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Attualità | 14 ottobre 2019, 15:35

Aumentano i giocatori d’azzardo patologici: l’Asl1 imperiese scende in campo con il progetto “Batti il gioco, puoi” e un numero verde dedicato (Foto e Video)

Un nuovo progetto per prevenire una dipendenza sempre più diffusa, specie tra i giovani

Le immagini della conferenza stampa nella sede dell'Asl1 a Bussana

Le immagini della conferenza stampa nella sede dell'Asl1 a Bussana

In Liguria e in provincia di Imperia aumentano i dipendenti dal gioco d’azzardo e, purtroppo, è una vera malattia che sta colpendo anche i più giovani. Per questo motivo l’Asl1 imperiese scende in campo con un progetto dal nome chiaro e preciso: “Batti il gioco, puoi”. C’è anche un Numero Verde dedicato: 800 185 448.

L’iniziativa è stata presentata questo pomeriggio nella sede dell’Asl1 a Bussana alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, del direttore dell’Asl1 Marco Damonte Prioli, il direttore del distretto sociosanitario Roberto Predonzani e  il direttore del dipartimento di salute mentale Giancarlo Ardissone.

La situazione è peggiorata molto negli ultimi anni - ha dichiarato il dott. Ardissone - basti pensare che prima il Casinò era l’unica possibilità per giocare e addirittura i residenti non potevano entrare. Ora abbiamo molte ‘macchinette’ presenti in ogni bar. Si è creata una popolazione di persone che ha un lavoro dedicato al gioco d’azzardo tra slot machine, scommesse sportive, lotto e ‘gratta e vinci’”.

Il gioco d'azzardo patologico, nella nostra provincia, riguarda sia gli anziani che i giovani o anche i giovanissimi. I casi sono dei più vari, dipende tutto dalle condizioni psichiche della persona al momento dell'entrata nel 'tunnel' del gioco: si può essere reduci da un periodo di stress causato da problemi sul lavoro o in famiglia, oppure si può colmare un vuoto. E il momento del gioco, che si vinca o che si perda, è un momento di 'up'.

La conferenza stampa è stata l'occasione anche per fare il punto sull'ordinanza che alcuni Comuni stavano preparando per ridurre gli orari del gioco in bar e locali pubblici. Il dott. Ardissone dell'Asl1 si è mostrato particolarmente favorevole alla norma considerandola una prima arma efficace per ridurre la possibilità di gioco. Da parte dell'assessore regionale Viale un passaggio circa la volontà di estendere la norma all'intera regione per evitare spostamenti di giocatori da un Comune all'altro a seconda delle limitazioni.

Stando ai dati del Dipartimento Politiche Antidroga sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, la stima dei giocatori d’azzardo ‘problematici’ varia dall’1.3% al 3,8% della popolazione generale, da 767.000 a 2.296.000 italiani adulti, mentre i ‘patologici’ variano dallo 0,5% al 2,2%, ossia dai 302.000 ai 1.329.000 italiani adulti.

Per quanto riguarda la Liguria, l’Osservatorio Epidemiologico Regionale delle Dipendenze del settore assistenza sanitaria e sociosanitaria alle fasce deboli, politiche sociali e famigli, che monitora da anni il fenomeno, segnala che le richieste di cura sono costantemente in aumento i soggetti in carico ai Sert dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze liguri per gioco d’azzardo patologico sono passati da 116 nel 2011 a 368 nel 2018. Per quanto riguarda i servizi per le dipendenze patologiche in carico all’Asl1 i pazienti in carica per gioco d’azzardo patologico sono 41 e sono inseriti in un percorso individualizzato di sostegno psicologico e riabilitativo, sono seguiti da una equipe multidisciplinare (medico, psicologo, assistente sociale, educatore).

A seguito dello stanziamento di uno specifico fondo regionale è stato elaborato un progetto che prevede due aree di intervento in provincia: azioni i prevenzione e comunicazione; azioni di trattamento, cura e riabilitazione.

Le azioni di prevenzione prevedono: azioni di sensibilizzazioni rivolta alla popolazione giovanile e studentesca, attraverso incontri con gli studenti nelle scuole secondarie di I e II grado della Provincia; azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte alle persone over 65 per mezzo di incontri programmati, organizzati in sinergia con le associazioni di sostegno agli anziani; azioni di prevenzione rivolta alla popolazione attraverso la diffusione di materiale informativo.

Le azioni di trattamento/cura: prevedono l’integrazione della attuale équipe del dipartimento di salute mentale e dipendenze con personale specializzato (psicologi, educatori professionali e assistenti sociali) che possa dedicarsi efficacemente all’assessmant e alla riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo attraverso le azioni che si svolgeranno presso i Sert provinciali: colloqui conoscitivi finalizzati all’analisi della sommando e all’eventuale impostazione del tutoraggio economico; attività diagnostica con indagini psicodiagnostiche a opera di psicologi; trattamenti ambulatoriali individuali e di gruppo con colloqui e/o gruppi d’aiuto; sostegno ai familiari, individuale E/o di gruppo, delle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo; prevenzione delle ricadute e follow up.

Pietro Zampedroni

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