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Attualità | 10 aprile 2019, 18:23

Un monito al rispetto della divisa e un elogio agli abitanti delle Gianchette, a Ventimiglia. I passaggi del discorso del Questore Cesare Capocasa

Sono due passaggi del discorso pronunciato questa mattina dal Questore Cesare Capocasa al Palazzetto dello Sport di Imperia, in occasione dei 167 anni della Polizia

Un monito al rispetto della divisa e un elogio agli abitanti delle Gianchette, a Ventimiglia. I passaggi del discorso del Questore Cesare Capocasa

Un monito al rispetto della divisa e un elogio agli abitanti delle Gianchette, a Ventimiglia, dove si è concentrata l’immigrazione diventata emergenza negli anni scorsi per la città di confine. Sono due passaggi del discorso pronunciato questa mattina dal Questore Cesare Capocasa al Palazzetto dello Sport di Imperia, in occasione dei 167 anni della Polizia.

Dopo il benvenuto al neo Prefetto Alberto Intini, alla sua prima uscita pubblica, e il saluto alle autorità che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il magistrato antimafia Giancarlo Caselli, Capocasa ha tenuto un lungo discorso, sottolineando più volte il lavoro svolto dalle forze di polizia e gli altri “attori della sicurezza”, come “gli amici dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, del Corpo dei Vigili del Fuoco e delle Polizie Municipali”.

Noi poliziotti – spiega - sentiamo di avere una ragione di esistere in quanto operiamo per gli altri, siamo al loro servizio, viviamo tra  la gente, per la gente”.

Non c’è alibi, secondo il Questore, per chi sbaglia infangando la divisa. “E’ giusto che coloro che si rendono protagonisti di eccessi o di mancanze, a volte anche gravi, debbano, con rigore e fino in fondo risponderne: la trasparenza e la legittimità del nostro agire devono essere garanzia indefettibile per la democrazia del nostro Paese.

Chi tradisce, infanga la divisa, chi non rispetta le leggi, chi prevarica i più deboli non è degno di indossare l’uniforme.

Solo così saremo credibili, solo così potremo alimentare quel clima di fiducia che ci ha consentito di raggiungere il 71,5% dei consensi degli italiani risultando l’Istituzione più amata”.

La considerazione del Questore giunge forse non a caso all’indomani delle nuove rivelazioni al processo per la morte di Stefano Cucchi, per cui sono imputati due carabinieri, accusati di aver provocato la morte del giovane con un pestaggio che sarebbe avvenuto dopo il suo arresto.

Sull’immigrazione, i risultati della Polizia evidenziati da Capocasa riguardano sia il fronte di gestione dell’emergenza, che quello sicurezza per i cittadini. Il Questore ricorda in particolare: “L’operazione di sgombero dal greto del fiume Roja di circa 300 migranti e il successivo smantellamento di oltre 150 tende e manufatti di fortuna, una sorta di Calais italiana, che ha seguito di qualche mese l’intervento di allontanamento definitivo di circa 150 migranti insediatisi sotto i fornici del ponte ferroviario”.

Operazioni – continua - precedute da una puntuale attività di informazione e sensibilizzazione svolta in sinergia con le associazioni di volontariato al fine di evitare contrapposizioni violente con ricadute negative sull’ordine e la sicurezza pubblica”.

Capocasa ha voluto ricordare gli abitanti di Ventimiglia “Un vivo, sentito plauso rivolgo alla cittadinanza, in particolare agli abitanti del Quartiere Gianchette, per l’equilibrio, il senso civico e la solidarietà dimostrate in questi difficili anni”.

L’importanza del rapporto tra le forze di polizia e la cittadinanza viene spesso citata nei discorsi del Questore, che definisce la distanza tra comunità e istituzioni “Il vero spread. La Polizia di Stato deve essere sempre presente a difesa delle libertà civili e dei diritti democratici costituzionalmente garantiti”.

La distanza tra le Istituzioni e le comunità – continua - porta anche a un cortocircuito informativo e comunicativo in cui mentre l’Italia ha tassi di criminalità più bassi di altri Paesi, la percezione di insicurezza è alta: non si può rispondere con dati e statistiche. La Polizia che amo è quella che sa intercettare i bisogni, le aspirazioni dei cittadini, che sa analizzare le situazioni di difficoltà e insicurezza, costruendo un rapporto di fiducia quotidiano con la comunità, per migliorare la qualità della convivenza civile, per creare e mantenere le condizioni per un’autentica tranquillità pubblica. Da una polizia dell’ordine ad una polizia al servizio dei cittadini”.

In quest’ottica, Capocasa ha ricordato l’impegno contro il cyber bullismo, la violenza di genere e le truffe agli anziani. Nei due anni in cui è Questore, la Polizia ha inserito nei programmi di promozione della legalità, attività di informazione e sensibilizzazione, incontrando migliaia di studenti, anziani e fasce deboli.

Questa è la famiglia di cui orgogliosamente faccio parte, i compagni delle mie giornate di lavoro, persone che nella loro normalità svolgono un servizio straordinario per il Paese, perché se si può essere 'eroi per caso', non si è mai 'donne' e 'uomini' e, conseguentemente, 'buone poliziotte' e 'buoni poliziotti' per caso”, ha concluso il Questore.

Francesco Li Noce

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