la 'manovra salva città' approvata dal Consiglio Comunale, astenuta la minoranza. Ponte: "Fate il make-up ai bilanci per farli sembrare più belli" (Video)

Approvato in Consiglio Comunale il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, quella che il sindaco Claudio Scajola ha definito: "La manovra salva Imperia". A votare favorevolmente la pratica, illustrata dall'assessore al Bilancio Fabrizia Giribaldi, tutta la maggioranza. Astenuti i gruppi di opposizione.

L'obiettivo dell'amministrazione è quello di risanare il buco finanziario, di oltre 11 milioni di euro, in un arco temporale di dieci anni razionalizzando molti dei servizi comunali: dalla gestione dei parcheggi, agli asili nido passando per i tributi e l'imposta di soggiorno evitando così il commissariamento del Comune.

"Il piano di risanamento è il frutto del duro e lungo lavoro fatto dagli uffici, dal sindaco e dal consulente dottor Marco Rossi – ha esordito Giribaldi. Abbiamo già recuperato 17,5 milioni di euro da quanto siamo in carica, le manovre di questo piano scongiurano il dissesto economico del comune che comporterebbe l’arrivo a Imperia di un commissario prefettizio che probabilmente chiuderebbe subito i servizi offerti ai cittadini come gli asili nido e quelli relativi alla scuola portando ovvi problemi anche per chi lavora in questi ambiti.

Abbiamo apportato scelte di razionalizzazione di tutte le fonti – ha proseguito l’assessore. Abbiamo introdotto l’imposta di soggiorno e cercato di limitare i consumi. Abbiamo aumentato del 25% la tosap per tutti i settori  esclusa l’edilizia per il quale abbiamo differito al 2020. Per l’imposta sulla pubblicità e le pubbliche affissioni abbiamo aumentato l’aliquota.

Sugli asili fino a oggi il comune ha speso per ogni bambino 1270 euro, con il cambiamento di tariffa verrà aumentata la spesa della famiglia ma le fasce più deboli saranno agevolate. Anche i servizi cimiteriali e i parcheggi  sono compresi nella manovra così come il patrimonio degli immobili del comune e la gestione dei dipendenti che sono 333 a fronte di un tetto per legge di 288".

Ad aprire il dibattito la consigliera di maggioranza Laura Marabello che ha ricordato quanto la manovra sia fondamentale per il futuro della città.

Dopo di lei la capogruppo grillina Maria Nella Ponte: "Alcuni punti hanno lasciato aperti dei dubbi in commissione consiliare perché i numeri presentati dall’amministrazione non corrispondano a quelli in nostro possesso. In particolare i calcoli fatti per la tassa di soggiorno: sostanzialmente è troppo astratta perché vengono prese delle medie degli anni precedenti con un’ipotesi di 400 mila euro, in realtà gli introiti non saranno superiori ai 200 mila euro. Stessa cosa per gli asili nido: i trenta dipendenti hanno un costo di circa 900 mila euro che rimarrà in pancia all’amministrazione e verranno anche ridistribuiti su altri servizi. Per fare un esempio le maestre passeranno a dare anche da mangiare ai bambini, ritengo che sia un calcolo assurdo.

Stessa cosa per i parcheggi a raso: togliamo 600 mila euro a Go Imperia spostando i soldi da destra a sinistra come il gioco delle tre carte. Questa manovra è un modo per fare il make-up ai fondi dell’amministrazione comunale, state truccando i bilanci comunali come si truccano le donne".

A seguire l'intervento del capogruppo del Partito Democratico Fabrizio Risso:  "C’è una problematica di tempi per un passaggio così importante per la città. Avevamo chiesto maggiore condivisione e coinvolgimento da parte della maggioranza, ma non c’è stata.  Siamo tutti d’accordo che questo piano sia indispensabile, ma rileviamo delle criticità. I tagli sul settore sociale in primis. Mettere in discussione dei servizi fondamentali anche se costosi non può essere una scelta positiva. Capisco la difficoltà in cui si trovano i sindaci, l’ha avute anche la nostra amministrazione. Apprezzo il lavoro che è stato fatto,  ma sul contenuto ci sono delle perplessità. Mi preoccupa anche la questione Seris".

Nuovo intervento da parte della minoranza con il capogruppo di Imperia al centro Guido Abbo: "Noi siamo favorevoli al piano di riequilibrio, è un percorso che va in continuità con quello che abbiamo cercato di fare noi. Due fattori hanno lacerato il bilancio: le risorse minori statali e un altro problema della nostra città è stato quello del comparto idrico con un debito Amat aumentato ogni anno dal 2013 in avanti. Insieme a questo il problema depuratore che è in funzione dal 2012 per un costo di 2 milioni l’anno con canoni che non sono sufficienti. Non convince neanche il giochino sugli asili nido così come ho perplessità sui parcheggi a righe blu, Go Imperia sarà stangata”.

Serie di interventi  da parte della maggioranza aperti dal consigliere di Obiettivo Imperia Antonio Motosso: “Grande sfida per la nostra amministrazione con un lavoro comune. L’obiettivo è quello di evitare un altro commissariamento che è ancora una macchia recente della nostra città".

A seguire il consigliere Motosso, Andrea Landolfi: "Abbiamo preso questa responsabilità per ripianare i danni fatti dal 2011 in avanti, in quest’aula qualcuno ha delle colpe che non si possono lavare passando da maggioranza a minoranza. Cito quanto scritto dalla Ragioneria di Stato per far capire che questo riequilibrio è un atto dovuto e fondamentale che doveva già essere predisposto in passato. Si cerca di razionalizzare il più possibile la macchina comunale in modo da ottimizzarla. 1277 euro al mese costo di ogni bimbo per il comune, è un qualcosa di impensabile. Tra dieci anni conti saranno in ordine e molto prima vedremo i benefici".

Dopo Landolfi ha preso la parola Vincenzo Garibbo di Area Aperta sottolineando l'importanza della manovra e rispondendo alle critiche mosse dalla minoranza.

Da qui si è passati alle repliche degli assessori in primis Luca Volpe:  "Sugli asili nido ho sentito di tutto. Si tratta di un servizio fondamentale che questa città sta dando da molti anni. Io ho preso le responsabilità di dare risposte che altri in precedenza non hanno dato. Questa manovra è frutto di un lavoro enorme, la gestione economica degli asili ne fa parte.

La gestione degli asili nido che da sempre è apprezzata dai cittadini, così com’è non si potrà più traguardare. Nel 2015 chi ha chiuso gli asili nido a Imperia? 56 posti sono stati tolti a Castelvecchio, Porto Maurizio e non solo. Nessuno ha detto niente. Abbiamo bisogno di teste e professionisti che si impegnino a tirare su questa città".

Sintetica la risposta dell’assessore Giribaldi che aveva illustrato la pratica: "Capisco che la minoranza non concordi sul piano. Non accetto invece che la consigliera Conte dica che noi trucchiamo i conti. Chieda scusa per quanto ha detto a tutti coloro che hanno lavorato a questa manovra”.

Risposta diretta di Ponte durante la dichiarazione di voto che ha spiegato come il suo fosse un modo per parlare di abbellimento dei conti così come sono solite fare le donne, per la loro estetica, con il trucco. Alla pratica è stato aggiunto un emendamento proposto dal consigliere di 'Imperia Insieme' Claudio Ghiglione riguardante la partecipata Seris votato favorevolmente dalla maggioranza con l'astensione della minoranza.

Questo sinteticamente quanto si propone l'amministrazione con la manovra approvata oggi, già comunicato dopo l'ok della Giunta Comunale.

PARCHEGGI
È previsto un maggiore incasso di circa 600 mila euro all'anno grazie al passaggio nella disponibilità del Comune dei parcheggi blu a raso. L'operazione garantirà tale introito grazie alla differente disciplina fiscale di cui gode l'Ente pubblico rispetto alle società.

ASILI NIDO
Gli asili nido sono considerati dalla Corte dei Conti un servizio non obbligatorio per un Comune. Dall'analisi condotta sui costi dei nidi d'infanzia comunali si evince che attualmente la percentuale di copertura del servizio è pari soltanto al 10,07% e che il costo medio annuo per ogni posto-bambino è di 12.777 euro. Per mantenere il servizio si procede a una revisione delle tariffe e all'esternalizzazione del servizio tramite gara ad evidenza pubblica, seguendo le modalità già comunicate nei giorni precedenti.

IMPOSTA DI SOGGIORNO
Al fine di garantire risorse per manifestazioni, cultura, turismo e arredo urbano, è stata prevista l'introduzione dell'imposta di soggiorno (attiva dallo scorso 1° febbraio). Tali attività non saranno più finanziate attraverso risorse proprie dell'Ente, bensì, come avviene in moltissime località turistiche, con il gettito prodotto dall'imposta di soggiorno.

TRIBUTI
Scompare lo sconto del 10% sulla Tari alle attività commerciali senza slot machine. Resta invece l'esenzione per chi dichiara il minimo ISEE. Restano invariate le tariffe TOSAP per le occupazioni permanenti, mentre vengono riviste al rialzo quelle per le occupazioni temporanee.

La diretta del Consiglio Comunale

 

(Sotto tutte le notizie sul Consiglio di oggi)

Lorenzo Bonsignorio

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