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Politica | 06 marzo 2020, 15:46

Coronavirus, Toti annuncia istituzione fondo rotativo di garanzia per imprese del turismo, commercio e artigianato

Il presidente della Giunta comunica la predisposizione, parallelamente a quelli del Governo, anche di aiuti economici per le famiglie e le fasce più deboli e chiede ai cittadini e alle forze politiche di "stringersi tutti insieme in una comunità"

Coronavirus, Toti annuncia istituzione fondo rotativo di garanzia per imprese del turismo, commercio e artigianato

Gestire l'emergenza del coronavirus non solo sul fronte sanitario, ma anche su quello economiche. Il presidente della giunta regionale Giovanni Toti con un video messaggio anticipa gli argomenti del consueto punto stampa serale. Al centro dell'agenda politica ci sono regionale ci sono gli aiuti economici che non solo arriveranno dal Governo, ma che la stessa Regione appronterà per i lavoratori, piccole e medie imprese. "Entro sera- ha detto in apertura il governatore-  vi daremo numeri e la situazioni su tutto quello che sta accadendo nella nostra Regione e spiegheremo nel dettaglio il sostegno per le famiglie in aggiunta a quanto deciderà il governo martedì, ossia il piano dei sette miliardi su cui noi aspettiamo dettagli".Per Toti occorre infatti, non solo sostenere le imprese e i lavoratori, ma mettere in campo un aiuto economico concreto.

"Oltre agli aiuti per la sanità, per fare fronte all'emergenza, abbiamo bisogno di sostenere- ha sottolineato-le imprese e i redditi dei lavoratori dei settori più colpiti. Per il turismo c'è la sospensione dei termini di pagamenti di molte cose e ci aspettiamo altre risorse soprattutto per quanto riguarda cassa integrazione, la naspi e tutto quello che deve sostenere i lavoratori che nei prossimi mesi potrebbero avere ovviamente meno opportunità di lavoro e quindi più necessità di avere un aiuto al reddito". I settori da sostenere sono anche quelli dello spettacolo e della scuola ossia "tutti quei lavoratori che hanno situazioni,come le cooperative che gestiscono la mensa, i servizi sociali legati alla scuola, i trasporti, insomma tutti coloro  i quali, ha chiosato Toti, non sono già protetti dal sistema dell'istruzione nazionale. Noi abbiamo fatto tutte le proposte e credo che verranno accolte nelle prossime ore. Il nostro obiettivo è infatti, che tutti i lavoratori, meno tutelati e garantiti, non vengano lasciati soli".

Anche per le famiglie sono previsti degli aiuti regionali "aggiuntivi" a quelli che il Governo stanzierà. Di concerto con l'assessorato competente, il governatore rende noto che è stato ipotizzato un aiuto per le fasce più deboli. "Un aiuto di carattere economico- ha dichiarato- che magari può servire ad esempio per ristorare la rata dell'asilo già pagato e altre necessità. Ci stiamo lavorando in queste ore e stasera in conferenza forniremo dettagli in più e in giunta porteremo le delibere relative".

In parallelo con quanto l'Esecutivo stanzierà, sul fronte economico, anche la Regione si prepara a sostenere chi è stato danneggiato economicamente a causa dell'emergenza del coronavirus. "Stiamo pensando di istruire un fondo rotativo di garanzia- ha comunicato Toti- per le imprese del nostro territorio soprattutto per turismo, commercio e artigianato cioè quelle piccole imprese che vivono dei propri incassi e pagano le scadenze mensili con quanto incassano giorno per giorno; ciò per potergli consentire un accesso al credito che sia veloce, rapido, ovviamente il meno costoso possibile, garantito dalla pubblica amministrazione e quindi accessibile a tutti in modo tale che anche su questo chi vive del proprio lavoro,chi ha la partita iva, piccoli negozi, piccoli artigiani, il mondo del turismo e  dei servizi legato ad esso, anche in questo caso abbia un po' di fiato per superare il momento".

In chiusura del videomessaggio il governatore Toti lancia un appello a tutti i cittadini liguri, ma anche alle forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Per il presidente occorre avere "un senso di responsabilità che sia commisurato alla gravità della situazione che stiamo affrontando. Non diverte nessuno predisporre dei piani per il peggio, ma se il peggio dovesse arrivare  io credo che quei piani siano utili a tanti genitori, nonni, figli e a tanti parenti di chi oggi fa polemica o cerca in qualche modo di costruire, magari un po' biecamente, consenso intorno a delle scelte che a nessuno di noi piace fare ma siccome le persone devono essere tutelate soprattutto nella loro salute, anche chi oggi ha dei dubbi, stiamo predisponendo dei piani che prevedano un incremento dei posti letto e di capacità di cura nella nostra regione. Il nostro primo lavoro- specifica Toti- è ovviamente contenere il contagio e quindi cercare che tutto questo sia in qualche modo inutile, ma se questo non dovesse succedere, vista la vicinanza con la Lombardia, visto che il virus circola nei territori e quindi potrebbe avere dei picchi molto rapidi, stiamo parlando degli otto, dieci, dodici giorni, io credo che questo sia il momento della solidarietà". L'intervento sul punto del presidente della Giunta regionale è dovuto alle polemiche scaturite in seguito alla comunicazione riguardante il dislocamento delle strutture per la quarantena. "Io non vorrei sentire nessuno protestare perché nel proprio quartiere, nella propria strada, città o valle, vengono individuati dei posti- ha rimarcato con forza il governatore- dove i nostri concittadini che magari sono dei nostri amici, parenti, potrebbero essere curati. Trovo che questo sia inopportuno. Occorre solidarietà da parte di tutti.

Non vogliamo cambiare la struttura della nostra sanità in modo permanente in questo territorio, precisa, come qualcuno dice in modo sconsiderato o incosciente; tutto tornerà alla normalità non appena la normalità sarà garantita. Oggi dobbiamo garantire che nessuno muoia o nessuno in più muoia perché siamo stati impreparati o imprudenti nello scegliere le misure necessarie. Quando parliamo dell' ospedale Micone, o dell' evangelico di Voltri, (nel genovese) stiamo predisponendo in questo momento dei posti letto a media intensità di cura per chi ne avesse bisogno e lo stiamo facendo nella speranza di non doverli usare e di riportare nel giro di qualche settimana la normalità in quegli ospedali; lo stiamo facendo anche nella prospettiva perché se avessimo bisogno di quei letti, ne avranno bisogno tanti nostri fratelli che vivono qua intorno ed è giusto dividere la situazione in luoghi sicuri. Nei luoghi che stiamo predisponendo ci sono tutte le garanzie affinché il contagio si contenga e non si diffonda. Quello di cui dobbiamo aver paura è il contagio che non conosciamo e no quello che conosciamo, che gestiamo e curiamo. Grazie alla bravura dei nostri medici si sopravvive dal coronavirus". 

Lo scopo infatti è quello di individuare delle strutture che possano curare le persone senza "ingolfare" gli ospedali in cui curano i casi più gravi e che quindi necessitano delle terapie intensive. "Dobbiamo tenere  protetti, dove vanno i pazienti più gravi come le terapie intensive, ad esempio il San Martino di Genova; quello che stiamo facendo- ribadisce Toti- lo stiamo facendo con grande senso di responsabilità.

Noi stiamo predisponendo tutto in modo tale che se un ligure si ammala e ha bisogno di una terapia intensiva abbia una terapia intensità, abbia un letto di media intensità, un luogo di bassa intensità; è un piano complesso , complicato, un piano che nessuno di noi spera di dover usare , ma se ne dovessimo avere bisogno non mi perdonerei di non averlo messo in campo perché qualcuno si lamenta del proprio quartiere e della propria strada. Questo non accadrà e chiedo a tutti come nei momenti difficili di un Paese di essere solidali, di fidarsi di chi sta facendo delle scelte che le fa per il bene comune, di stare attenti, di vigilare con attenzione con quella cittadinanza attiva che è dovere di tutti noi, ma in questo momento non è il momento purché "non vicino a me". Questo è il momento della solidarietà, dell'attenzione, della vicinanza, ai nostri medici e infermieri, della disponibilità ad accogliere le persone che sono più fragili di noi, senza la superstizione della paura sapendo che l'unico contagio di cui noi dobbiamo avere paura è quello che non conosciamo e quello che non riusciamo a mettere negli ospedali, quello che gira nelle nostre città senza essere stato tracciato. Invito tutti, ha concluso Giovanni Toti, cittadini, forze politiche e sociali, questo è il momento di stringersi tutti insieme in una comunità, di accogliere le scelte che vengono fatte con generosità e attenzione, di  lavorare gomito e gomito sapendo che da questo momento usciremo tutti insieme e che non c'è nulla di cui avere paura tranne dell'ignoranza o di incapacità o di gestire le cose. Questa guerra si vince solo se restiamo seri e uniti".

Angela Panzera

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