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Attualità | 04 gennaio 2020, 07:11

Ottime presenze turistiche per le feste: Varnero “Il bel tempo ci ha aiutati, stiamo uscendo dal tunnel della crisi”

“Arriva un mese di gennaio come sempre difficile - termina Varnero - in una ‘attraversata’ complicata per gli operatori del settore, verso il Festival. Su questo bisognerà ragionare a bocce ferme per lavorare tutti insieme tra le varie località, utilizzando la tassa di soggiorno affinchè venga investita per muovere la bassa e media stagione"

Ottime presenze turistiche per le feste: Varnero “Il bel tempo ci ha aiutati, stiamo uscendo dal tunnel della crisi”

“Sicuramente il meteo è la cosa più importante e se il bello tiene avremo un weekend dell’Epifania importante. Avevamo espresso perplessità a causa dei problemi viari sulla rete autostradale ed invece la voglia di vacanze ha prevalso, regalandoci un ottimo momento turistico”.

E’ questo il commento di Igor Varnero, presidente provinciale di Federalberghi, alle vacanze natalizie ed anche le buone presenze dopo Capodanno: “La massiccia presenza di turisti tra Capodanno e la Befana dipende molto dal calendario e, seppur ci sia più movimento, mi sembra che le presenze siano sulla falsa riga dello scorso anno. Siamo in linea con gli ultimi anni e dal tunnel della crisi sembra che il settore sia uscito. E’ chiaro che il clima è importante ed il bel tempo ci ha aiutato molto in questo fine anno”.

Come giudica l’intrattenimento studiato per le feste? “A Sanremo l’intrattenimento è stato molto apprezzabile e siamo sempre stati d’accordo nel non investire cifre enormi nella serata di Capodanno, perché non dobbiamo fare concorrenza alle grandi città. Il nostro cliente viene da noi per altre ragioni e non per il grande nome del ‘Concerto di Capodanno’. Imparando da chi ci è anche vicino, in Costa Azzurra tradizionalmente non organizza nulla di incredibile, visto che gli investimenti vengono portati nelle stagioni medie e basse”.

Alcune strutture non aprono nel periodo di fine anno ma ci sono delle ragioni ben precise: “Sicuramente – ha detto in merito Varnero - alcuni alberghi sono obbligati a chiudere nel periodo natalizio, visto che tenere aperte certe strutture mastodontiche per pochi giorni è antieconomico. Sicuramente è deleterio per la località, perché meno alberghi ci sono e meno movimento si ha in zona. Se aumenta l’offerta cresce anche l’attrazione per le città turistiche e la città deve essere viva”.

I problemi vengono dal ‘sommerso’ e nella lotta alla concorrenza sleale: “Una cosa è affittare qualche letto ed altra è mettere in moto una struttura che, solo per girare la chiavetta d’accensione costa decine di migliaia di euro con 50 stipendi minimo da pagare. Serve sicuramente lavorare con continuità e non a ‘strappi’ perché non si fa cassetta con tre giorni a Capodanno, tenuto conto che solo per scaldare un albergo, bisogna accendere le caldaie una settimana prima”.

Adesso, passata l’Epifania, arriva forse il momento più difficile per il turismo nella nostra provincia: “Arriva un mese di gennaio come sempre difficile - termina Varnero - in una ‘attraversata’ complicata per gli operatori del settore, verso il Festival. Su questo bisognerà ragionare a bocce ferme per lavorare tutti insieme tra le varie località, utilizzando la tassa di soggiorno affinchè venga investita per muovere la bassa e media stagione, in modo da garantire l’occupazione tutto l’anno e smuovere l’economica. Dobbiamo studiare strategie condivise tra tutte le località ponentine, altrimenti rischiamo di pagarne tutti”.

Carlo Alessi

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