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Attualità | 07 agosto 2019, 09:12

Boom di adesioni: oltre 50mila firme per ridare la scorta al magistrato di Imperia Grazia Pradella

Grandissimo successo per l’iniziativa lanciata dal Centro Impastato di Sanremo

Boom di adesioni: oltre 50mila firme per ridare la scorta al magistrato di Imperia Grazia Pradella

Sono già oltre 50.000 le adesioni per la petizione che chiede di ripristinare la scorta al magistrato di Imperia, Grazia Pradella. Autentico boom negli ultimi giorni con un'impennata formata da più di 45 mila firme (erano infatti 4 mila domenica pomeriggio). 

Grandissimo successo per l’iniziativa lanciata dal Centro Impastato di Sanremo, che ad oggi dopo 10 giorni dall’avvio può contare già su 50.234 firme digitali sul sito della piattaforma Change.org ed ora si è posto come obiettivo le 75mila adesioni.

La petizione è diretta al Ministro dell'Interno, a quello di Grazia e Giustizia ed al Prefetto di Imperia contro la decisione del Comitato Provinciale per l'ordine e la Sicurezza Pubblica della Prefettura di Imperia di togliere la scorta al magistrato Grazia Pradella, mentre è impegnata in importanti inchieste in un territorio dove anche l’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia ha confermato essere stabilmente infiltrato dal crimine organizzato e crocevia di numerosi interessi malavitosi, sembra non considerare l'impegno profuso dal magistrato ed i rischi a cui è esposto.

Il Centro Peppino e Felicia Impastato di Sanremo commenta: "Nel ringraziare quanti hanno contribuito al successo della petizione comunica che nei prossimi giorni sarà contattata la Prefettura per consegnare al Prefetto di Imperia la petizione con tutte le firme raccolte e per la trasmissione ai Ministri competenti". Giovanni Impastato, primo firmatario della petizione, ha comunicato inoltre, che cercherà di essere presente al momento della consegna anche per esprimere solidarietà e vicinanza al magistrato Grazia Pradella.

Per saperne di più e firmare la petizione è possibile collegarsi alla piattaforma Change.org (QUI).

Redazione

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