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Sanità | 07 luglio 2019, 07:00

Iponcondria o ansia di malattia: come gestire questi sentimenti forti

Ritorna l’appuntamento con la nostra Psicologa, la Dottoressa Irene barbruni

Iponcondria o ansia di malattia: come gestire questi sentimenti forti

Con iponcondria o ansia di malattia ci riferiamo alla forte preoccupazione o convinzione di avere una grave malattia. Alcuni sintomi fisici vengono interpretati come segni di una malattia e, anche dopo una valutazione medica, la persona non si tranquillizza e permane la paura e la convizione di essere gravemente malati.  Si tratta di una patologia che nel DSM-5, il manuale di riferimento dei disturbi mentali, viene identificata come Disturbo da sintomi somatici e Disturbo da ansia di malattia, a seconda che vi sia o meno la presenza di sintomi somatici. Questo tipo di sintomatologia va distinto dal disturbo ossessivo-compulsivo da contaminazione. Quest’ultimo è caratterizzato non tanto dal timore di avere una malattia, ma dalla paura eccessiva di ammalarsi tramite contagio. Inoltre, è importante distinguere tra l’ipocondria e il disturbo così detto psicosomatico anche se possono essere co-presenti. Infatti, secondo una visione medica, parliamo di disturbo psicosomatico quando si presuppone che la componente ansiogena abbia una notevole influenza sul sintomo somatico, che però è reale e non immaginato.

In una visione olistica (ossia unità mente e corpo) dell’uomo sappiamo, dagli studi sull’influenza dell’aspetto emotivo sulle difese immunitarie, che la componente fisica e quella psichica sono in realtà co-presenti nello sviluppo della malattia. Quindi per parlare di ipocondria bisogna escludere la presenza di una malattia e verificare la persistenza della paura nonostante le rassicuazioni mediche. Inoltre, può essere presente una eccessiva preoccupazione o paura in presenza di una malattia organica non grave.

Il corpo viene percepito come vulnerabile ed incapace di far fronte alle situazioni che vengono percepite minacciose; vi è quindi un conseguente ipercontrollo su se stessi. Il corpo viene percepito come privo di capacità omeostatiche cioè incapace di trovare da sé i rimedi giusti. Quindi è presente uno sbilanciamento dell’aspetto mentale rispetto a quello corporeo e una conseguente disarmonia della personalità. 

L’ipocondria è un tipo di disturbo frutto di una cultura iper razionale e iper logica, ossia l’uomo contemporaneo spesso dimentica che il corpo ha una propria intelligenza.

Chi ha accanto a sé una persona che tende ad presenta una sintomatologia che può rientrare in un quadro di ansia da malattia, deve cercare di assumere un atteggiamento molto paziente e calmo. É importante trovare un certo equilibrio tra l’assencondare (entro certi limiti) il bisogno di rassicurazioni (come una visita dal medico) e fornire una certa sicurezza rispetto ad un contatto più oggettivo sulla realtà. Se i sintomi dovessero diventare troppo invalidanti, ossia limitano la quotidianità dell’individuo, è bene ricorrere ad un aiuto specialistico.

                                              

                                                                       Dott.ssa Irene Barbruni

 

 

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                                                                                                                                             Roberto Pioppo

 

 

Roberto Pioppo

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