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Attualità | 23 marzo 2020, 18:08

Il lavoro degli architetti durante il Coronavirus. Alberto Pulinetti ne parla a '2 ciapetti con Federico via skype'

Oggi si registra uno stop degli ordini e, dalle ultime ore, anche dei cantieri non urgenti. L'attuale situazione potrà però anche influire sul futuro linguaggio architettonico.

Alberto Pulinetti

Alberto Pulinetti

Prosegue la nostra analisi sui mestieri e sulle professioni ai tempi del Coronavirus. Oggi ospite di '2 ciapetti con Federico via skype' è Alberto Pulinetti che parla di come, in queste prime settimane di chiusura, sia cambiato il lavoro degli architetti. Attualmente infatti si registra uno stop degli ordini e, soprattutto in queste ore, anche del lavoro nei cantieri non urgenti.

"Noi abbiamo lavori a scadenze lunghe, il calo ci sarà soprattutto in un momento successivo - ha detto - Oggi ovviamente i cantieri sono fermi, quindi ci sarà un possibile ritardo nel rimetterli in moto. Noi siamo già abituati a lavorare molto in remoto, ma quello che ci manca è il contatto tra i colleghi nella decisione dei progetti, così come il contatto con i clienti e la committenza, ed il confronto con gli Enti proposti che valutano i progetti".

Alberto Pulitetti, conosciuto anche per la sua attività artistica, propone poi nell'intervista una suggestiva visione futura: "Dopo un fermo c'è sempre una ripresa - ha detto - Il futuro potrà essere interessante. Questa nuova forma di rappresentazione delle idee potrà infatti anche influire sul linguaggio architettonico". 

Federico Marchi

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