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Attualità | 19 maggio 2019, 12:14

Montalto Ligure: alla scoperta del 'Paese Romantico' con Alberto Berruti

Vi starete chiedendo perché Montalto Ligure venga chiamato "paese romantico"...tutto parte da una leggenda.

Montalto Ligure: alla scoperta del 'Paese Romantico' con Alberto Berruti

Montalto Ligure, il paese romantico, è un'improvvisa apparizione che scuote l'attenzione di chiunque risalga la Valle Argentina. Si esce dall'abitato di Badalucco, si supera una curva cieca e tac... ci si ritrova davanti questo borgo adagiato su un colle, in una prospettiva imponente. Ammirarlo dalla strada è già una bella esperienza, ma perché non saliamo a visitarlo insieme?

Hai capito il conte...

Immagino vi starete chiedendo perché Montalto Ligure viene chiamato "paese romantico"...tutto parte da una leggenda. Nel Medioevo la potente famiglia dei Conti di Ventimiglia dominava il borgo di Badalucco, nella media Valle Argentina.

Il perfido conte Oberto tiranneggiava la popolazione, pretendendo il pagamento di pesanti imposte e imponendo leggi ingiuste. Una di queste, lo ius primae noctis, consisteva in un obbligo davvero umiliante: tutte le fanciulle che si sposavano dovevano passare la prima notte di nozze con il conte!

Un giorno due giovani innamorati si rifiutarono di sottostare a questa pratica infame. Nella notte scapparono da Badalucco e si rifugiarono sulla collina dove sarebbe nato Montalto Ligure, venendo presto raggiunti dai loro amici e dalle famiglie.

Il tiranno mandò soldati per vendicarsi ma il colle era facilmente difendibile e i fuggitivi ebbero la meglio. Alla fine Oberto dovette arrendersi: intorno alle prime case si formò lentamente un nuovo paese.

Nessuno sa se questo racconto sia vero. Gli studiosi moderni hanno infatti messo in dubbio la realtà storica dello ius primae noctis.

Sicuramente Montalto Ligure è stato fondato prima del 1000, probabilmente da famiglie della costa che scappavano dalle invasioni dei Saraceni e dei Longobardi. Il conte Oberto di Ventimiglia è realmente esistito: la sua casata ha dominato questo territorio per secoli prima che passasse sotto il controllo della Repubblica di Genova.

Negli ultimi anni il paese ha riscoperto la sua vocazione romantica, un po' per la leggenda, un po' per la bellezza delle sue architetture e dei suoi panorami. Oltre a prestarsi a un turismo di qualità, Montalto Ligure è infatti meta di coppie provenienti da tutto il mondo, che decidono di sposarsi proprio qui. Il luogo più ambito per le cerimonie è la Loggia degli Sposi, un antico edificio del centro storico aperto sulla valle.

Ma andiamo a scoprire cosa c’è da vedere in questo paese assolutamente da non perdere.

Il centro storico

Nel corso dei secoli il borgo non ha mai perso la sua impronta medievale, per cui si sono mantenuti intatti molti scorci che vi faranno tornare indietro nel tempo. Al vertice dell'abitato un tempo sorgeva un castello che venne demolito nel Quattrocento, attualmente alcune parti sono inglobate in edifici successivi. Attorno ad esso si sviluppò il resto dell'abitato, prendendo la forma "a pigna" tipica di molti paesi liguri e provenzali.

Questa crescita in apparenza caotica creò un reticolo incredibile di carruggi, scalinate, portici, che nasconde sorprese per gli occhi ad ogni svolta. Le occasioni per scattare foto non vi mancheranno.

A impreziosire l'insieme contribuiscono molti portali in pietra nera scolpiti finemente da artigiani locali. Sicuramente il punto focale del centro storico è la piazza davanti alla chiesa parrocchiale, circondata da ariose arcate che spesso ospitano proprio i festeggiamenti collegati ai matrimoni. Qui troverete un grosso anello in ferro dove sembra venissero legati i criminali esposti al pubblico dileggio, punizione molto diffusa per i reati minori.

La chiesa di San Giovanni Battista

Costruita nel Quattrocento, la parrocchiale raggiunse il suo aspetto attuale solo alla fine del Settecento, quando vennero demolite le navate e create sei cappelle laterali. Anche il campanile, di notevole altezza, risale a quel periodo.

L'interno colpisce per la ricchezza degli stucchi e degli arredi, con la fantasia decorativa tipica del barocco. E' incredibile pensare come in questi piccoli paesi dove la miseria era di casa si riuscissero a creare edifici così preziosi.

Si rimane altrettanto stupiti dalle opere d’arte presenti. Una “Resurrezione” del 1563 porta la firma di Luca Cambiaso, pittore di grande fama che lavorò anche alla corte del Re di Spagna. Il “polittico di San Giorgio” è stato realizzato invece da Ludovico Brea, artista del quale si contendono i natali Montalto Ligure e Nizza. Il Brea rappresenta il trait d'union tra la pittura tardo medievale e quella rinascimentale nel Ponente Ligure: potete ammirare molti suoi capolavori a Taggia, nel Convento di San Domenico. A completare questa straordinaria collezione contribuiscono i dipinti di raffinati autori locali come Agostino da Casanova ed Emanuele Macario da Pigna.

Vicino alla parrocchia è molto interessante visitare l'Oratorio di San Vincenzo Ferrer, edificato probabilmente in seguito alla predicazione del frate domenicano in valle Argentina. Al suo interno potrete ammirare uno splendido altare in legno dipinto, opera di Giovanni Battista Borgogno detto "Il Buscaglia". Un'opera veramente notevole per la ricchezza dei dettagli, messi in risalto dalla combinazione dell'oro su sfondo scuro. Risale alla fine del Seicento.

La chiesa di San Giovanni Battista è diventata parrocchia del paese solo nel 1618, prima dipendeva dalla Pieve di San Giorgio.

La pieve di San Giorgio

E' la chiesa più antica di Montalto Ligure, si pensa che il nucleo originario risalga a prima del Duecento. Costruita nei pressi del cimitero, poco sotto l'abitato, acquisì i caratteri romanico-gotici che ancora oggi mantiene in seguito a modifiche eseguite nel Trecento.

E’ divisa in tre navate da quattro possenti colonne in pietra di forma circolare, di gusto romanico, e da due pilastri. Un muretto in pietra con incorporato un leggio divide la zona riservata ai celebranti da quella dei fedeli. Custodisce splendidi affreschi di autori ignoti, realizzati tra il Trecento e il Cinquecento. Molto suggestivo il campanile gotico a cuspide.

Le pievi, situate di solito in zone rurali, nel Medioevo erano il corrispondente delle attuali parrocchie come centro della vita delle comunità cristiane. Avevano però anche compiti di amministrazione civile, come ad esempio la tenuta dei registri di nascite e morti.

Sembra che questa chiesa sia stata costruita su un luogo sacro agli antichi Liguri. La vicina confluenza dei torrenti Argentina e Carpasina e le numerose sorgenti della zona rendono infatti probabile la presenza di culti legati all'acqua, che forse non vennero mai del tutto abbandonati.

Il Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta

Una testimonianza di questo passaggio tra antica e nuova religione potrebbe essere il Santuario della Madonna dell'Acquasanta, raggiungibile dopo una passeggiata nel verde prendendo la mulattiera a inizio paese. Risale al XV secolo e fu costruito come ringraziamento per un miracolo. La Vergine apparve a un anziano zoppo del paese e gli disse di bagnarsi a una fonte nel bosco, il vecchio obbedì guarendo all'istante dalla sua menomazione.

Purtroppo la chiesa ha perso del tutto il suo aspetto originario a causa del terremoto che nel 1887 devastò la provincia di Imperia. Sono tuttavia rimasti alcuni elementi molto significativi, come il pozzo del Quattrocento da dove è tradizione attingere l'acqua miracolosa.

Natura e gastronomia

Oltre a un patrimonio culturale di notevole interesse, Montalto Ligure si distingue per la bellezza del suo territorio. La posizione dominante offre panorami indimenticabili sulle Valli Argentina e Carpasina, la vista si allarga su colline completamente coperte da ulivi e viti, che lasciano posto ai castagni man mano che ci si allontana dall'abitato.

Le possibilità di passeggiare sono molteplici, durante il cammino capita spesso di imbattersi in mulini e antichi ponti in pietra. Se vi viene fame niente paura, a Montalto Ligure troverete un'ottima scelta di ristoranti dove scoprire i piatti tipici dell'entroterra. Assolutamente da provare la tipica torta salata a base di patate chiamata "fràndura".

"Vi invito a visitare Montalto di persona appena ne avrete occasione. Buona Liguria!"

Alberto Berruti si è appassionato fin da piccolo alle bellezze della Liguria, per colpa un pò dei genitori e un po' di Rosalba, la sua maestra delle elementari. Dal 2016 cura il blog Tesori del Ponente, dove racconta luoghi più o meno conosciuti delle province di Imperia e Savona. Collabora come guida turistica abilitata con la scuola ANWI di Arma di Taggia, che associa il Nordic Walking alla scoperta del territorio.

Redazione

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