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Attualità | 11 novembre 2019, 17:40

Il Calendario della Polizia di Stato porta la firma del noto fotografo Paolo Pellegrin

"Per questo suo rigore gli abbiamo chiesto di raccontare – ha sottolineato il capo della Polizia Franco Gabrielli nell’introduzione del Calendario - le nostre donne e i nostri uomini nel loro quotidiano agire".

Il Calendario della Polizia di Stato porta la firma del noto fotografo Paolo Pellegrin

Da domani sarà possibile acquistare il calendario della Polizia di Stato 2020 online sul sito www.unicef.it, nella sezione “regali”.
Il calendario verrà consegnato direttamente a casa, esclusivamente sul territorio nazionale.

Al costo del calendario (8 euro per l’edizione da parete, 6 euro per quello da tavolo) devono essere aggiunti 6 euro per le spese di spedizione, indipendentemente dal numero dei calendari acquistati.

Si ricorda che il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef.
Dal 2001 ad oggi, grazie alla consolidata partnership con Unicef, sono stati raccolti circa 2 milioni e 650 mila euro e completati diversi progetti, tra cui il progetto UNICEF “Yemen”, cui la vendita dei calendari della Polizia di Stato 2019 ha permesso di devolvere 176.949 euro.

Inoltre, come per la precedente edizione, il Comitato italiano per l’Unicef riserverà una quota del ricavato delle vendite del calendario al Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, per finanziare il Piano “Marco Valerio”, rivolto ai figli minori dei dipendenti ed ex dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi patologie croniche.

 

Portano la firma di Paolo Pellegrin le istantanee del prossimo Calendario della Polizia di Stato, un fotografo da sempre in prima linea, che per i suoi reportage nei territori martoriati dai conflitti, in luoghi di dolore e desolazione è entrato a pieno titolo a far parte della celebre Magnum Photos, l’Agenzia di Robert Capa e di Henry Cartier-Bresson. Uno dei più noti al mondo, dalla caratteristica cifra stilistica del bianco e nero, un tratto tipico della sua Agenzia e di chi lavora “sul campo”, ha immortalato i poliziotti nelle diverse situazioni che come tessere di un puzzle si ricostruiscono nei suoi scatti, per comporre un quadro unitario che rappresenta il lavoro e i valori della nostra Istituzione.

"Per realizzare questo progetto ha seguito la traccia delle tre parole chiave che sono il focus della nostra professione, passione, impegno e servizio, e le ha tradotte nel suo linguaggio diretto ed essenziale, di chi registra testimonianze con dovizia archivistica e con la precisione di un artigiano, come lui stesso ama definirsi. - spiegano dalla Polizia - Non aspettatevi dunque le canoniche foto da studio di posa, non è questo il senso del lavoro reportagistico di Pellegrin. Sono i tagli di luce o la particolarità di un’inquadratura a fare la differenza, lasciando scorgere volti, espressioni e azioni di chi è intento a svolgere una professione complessa, che richiede attenzione, professionalità e grande abnegazione".

"Per questo suo rigore gli abbiamo chiesto di raccontare – ha sottolineato il capo della Polizia Franco Gabrielli nell’introduzione del Calendario - le nostre donne e i nostri uomini nel loro quotidiano agire. Sono sicuro che tra questi straordinari scatti riuscirete a scorgere anche voi il “tratto distintivo” della Polizia di Stato: essere al servizio delle nostre comunità con passione e impegno. Che sia l’immagine dell’ufficio di un Commissariato o del covo di un latitante, il filo conduttore è proprio lo spirito di servizio con cui attendiamo al disegno che siamo stati chiamati a realizzare. Qualunque sia il vostro, vi auguriamo di trovarlo e realizzarlo nel corso del 2020. Noi ci saremo sempre".

C.S.

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