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Economia | 28 novembre 2019, 07:21

L’isolamento del Ponente rischia di tagliare le gambe al commercio locale: pesanti ritardi nelle forniture

Gran parte della logistica, infatti, passa da Milano, dall’Emilia e da Genova

L’isolamento del Ponente rischia di tagliare le gambe al commercio locale: pesanti ritardi nelle forniture

Anche se la riapertura a senso unico della A26 pare essere un piccolo spiraglio, sembra non esserci pace per il commercio della nostra zona. Non solo i danni ai locali e agli stabilimenti balneari a seguito del maltempo del weekend, ora anche la logistica è un tallone d’Achille per gli imprenditori locali.

Non ci sono più collegamenti veloci con il Nord e i negozianti del Ponente stanno iniziando a fare i conti con i ritardi nelle forniture, come conferma ai nostri microfoni Domenico Alessi per Confesercenti: “La stiamo vivendo molto male, è molto dura…i venditori di pesce mi dicono che tutti gli approvvigionamenti passano dal Nord Italia, i centri di smistamento sono tutti o al Nord o a Genova. Per esempio anche i fornitori di Cuneo non possono assicurare la merce prima di venerdì. Da Cuneo non sanno come mandare i prodotti. La piattaforma è a Genova per il 90% degli smistamenti. Problemi gravissimi anche per la merce che arriva dall’Emilia e dalla Valtellina”.

Il tutto si colloca in un periodo difficile anche per le conseguenze dell’ondata di maltempo dello scorso finesettimana. “È una situazione terribile, anche se alle condizioni meteo non si può dare colpe, sono molto vicino a tutti coloro che hanno avuto dei danni anche se, guardando ad altre zone, possiamo dire di essere stati fortunati - dichiara ai nostri microfoni Andrea Di Baldassare per Confcommercio - speriamo che si possa lavorare bene in questo mese per recuperare, il commerciante tira sempre fuori un’energia particolare e non può permettersi di fermarsi”. 

Stiamo vivendo anni terribili - prosegue Di Baldassare - ogni anno facciamo la conta dei danni ed è grave. Già siamo isolati e lavorare così diventa più complicato e difficile, spero che ci sia una netta presa di posizione delle forze politiche che capiscano l’importanza del territorio, del tessuto commerciale e ricettivo. È un problema per tutto, per le forniture e per le seconde case, c’è un turismo che va a scemare. Chi deve scendere a Ponente anche solo per il weekend ha delle complicazioni”.

Pietro Zampedroni

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