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Attualità | 06 marzo 2020, 17:35

"Non mi sono mai sentito malato fino ad oggi", parla l'imperiese Binaggia a cui è stato impedito lo sbarco a Phuket

Il presidente dell'Avis fa parte del gruppo di italiani a bordo della Costa Fortuna: "è tutto tranquillo, stiamo bene, ma ci considerano degli untori di malattia"

"Non mi sono mai sentito malato fino ad oggi", parla l'imperiese Binaggia a cui è stato impedito lo sbarco a Phuket

È dispiaciuto e anche un po' arrabbiato, ma non perde la voglia di pensare positivo e godersi la vacanza Davide Binaggia, imperiese molto conosciuto in città -essendo neo presidente dell'Avis e storico donatore di sangue- che fa parte del gruppo di circa 180 italiani a bordo della "Costa Fortuna" a cui le autorità thailandesi hanno impedito di sbarcare a Phuket. Nello specifico 64 nostri connazionali hanno preso parte alla crociera il 3 marzo, mentre tutti gli altri compreso Binaggia hanno iniziato il loro viaggio il 25 febbraio scorso. Stanno tutti bene e, come comunicato tramite una nota dell'ufficio stampa, pubblicata anche su twitter, la Costa Crociere ha precisato che non vi è "alcun caso sospetto (di coronavirus ndr) a bordo di Costa Fortuna. Lo sbarco a Pukhet non è stato possibile per restrizioni imposte dalle autorità tailandesi nelle ultime ore sullo sbarco di ospiti che abbiano transitato in Italia negli ultimi 14 giorni".

Per disposizioni quindi, delle autorità locali non è possibile far sbarcare persone che siano state nel nostro Paese nelle ultime due settimane. Abbiamo contatto Binaggia che si trova a bordo della nave e ad Imperianews ha dichiarato non solo l'amarezza per la tappa saltata, ma anche perchè "ci considerano gli untori di malattie".  Sulla nave gli italiani presenti sono in salute e non hanno niente a che fare con un possibile contagio, ma gli è stato vietato l'ingresso.

"Mi occupo di Avis e sono il primo presidente Avis Imperia. Ho sempre raccontato il mio essere malato di thalassemia- ci dice Binaggia- per promuovere la raccolta di sangue. In quasi 50 di trasfusioni regolari ogni 2-3 settimane non mi sono mai sentito malato fino ad oggi; anche se sto benissimo ma dentro fa un po' male". La sua è più una sofferenza "morale" per la psicosi e il pregiudizio che si sono creati intorno al nostro paese. "Sono anche un doctor clown e cerco di sorridere sempre", ci precisa. Lui e molti altri italiani sono partiti per la crociera il 25 febbraio e hanno già effettuato le tappe di Singapore, Koh Samui e Bangkok (Thailandia), Langkawi (Malesia) e oggi dovevano arrivare a Phuket e stare due giorni. Quindi in Thailandia i crocieristi hanno già fatto tappa senza subire restrizioni, arrivate però oggi. "Io sto bene- sottolinea alla nostra testata Davide Binaggia- Costa Crociere sta facendo il massimo, ma io sono un semplice passeggero e mi fido di Costa e mi godo il tempo in crociera". Adesso ci racconta che "è tutto tranquillo e stiamo andando a Penang, in Malesia, siamo in viaggio da ormai 8 ore".

Nonostante l'inconveniente Binaggia ci vuole lasciare con un messaggio positivo: "viva la vita qualunque essa sia" con la speranza che il suo viaggio e quello degli altri crocieristi, italiani e non, prosegua nel migliore dei modi all'insegna della serenità e del divertimento.

 

Angela Panzera

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