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Attualità | 25 novembre 2019, 12:31

Crollo sulla A6, Federalberghi chiede interventi rapidi e risolutivi: “Senza collegamenti non si fa turismo, a Ponente siamo troppo legati al trasporto su gomma”

Nelle parole del presidente provinciale Igor Varnero le richieste per far sì che il Ponente non resti isolato: “Servono collegamenti stabili con l’aeroporto di Nizza”

Igor Varnero, presidente provinciale di Federalberghi

Igor Varnero, presidente provinciale di Federalberghi

Appurata l’assenza di vittime e i soli danni materiali, è il momento di pensare alle conseguenze che il crollo del viadotto sulla A6 tra Savona e Altare avrà sul mercato turistico del Ponente. Tra un mese è Natale e la nostra regione è sempre stata meta prediletta di milanesi e torinesi ma, tra l’assenza del ponte ‘Morandi’ e le condizioni dell’autostrada Torino-Savona, si rischia un ripensamento da parte di molti.

Federalberghi, per voce del presidente provinciale Igor Varnero, esprime preoccupazione ma anche alcune proposte per fare in modo che il Ponente non rischi l’isolamento in una situazione infrastrutturale a dir poco problematica. “È una situazione complessa e abbiamo sfiorato un’altra tragedia i trasporti sono la base per fare turismo, senza collegamenti non si fa turismo - dichiara ai nostri microfoni Igor Varnero - la delicatezza dello stato di manutenzione è tale che l’appello degli albergatori alle istituzioni e ai concessionari privati è di intervenire rapidamente e in maniera risolutiva. Abbiamo una situazione generale di infrastrutture in sofferenza”.

Per la situazione della A6 non dobbiamo sottovalutare la cosa, ma nemmeno farne una tragedia - prosegue Varnero - ora è importante capire se l’altra carreggiata è agibile e allora i disagi sarebbero limitati. Adesso è ancora presto per fare valutazioni sulle vacanze di Natale”.

E per il futuro? “Resta un problema di fondo, c’è una questione infrastrutturale dal ponte ‘Morandi’ al viadotto della A26 servono grandi investimenti - conclude Varnero - abbiamo il problema di essere troppo legati al turismo su gomma, abbiamo bisogno di collegamenti stabili con l’aeroporto di Nizza, è una strategia che si può mettere in atto subito. Altrimenti ogni volta siamo a fare la conta del cliente che viene in macchina quando a pochi chilometri da noi c’è un aeroporto che ha superato i 14 milioni di turisti”.

Pietro Zampedroni

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